PORTO: da Napoli a Copenhagen … nel segno di Annunziata

Aldo Bianchini

SALERNO – Qualche settimana fa la notizia dell’interesse verso il nostro porto e di un incontro preliminare di natura tecnica  tra i rappresentanti della compagnia internazionale di navigazione Maersk-Seago di Copenhagen e i responsabili della nostra portualità (da Gallozzi ad Annunziata !!) ha fatto il giro di tutte le testate giornalistiche locali e regionali. Nessuno, però, si è preso la briga di scandagliare i contenuti di quell’incontro e, soprattutto, le motivazioni che avevano portato a quella richiesta di incontro voluto tenacemente dai danesi. Andando a fondo tra le pieghe della notizia è emerso che la compagnia danese era ed è certamente attenzionata verso il <<modello di portualità salernitana>> così come ideato e guidato dal presidente Andrea Annunziata. Questa è la notizia dentro la notizia che deve fare senza dubbio piacere ma anche riflettere sulle capacità manageriali di un personaggio che seppure proveniente dalla vecchia politica riesce, comunque, a mantenere il suo standard operativo al passo con i tempi, anche quelli più moderni ed ipertecnologizzati. Un personaggio che sembra sospeso a mezz’aria tra la politica politicante e la managerialità più concreta. Di questo gli scaltri danesi hanno preso atto ed hanno subito capito che le potenzialità della nostra portualità sono infinite in un sistema mediterraneo quasi bloccato su se stesso anche per via degli evidenti e non controllabili sviluppi futuri della portualità globale in conseguenza dell’imminente valorizzazione di Panama con riflessi negativi su Suez. Il nostro <<modello organizzativo>> del resto è stato ampiamente apprezzato, prima che  dai danesi, dal presidente della Salerno Containers Terminal, Agostino Gallozzi, ma anche dal comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Maurizio Trogu, e da Luigi Di Luise (segretario generale dell’Autorità Portuale nazionale). Il punto d’arrivo, manco a dirlo, sono le navi portacontainers di una lunghezza superiore ai 300 metri; in tal senso si sono mossi gli esperti della Maersk-Seago effettuando una visita accurata alle strutture già esistenti. Ritorneranno a Salerno entro la fine del mese con una nave di quelle dimensioni per verificare, in sito, le reali capacità attrattive dell’attuale porto e delle innovazioni urgenti che Annunziata ha descritto come fattibili nel più breve tempo possibile.  Non a caso soltanto qualche giorno dopo la visita dei danesi ecco la seconda buona notizia: sono stati sbloccati dalla Regione ulteriori 23 milioni di euro per la realizzazione di una ulteriore parte di quello che passerà alla storia come <<grande progetto del porto di Salerno>> tenacemente voluto sempre da Andrea Annunziata ed avallato sia dal governatore Stefano Caldoro che dall’assessore Edoardo Cosenza (coordinatore regionale dei grandi progetti). Tutto questo, come ho già scritto, nell’ottica di una perfetta comunione di intenti tra Regione-Comune-Autorità Portuale che, al di là delle chiacchiere e degli anatemi di natura politica, soltanto Annunziata riesce a mantenere in piedi ed in perfetto equilibrio sul filo del rasoio di rapporti non sempre limpidi tra il Governatore della Campania e il Sindaco di Salerno. A questo punto rimangono da sbloccare soltanto 13 milioni di euro, come ultima tranche, del consistente pacchetto di 73 ml che la Comunità Europea ha deciso di assegnare alla progetto di rilancio della portualità salernitana attraverso la regione campana. I tempi per la realizzazione del progetto saranno compatibilmente molto brevi se si pensa che l’Autorità Portuale ha già avviato le prime due gare di appalto. Un altro successo, dunque, della certosina pazienza sempre dimostrata da Andrea Annunziata in questi anni alla guida dell’Autorità Portuale di Salerno.   

 

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