“La città incantata”: la favola di Miyazaki di nuovo sugli schermi

 

Noemi Giulia Sellitto

Dal 25 al 27 giugno, il capolavoro indiscusso del più famoso regista d’animazione giapponese è tornato nelle sale. Si tratta de “La città incantata” del maestro Hayao Miyazaki, uscito in Italia nel 2003 e riproposto, quest’anno, dalla Lucky Red, con una versione rinnovata e con un doppiaggio più fedele alla versione originale. Già dall’8 al 15 maggio, in occasione della Festa del cinema, era stato trasmesso un riadattamento di “Principessa Mononoke”, un altro grande film del regista. Anche stavolta, l’ iniziativa ha avuto un enorme successo, consentendo a chiunque di godere della magia di questa piccola grande opera.

Chihiro è una bambina di dieci anni e sta per traslocare con i suoi genitori. D’un tratto, quando tutti e tre sono in macchina alla ricerca della nuova casa, il padre della piccola imbocca la strada sbagliata e si ritrova dinanzi a quello che gli sembra essere un parco divertimenti ormai abbandonato. Decide così, in compagnia della moglie, di addentrarsi all’interno della struttura, non tenendo conto delle lamentele della figlia, spaventata, ma, di certo, più avveduta dei suoi. Il luogo in questione si rivela ben presto come una città abitata dagli spiriti, dove, tra edifici apparentemente disabitati e ristoranti senza cuochi né proprietari, i genitori di Chihiro si trasformano in maiali per aver mangiato una smisurata quantità di cibo. E’ da qui che ha inizio il percorso formativo della giovane protagonista femminile di questa favola moderna: tra streghe cattive e gemelle, bambini troppo cresciuti, terme e tanto lavoro, la bambina, privata del suo nome anagrafico e ribattezzata Sen, riuscirà a salvare i suoi genitori, dando prova di tanta maturità.

“La città incantata” è, sicuramente, il film più amato di Miyazaki, sia dagli spettatori orientali che da quelli occidentali: è un ponte che collega le due culture, un mix di favole e leggende antiche e moderne. Nel 2003, il lavoro è stato insignito del Premio Oscar come miglior film d’animazione, oltre che dell’Orso d’oro al Festival di Berlino. E’ una storia da gustare attentamente, adatta a tutte le età, caratterizzata da una dolcezza e da un’introspezione senza pari. Ora, però, non resta che andare al cinema e godersi “Si alza il vento”, annunciato al mondo come l’ultima opera del maestro, che sarà disponibile nelle nostre sale a partire dal mese di settembre.

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