SANITA’: da Verrioli a Verrioli … e Squillante ?

                                                      

                                                   Aldo Bianchini

SALERNO – Nonostante le critiche, spudoratamente politiche, il direttore generale dell’ASL, Antonio Squillante, va avanti con coraggio e determinazione nella sua azione moralizzatrice della <<sua Asl>> partendo dalla testa. Forse ha letto quanto ho scritto, poche settimane fa, in merito al pesce (Asl) che puzza dalla testa (medici); non ne sono sicuro ma lo spero, almeno così può valere a qualcosa il contributo che anche noi giornalisti siamo chiamati a dare nel contesto di un problema gravissimo come quello degli eccessi di spesa nella sanità pubblica. Non a caso il caso Verrioli (scusate il bisticcio di parole !!) è esploso in tutta la sua seria gravità, e come sempre la stampa locale si è interessata pochissimo a questo nuovo ciclone che ha interessato il dott. Michele  Verrioli, notissimo anatomo-patologo dell’ospedale di Eboli, che avrebbe (è il caso di utilizzare il condizionale perché l’inchiesta è tuttora in corso !!) falsificato alcune firme per giustificare il mancato utilizzo di alcuni farmaci scaduti e legati all’attività molto delicata che il medico ha espletato da anni per conto dell’Asl anche in altri presidi ospedalieri. Non so quanti ricordano che il dr. Verrioli appena qualche anno fa fu coinvolto in uno scandalo inerente gli eccessivi guadagni per i medici, e non solo per colpa del famigerato ALPI. Il dr. Verrioli, tre anni fa (se non erro !!) incassò emolumenti per una cifra superiore a 700mila euro in un solo anno. Si scatenò il pandemonio e l’ASL (era commissario Francesco  De Simone) fu costretta ad avviare una commissione d’inchiesta presieduta dal dr. Domenico Della Porta, attuale direttore sanitario dell’ A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Di quella commissione, da allora, non si è saputo più nulla, almeno a livello pubblico ed io più volte ho chiesto da questo giornale conto e ragione degli esiti (se mai ce ne sono stati !!) di quella commissione. Ora, però, c’è un altro problema sul quale dovrebbe avviare una seria indagine il d.g. Squillante, è proprio a lui che faccio appello. Bisognerebbe innanzitutto verificare le risultanze della “commissione Verrioli” avviata da De Simone (e seguita malissimo da Bortoletti !!), sulla base di quelle risultanze sarebbe necessario entrare nel merito per cercare di capire se il fenomeno dei <<farmaci scaduti>> possa essere collocato anche in tutti quei presidi in cui ha operato il dr. Verrioli negli anni in cui produsse guadagni faraonici impegnandosi ai limiti delle possibilità umane e professionali. Sarebbe assurdo pensare ad un medico che sforna migliaia e migliaia di accertamenti bioptici e/o altro in un anno senza aver utilizzato tutti i farmaci a sua disposizione tanto da farli scadere. L’accertamento deve essere assolutamente capillare e rigoroso; l’anatomia patologica è una delle branche più serie e delicate dell’intera medicina e l’ASL deve impegnarsi a rassicurare tutti che anche negli anni scorsi siano stati utilizzati farmaci perfettamente agibili ed in linea con i protocolli dettati dal Ministero della Sanità.  Capisco che il caso può assumere aspetti e derive paradossali, ma ne va della sicurezza di tutti gli utenti della sanità pubblica che è e resta un bene prezioso per tutti noi, al di là della politica e dei colori.

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