UN SOGNO SPEZZATO

di Maria Luisa Perrone

Com’era bella mia madre sull’altare,

a nessun’altra donna la potrei paragonare

e mio padre com’era emozionato,

era il mese d’agosto ed era tutto sudato.

Dal loro volto mi sembravano felici e convinti,

lo dovevano essere se col loro amore al matrimonio si erano spinti.

Quanti invitati commossi dopo il sì,

mi sarebbe piaciuto essere lì,

ma io ero ancora un mistero,

mi limitavo ad essere un pensiero.

Un giorno, come una pugnalata al cuore

ho visto infrangersi quel sogno d’amore.

Ero piccola, avevo bisogno di tutti e due

nelle nottate buie.

Guardavo mamma quando papà veniva a prendermi,

a quegli occhi avrei voluto arrendermi

e mio padre, con lo sguardo sempre sveglio,

ma quando vedeva mamma non poteva fare di meglio.

Forse qualcosa in sospeso ancora restava,

ma a tenerli uniti non bastava.

Non mi sono mai sentita un oggetto,

ma sempre il loro soggetto.

Ogni bambino sogna i genitori uniti per tutta la vita

e la separazione lascia comunque una ferita.

Se il giuramento su quell’altare è stato smentito,

il giuramento di amarmi non l’hanno mai tradito.

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