Tribunali. Cadono le foglie, Sala Consilina deve arrendersi.

Antonio Citera
È stato approvato in esame definitivo, a seguito del parere espresso dalle Commissioni parlamentari di merito e dal Consiglio superiore della magistratura, il decreto legislativo predisposto dal ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, che integra, corregge e coordina il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, concernente la nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero e il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156, concernente la revisione delle circoscrizioni giudiziarie dei giudici di pace, secondo quanto previsto dalla legge 14 settembre 2011, n. 148. Con questo intervento normativo il Governo supera alcuni dubbi interpretativi posti dalla disciplina vigente, al fine di conferire maggiore efficacia ad una riforma così rilevante dell’assetto complessivo delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state inoltre ripristinate le sezioni distaccate sulle isole di Ischia, Lipari ed Elba con sede a Porto Ferraio. Riattribuite al circondario del tribunale di Milano Rho e Cassano D’Adda. Quanto al resto l’impianto complessivo é stato confermato. Si chiudono definitivamente i sipari intorno alla vicenda della soppressione del tribunale di Sala Consilina. Una storia appassionante che al lieto fine guarda da lontano. Era nell’aria ma, qualcuno ancora sperava nel miracolo, voleva crederci, ansimava dinanzi a prospettive già scritte e riscritte. Aspettava con trepidazione l’ultima sentenza. Doveva essere tra i pochi presidi da salvare nel correttivo che la Cancellieri stava mettendo a punto ma così non è stato. Ancora una volta ha vinto l’arroganza, la superbia, la tenacia di uno Stato che riflette al contrario le necessità dei suoi sudditi. Brutto attraversare contrada Tressanti e vedere quel palazzone dalle rosse sfumature vuoto, quasi inerme, immerso nelle appassite foglie del ricordo, la sede che per anni ha ospitato il tribunale, l’efficienza, la giustizia di un intero comprensorio che oggi si rattrista e chiede aiuto a coloro che negli anni dovevano proteggerlo, invece, lo hanno svenduto al miglior offerente.

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