Autorità Portuale: Porta Ovest non è la TAV…la frana è frana !!

Aldo Bianchini

SALERNO – In apertura confesso che i cosiddetti “comitati spontanei” con il vezzo di porsi alla stregua di “difensori civici” non mi sono mai piaciuti. Io per tradizione culturale non credo alla spontaneità di nessuno, soprattutto quando si tratta di comitati che si ergono a paladini della legalità o a difensori dell’ambiente. Ritorno  su questo argomento spinoso perché me ne da l’occasione il neo “Comitato No Porta Ovest” creato da poco tempo e su misura contro i lavori di realizzazione della famosa <<Porta Ovest>>, cioè il doppio traforo che da Via Ligea dovrà dirottare tutto il traffico commerciale del porto verso la zona del Cernicchiara e da lì, si spera, verso i bacini retro portuali. Un’opera voluta tenacemente dall’Autorità Portuale di Salerno e dal suo presidente Andrea Annunziata. Caso ha voluto che, come il cacio sui maccheroni, pochi giorni fa è scivolata a valle l’ennesima frana dal costone roccioso tra Via Indipendenza e l’ Hotel Baia, ed ecco subito la voce inquietante dei componenti il predetto comitato a gracchiare l’ennesima cazzata. Secondo i rappresentanti di detto Comitato i lavori di trivellazione per la realizzazione delle due gallerie avrebbe, in qualche modo, inciso sulla caduta della frana. E sono subito scattate le richieste, anche quelle più strane, dalla sospensione dei lavori all’ottenimento di tutte le carte progettuali al fine di sottoporle ad un anonimo perito di parte che sicuramente sentenzierà (manco fosse la Cassazione !!) sulla pericolosità dei lavori. Insomma cose già viste, già vissute in passato, già sopportate per tante altre opere pubbliche. E meno male che la Porta Ovest non è assolutamente invasiva come lo è sicuramente il Crescent, ma nonostante questo rischia seriamente di rimanere come l’ennesima opera pubblica incompiuta a cui siamo tristemente abituati nella nostra Città. Non sono un tecnico ma credo fermamente che i lavori per i trafori non incidano minimamente sulla friabilità storica del costone roccioso. Vorrei soltanto ricordare ai componenti il Comitato che, per quanto sia vivo il mio ricordo, non c’è mai stato un anno (a cavallo tra l’autunno e l’inverno) che quel costone, in quel preciso punto, non sia franato. A tal proposito ricordo che un giorno dell’inverno del ’93 il mio caporedattore di Tv Oggi (allora ero il direttore responsabile) mi fece talmente arrabbiare perché in mia assenza voleva aprire il tg con la frana di Vietri che, in quel caso, non aveva neppure decretato la sospensione del traffico; già allora un argomento trito e ritrito. Con questo voglio semplicemente dire che quella frana, in quello specifico punto, è un fatto storico che si accompagna con la orografia e la geologia del territorio. Cosa c’entri, poi, la Porta Ovest non riesco proprio a capirlo. Voglio soltanto sperare che le Autorità preposte ai controlli idrogeologici non si facciano influenzare dalla “voglia matta” del Comitato di sfasciare tutto in nome e per conto di una cittadinanza che non rappresenta. Oltretutto viviamo in un Paese che per avviare l’inizio dei lavori di contenimento della frana (parlo di quella in oggetto, cioè di Vietri) deve prima ottenere l’autorizzazione del proprietario di quel costone altrimenti nessuno può permettersi di fare il benché minimo intervento; ma nessuno, però, pensa di chiamare alle sue responsabilità, semmai dovessero esserci, lo stesso proprietario del costone che probabilmente e al momento non sa neppure cosa stia accadendo a migliaia e migliaia di automobilisti. Il Comitato, invece di chiedere la sospensione dei lavori o le mappe progettuali, dovrebbe preoccuparsi di queste cose, come ad esempio la sceneggiata dei Comuni che non stanziano i soldi per la SAM (Società Autostrade Meridionali) per liberalizzare l’ingresso in autostrada nel tratto Salerno-Cava e ritorno. Ma queste sono cose che probabilmente non interessano il Comitato il cui fine principale è quello di ostacolare, costi quel che costi, la realizzazione della Porta Ovest dimenticando che qui non siamo in Val di Susa e non stiamo combattendo contro la TAV; qui, invece, c’è qualcuno (Andrea Annunziata, ndr !!) che cerca di realizzare una cosa che è diametralmente opposta a quella della TAV. Da noi la Porta Ovest, una volta realizzata, porterà benefici incredibili all’ambiente ed alla salubrità dell’intera zona in quanto tutto il traffico, oggi imponente e inquinante, sarà deviato dentro le viscere della montagna da Via Ligea direttamente al Cernicchiara. Il Comitato, quindi, dovrebbe affiancare l’Autorità Portuale per stimolarla a fare il tutto in tempi brevi, certi e ravvicinati, per il bene di tutti, anche per lo stesso Comitato che così facendo potrebbe acquistare maggiore visibilità ed anche maggiore credibilità.

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