“Gracias a la vida!”

 

Giovanna Naddeo

SALERNO – Un viaggio musicale tra le viuzze dell’America Latina, della Spagna e Napoli. Un viaggio in cui note diverse messe insieme da compositori diversi di Paesi diversi per una sera rivivono tutte insieme in un’unica chiave, quella flamenco. Un viaggio in cui è impossibile rimaner con i piedi per terra.

Questo è Proyecto Flamenco. Domenica 23 febbraio l’Auditorium di Salerno Energia si è trasformato in terra esotica, terra caliente, baciata dal sole latino grazie al gruppo musicale Errantes. Niente scenografie, soltanto due luci, una color zaffiro e l’altra di un rosso intenso (stiamo in Spagna, o sbaglio?) e ovviamente, lei, la musica, la vera protagonista. Non una grande orchestra composta da centinaia di elementi tra archi e fiati, bensì un chitarrista, Fabio Notari, e un giovane percussionista, Pasquale di Lascio. Due artisti, due anime, due fuochi in perfetta armonia tra loro. Nessun oggetto da tramite tra i musicisti e i loro strumenti: mani impeciate, mani rosse, mani callose accarezzano gli strumenti facendone fuoriuscire la loro vera anima. Ciliegina sulla torta, la magnifica voce di Maria Pia del Giorno, dotata di un’incredibile estensione vocale.

Il gruppo ha esordito con il proprio brano “portafortuna”, con il quale aprono sempre i loro concerti: Gracias a la vida!. Uno spritz di pura vitalità ed energia.

In seguito, dalla calda terra spagnola, con  brani quali Besame mucho, Remedios, Malo, Asì es la vida, il pubblico ha fatto dapprima una piccola tappa in Francia con Ne me quirres pas, per approdare poi a Napoli, da sempre culla delle civiltà mediterranee e centro culturale e musicale. Le antiche viuzze e stradine napoletane, con quella vecchietta che tesse intonando dolci melodie e il garzone del negozio che fischietta la sua aria preferita, richiamano molto quelle dei rioni spagnoli. Ed è per questo, infatti, che << …riarrangiare i pezzi napoletani in flamenco è stato un lavoro davvero molto breve, dal momento che la musica napoletana ha già in sé elementi di flamenco…>> ha affermato la cantante del gruppo.

E così brani come Scalinatella o Tu si ‘na cosa grande, seppur intatti nella loro tradizione, hanno acquisito quel quid in più da esser scambiati per brani latini.

Un viaggio musicale tra Spagna e Napoli. Un viaggio tra flamenco e musica popolare napoletana.

Un viaggio assolutamente indimenticabile.

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