Le etichette alimentari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanna Senatore
La pubblicità ci condiziona nelle scelte soprattutto quelle alimentari per questo èimportante imparare a leggere le etichette alimentari così da essere critici e oculati

quando scegliamo un alimento.

Il Decreto Legislativo 109/1992 definisce l’etichetta alimentare come “l’insieme delle

menzioni, delle indicazioni, delle immagini o dei simboli che si riferiscono al

prodotto alimentare e che figurano direttamente sull’imballaggio, o su un’etichetta

appostavi o sul dispositivo di chisura…” da questa serie di informazioni noi possiamo

trarre delle conclusioni che ci aiuteranno nell’acquisto.

Proviamo ad analizzare sommariamente l’etichetta alimentare: prima di tutto c’è la

Denominazione di vendita

 

ossia il nome del prodotto previsto dalla legge che non èun nome di fantasia (es: pasta all’uovo; pomodori pelati); deve indicare lo stato fisico

in cui si trova il prodotto alimentare e il trattamento subito (surgelazione,

irradiazione). Poi c’è l’
che vanno indicati sull’etichetta conil loro nome specifico, in ordine decrescente; da ciò otteniamo informazioni sulla

qualità del prodotto e inoltre quanto più lunga è la lista degli ingredienti meno

bisogna fidarsi del prodotto. Come terza informazione troviamo specificati

 

 

gliadditivi,

 

 

sostanze aggiunte al cibo per prolungarne la conservazione, modificarne ilcolore, il sapore e la consistenza; in genere troviamo la sigla E ad indicare che

l’additivo è stato autorizzato dall’Unione Europea, il numero seguente definisce se è

un conservante, antiossidante, un correttore di acidità, addensante o aromatizzante.

Segue l’indicazione della

 

 

Quantità netta del prodotto e il termine minimo diconservazione o di scadenza

 

 

. La scritta “da consumarsi preferibilmente entro…”indica che dopo la data indicata il prodotto perde un pò delle sue caratteristiche ma

non risulta nocivo. Se invece troviamo “da consumarsi entro…” oltre quella data il

prodotto non può essere più venduto. In ogni caso, al momento dell’acquisto,

controlliamo sempre che la confezione sia integra e che il prodotto sia conservato nel

modo giusto, è ovvio che senza questi due presupposti la scadenza è relativa.

A questo punto sull’etichetta troviamo il

 

 

nome e la sede del produttore insieme alla

sede dello stabilimento di fabbricazione o confezionamento. Poi c’è i

l numero dilotto 

 

importante per “rintracciare” l’alimento: dove è stato fatto, l’azienda produttrice,le tecniche di produzione usate, il modo in cui è stato confezionato, i controlli

effettuati. Tale codice comincia con la lettera L più dei numeri successivi (quando i

primi due sono “80” il prodotto è italiano).

Ancora sull’etichetta troviamo

 

 

le modalità di conservazione

: quest’indicazione èobbligatoria quando la natura del prodotto rende necessaria l’adozione di particolari

accorgimenti, per i surgelati, ad esempio, è obbligatorio indicare la conservazione del

prodotto a seconda del tipo di congelatore, freeze o frigorifero che si possiede.

Infine vi sono una serie di

 

 

indicazioni facoltative

come: le istruzioni per l’uso, imarchi (che servono a distinguere i prodotti, a garantire il consumatore sull’origine,

natura e qualità del prodotto), simboli di carattere ambientali (ad esempio per il

corretto riciclo dell’imballaggio) ecc. Troviamo, anche, l’etichetta nutrizionale sotto

forma di tabella che riporta i valori energetici, i nutrienti (proteine, carboidrati e

grassi oltre alle fibre alimentari, sodio, vitamine e sali minerali).

 

 

elenco degli ingredienti

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