Anno Giudiziario: la presenza di De Luca, le solite gaffe e le bugie su Sala Consilina

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Dopo molti anni ho disertato la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 organizzato dalla Corte di Appello di Salerno nel maestoso salone Giacumbi. Di maestoso, purtroppo, in quella cerimonia c’è rimasto solo il salone. Non ci sono andato per non risentire le stesse identiche litanie e la lettura di dati e statistiche ormai da tempo immutabili e conosciute. Non ci sono andato anche per far posto al sindaco Vincenzo De Luca che è ritornato dopo moltissimi anni nel contesto di una stanca e ripetitiva cerimonia che Lui ha sempre snobbato dall’alto del suo immenso potere. Perchè, dunque, questa volta è andato e, come gli competeva, si è anche seduto in prima fila tra il prefetto (Gerarda Pantalone) e  il rappresentante del CSM (Marco Dall’Olio) ? C’è andato, a mio avviso, per due motivi principali: in primo luogo perché si sente alla frutta anche sul piano delle esposizioni giudiziarie ed in secondo luogo perché doveva sparare un’altra delle sue mega balle. In ultima analisi c’è andato, ma questo è secondario, perché è viceministro anche se senza deleghe. De Luca perde pezzi ogni giorno, ne perde ancora di più quando cerca di investire sui figli, una cosa umanamente comprensibile (chi non lo farebbe !!) ma assolutamente deleteria in questa fase ed in queste circostanze, la sua presenza va letta dunque come un estremo tentativo di recuperare credibilità (non dico protezioni !!) nelle alte sfere giudiziarie sparando la balla dei 27 milioni di euro per la cittadella giudiziaria, fondi che però saranno liberati soltanto tra 18 mesi. Bella promessa, come se in politica quello che viene detto oggi valga anche per domani, figuriamoci tra diciotto mesi quando probabilmente ci saranno altri e diversi scenari governativi e partitici. Il festival delle gaffe e delle bugie, però, investe in pieno la soppressione del tribunale di Sala Consilina; la carrellata dei “gaffeur” è stata veramente da palcoscenico comico, almeno così desumo dai report giornalistici. Comincio con il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Matteo Casale, che ha pronunciato la fatidica frase: “La chiusura del tribunale di Sala Consilina è stata una sconfitta per tutti”; e lo dice proprio lui che per Sala Consilina non ha mosso un dito e si è mosso alla Ponzio Pilato, tanto che l’allora presidente del tribunale salese, Antonio Sergio Robustella, attaccò apertamente e con una certa dose di coraggio l’immobilità del presidente Casale che nell’enfasi del discorso cade in una gaffe grande quanto una montagna nel momento in cui indica il referendum come possibile soluzione,  dimenticando che la Corte Costituzionale l’ha già bocciato. Ma anche il presidente dell’ordine forense, Amerigo Montera, ha brillato per il suo atteggiamento non dico di guerra ma almeno di lontananza dalle problematiche legate alla disastrosa geografia giudiziaria (che Montera giustamente definisce “scellerata”) e soprattutto di palese ostilità verso il foro di Sala Consilina. Poi Montera, con la sua solita verve, ritorna sull’inaugurazione-spettacolo della Cittadella Giudiziaria e dice: “… si va ad inaugurare qualcosa che non c’è, il nulla, come quel sottoscala della cittadella che il Comune ha inaugurato facendolo passare come plesso giudiziario …” (fonte Il Mattino del 26.01.14). Quando Amerigo fa così, devo essere sincero, mi piace moltissimo e non per il suo populismo ma perché individua il problema e lo schiaccia. Non lo fa fino in fondo, però. Avrebbe dovuto dire “… come quel sottoscala che Vincenzo De Luca ha inaugurato facendolo passare come plesso giudiziario …”. Forse non ha voluto affondare la lama nella ferita ed ha preferito il termine più generico del “Comune” anziché, vista l’occasione, dire in faccia al sindaco presente come stavano le cose. Comunque, il necessario è che lo abbia detto, anche se questo rapporto tra Amerigo e Vincenzo dovrebbe essere analizzato meglio e più a fondo per capire il perché di questa frattura insanabile. Molto generica, quasi inutile la precisazione del sindaco di Sala Consilina che tra l’altro (sempre alla puntuale giornalista de Il Mattino) ha dichiarato che “… Voglio solo ricordare che quel tribunale serviva un milione e 200 mila utenti che ora devono andare in un’altra regione …” dimenticando che l’intera popolazione della provincia di Salerno non supera (se non di poco) quella che Gaetano Ferrari indica come “utenti del tribunale di Sala”. Ma va bene anche questo, le gaffe e le bugie non hanno mai fatto male direttamente a nessuno pur distorcendo la storia.

One thought on “Anno Giudiziario: la presenza di De Luca, le solite gaffe e le bugie su Sala Consilina

  1. Gentile dott. Bianchini,

    ho aspettato per tre giorni le sue considerazioni sul dispositivo del Tribunale di Salerno circa
    la “decadenza” di De Luca dalla carica di sindaco.
    Finalmente, sono arrivate nella forma più brillante possibile!
    Inserite con nonchalance nel commento sulla inaugurazione dell’ anno giudiziario, sono comunque
    corrosive (!), giustamente.
    Le gaffe inanellate, poi, sono divertimento puro. Mentre leggevo “un milione e 200 mila utenti”, per un attimo, ho pensato di essere un po’ ignorante.
    Buon lavoro!

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