Caimangate/61: vince la portualità di Annunziata

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – <<Chi la dura, la vince>>, recita un vecchio proverbio tutto italiano. Parole di incoraggiamento che di solito si indirizzano verso chi incontra difficoltà enormi per raggiungere un obiettivo. In questo il presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, è stato un vero maestro ed ha superato tutte le difficoltà non solo burocratiche ma anche di carattere di rapporti istituzionali e personali messi in forte discussione un giorno si e l’altro pure da un sempre più apocalittico ed apodittico Vincenzo De Luca. Il presidente Annunziata nella gestione della portualità salernitana è da sempre apparso come l’uomo giusto al posto giusto, capace di mediare, di ascoltare, anche di ingoiare qualche rospo, ma alla fine il risultato è quello che conta. E Andrea Annunziata dall’alto del silenzio del suo mandato ha superato ogni ostacolo e si è sempre posto come il rappresentante di necessità obiettivamente collettive e non personali, e Caldoro e Cosenza hanno capito ed anche apprezzato; sanno benissimo che Annunziata pur facendo parte del <<sistema di potere deluchiano>> rispetto ad esso è un’entità a se stante capace di agire ed interagire autonomamente con altre entità istituzionali, come la regione Campania con cui alla fine bisogna comunque fare i conti. La stessa cosa, ad esempio, non ha saputo o non ha potuto fare Luca Cascone (assessore ai trasporti) che a Napoli viene ascoltato sempre con una certa diffidenza, ed abbiamo visto come è andata a finire per la cosiddetta metropolitana di Salerno. Soltanto così sono arrivati tutti i <<via libera>> che valgono ben 73 milioni di euro concessi dalla Commissione Europea al grande progetto “Logistica e porti. Sistema integrato portuale di Salerno”. Quando personaggi istituzionali importanti rilasciano dichiarazioni di carattere politico bisogna andare a scavare nelle parole qual è il loro reale significato perche determinate dichiarazioni non vengono rilasciate a caso. Leggete cosa ha detto il governatore Stefano Caldoro in merito alla concessione dei fondi europei: <<Continua l’impegno per il rilancio della portualità nella nostra Regione. La struttura regionale e l’autorità portuale di Salerno stanno facendo un ottimo lavoro. Manteniamo gli impegni e rispettiamo il programma. Noi più di altri abbiamo puntato sullo scalo di Salerno>>. In pratica Caldoro parla di ottimo lavoro e fa riferimento soltanto all’Autorità Portuale (in cui opera e lavora intelligentemente in un complessivo gioco di squadra Andrea Annunziata) e non accenna minimamente al Comune di Salerno (in cui primeggia imperiosamente il solitario Vincenzo De Luca) che pure ha svolto una parte importante nella redazione del <<grande progetto portuale>>. Il finanziamento cospicuo dei 73 milioni di euro garantirà il completamento dell’iter di aggiudicazione della gara già partita il 16 aprile scorso del lotto di lavori relativo al consolidamento del Molo Trapezio che vale 32 milioni di euro e servirà a realizzare il consolidamento del lato Ponente (380 metri di lunghezza) e della testata (lunga 100 metri). Il Grande progetto per lo scalo salernitano prevede altri due interventi significativi: la modifica con ampliamento dell’imboccatura portuale, che migliorerà le condizioni di sicurezza e di fruibilità del Porto (che ha un quadro economico di 20 milioni di euro) e l’escavo dei fondali portuali, che è un’attività indispensabile al fine di consentire l’ingresso e la manovra, in condizioni di sicurezza, a navi commerciali e che servirà ad abbassare l’attuale fondale del bacino portuale dalla quota di -8/-11 m alla quota compresa da -11.50 m a – 17 m e all’escavo del canale di accesso al Porto fino alla batimetria di -17 m. (Quadro Economico € 21.000.000). Ma la tenacia di Andrea Annunziata non finisce qui; il presidente sogna la <<sua portualità>>, quella che ho ampiamente descritto nelle precedenti puntate e che abbraccia non solo le esigenze nazionali ma anche quelle dell’intero Mediterraneo ed anche oltre.

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