Pagani/51: Gambino torna e … vola verso l’assessorato regionale !!

Maddalena Mascolo

SALERNO – E’ già un ricordo la foto con tanto di baciamano a “lady Mastella” che ha suggellato, in perfetto stile gambiniano, il ritorno in Consiglio Regionale dell’ex sindaco di Pagani sottoposto a violenti torture giudiziarie da quel fatidico 15 luglio 2011 quando fu arrestato insieme a tutta la cosiddetta “famigerata banda camorristica” che aveva dato vita al “Sistema Pagani” nell’ambito della grande inchiesta giudiziaria denominata “Linea d’ombra”, della quale ho scritto tantissimo, forse fino alla noia. Un baciamano, quello di Gambino a lady Mastella, che fa il pari con la stretta di mano tra lo stesso Gambino e il pm Vincenzo Montemurro al momento del loro primo incontro/contatto nell’aula dibattimentale del Tribunale di Nocera Inferiore. E’ nello stile dell’uomo Gambino, dicevo, rendere un atto di cavalleria verso una signora come l’onore delle armi verso un pm che, comunque, ha cercato di fare la sua parte di pubblico accusatore. Un vero e proprio gentleman non c’è che dire, un uomo d’altri tempi direbbe qualcuno; probabilmente si, fatto sta che ancora una volta mentre reclama la sua legittima posizione politica (scaturita da un suffragio elettorale senza se e senza ma) qualche altro cerca violentemente di contrastarlo; anche questo, forse, è nei destini del sindaco più votato in Italia. Ora, però tutto potrebbe essere diverso, la stretta di mano di lunedì 22 settembre con Edmondo Cirielli potrebbe valere certamente di più molto di più. Alberico Gambino si è schierato sempre con forza e sulla base delle sue convinzioni personali e politiche, lo ha fatto anche questa volta con FdI (Fratelli d’Italia) in un salone gremito di giornalisti, di grandi elettori e di semplici curiosi; lo ricordo impassibile e freddo, una sera del periodo pre-elettorale del 2008, nella sala giunta della Provincia, fare da spalla alla sua alleata di allora Mara Carfagna e al suo mentore Nicola Cosentino nella battaglia contro due candidati nelle liste del PdL (Vessa e Pepe) rei di aver complottato in  treno contro “Mara” (una lunga, intricata e inquietante storia che mi riprometto di raccontare in un prossimo futuro), candidati che non fu possibile espellere dalle liste perché mancavano pochi giorni alle elezioni politiche stravinte dal centro-destra. La stessa Mara Carfagna che, in questi ultimi anni, sembra non aver mosso un dito, neppure a livello di solidarietà per le ingiuste accuse piovutegli addosso dopo quel maledetto 15 luglio 2011. Anzi, qualcuno brindò al suo arresto, lo dice Gambino ed è vero perché questa era ed è la voce molto forte che circolava e circola nei corridoi bene informati. Anche nella sua stessa Pagani qualcuno brindò mentre qualche altro (del centro-sinistra) cercò di fargli arrivare la sua solidarietà, ma Gambino probabilmente non lo sa e, dato che la riconoscenza (tra il fair play e la riconoscenza c’è molta differenza !!) non appartiene neanche a lui, il fatto è divenuto lettera morta. Per due anni Alberico Gambino si è torturato il cervello chiedendosi il perché del cattivo e brutale funzionamento della giustizia, oggi ne parla quasi con rispetto ed al limite dell’emozione; verosimilmente non si rende conto che quella stessa giustizia in maniera surrettizia gli ha restituito, anche se solo in parte, quello che gli aveva tolto drasticamente e con poche spiegazioni. Purtroppo la giustizia in questo benedetto Paese funziona proprio così, mentre ti tiene sotto processo per incandidabilità (si è in attesa del pronunciamento della Corte d’Appello sul ricorso contro la sentenza dei giudici di Nocera che avevano proclamato la sua incandidabilità !!) ti consente, però, di sedere a titolo pienamente legittimo in Consiglio Regionale con l’escamotage che quella vicenda per la quale sei stato ingiustamente defenestrato riguarda un filone d’inchiesta diverso e pregresso rispetto all’appello. Cose che accadono soltanto nel nostro Paese (checché ne possa dire la nostra appassionata lettrice anonima “Algida” che ha scelto per il web un nomignolo che è tutto un programma) a dimostrazione del fatto che, comunque la si volti o la si giri, possiamo tutti contare su una giustizia che seppure ingiusta alla fine è garantista. Probabilmente Alberico Gambino segnerà storicamente il suo ritorno con un botto: l’assessorato regionale all’ambiente che nel caso di elezione a Presidente della Provincia il bravo Giovanni Romano dovrà lasciare ad un altro di FdI e,dunque, proprio a Gambino.  Non sarà un percorso politico agevole, quello di Gambino, né nella sua Pagani, né in Provincia e né in Regione, la sua grande capacità aggregativa elettorale sembra ormai un lontano ricordo (il dato elettorale delle ultime amministrative ne è la conferma) e dovrà battagliare per una sua nuova candidatura stando bene attento alla conclusione dei due processi ancora in piedi sia per la candidabilità che per l’appello di “Linea d’ombra”. Saranno mesi intensi anche sul piano emotivo e psicologico; ma Alberico Gambino ha dimostrato sempre fermezza, fair play e ottima resistenza anche perché non è mai stato “un uomo solo al comando” come Fausto Coppi ma ha preferito l’immagine della perseveranza e della condivisione di Gino Bartali.

4 thoughts on “Pagani/51: Gambino torna e … vola verso l’assessorato regionale !!

  1. Gentile dott.ssa Mascolo,
    io posso anche comprendere che a volte il ruolo di giornalista, magari per ragioni editoriali, può sconfinare nella faziosità però non comprendo, nè capisco, nè giustifco, quando detto ruolo deve fondarsi su presupposti errati se non falsi.
    Nella seconda parte del Suo articolo, Lei tracima spudoratamente verso il populismo gratuito ed infondato e pur di affermare qualcosa di negativo si inventa “una contraddizione interna alla giustizia” che non esiste e che semmai è tutta della politica.
    Quando afferma che “la giustizia in maniera surrettizia ha restituito quello che brutalmente ti è stato tolto”, afferma una grossa sciocchezza perchè tutto è giuridicamente concatenato e quanto è accaduto, in termini istituzionali, è esclusivamente frutto di quanto ipocritamente ha prodotto in questi anni la politica.
    Lei ben sa che l’on.le Gambino è stato sospeso dalla carica di consigliere Regionale per 39 mesi consecutivi di cui 21 mesi in dipendenza della custodia cautelare e 18 mesi in dipendenza dell’applicazione della Legge Severino.
    Lei ben sa, inoltre, che il processo per incandibilità scaturisce automaticamente, e sempre ope legis, dallo scioglimento del consiglio comunale di Pagani, non da altre ragioni.
    Comprenderà, quindi, che se all’on.le Gambino non fosse stata contestata in sede penale, erroneamente come ha poi affermato il Tribunale di Nocera Inferiore 21 mesi dopo, l’aggravante art. ex art. 7 allora il Gambino non sarebbe stato sottoposto a custodia cautelare e quindi non sarebbe stato sospeso dalla carica…. e se il Parlamento non avesse approvato la legge Severino l’on.le Gambino, non essendo mai stato condannato in via definitiva, non sarebbe stato sospeso nemmeno per gli ulteriori 18 mesi….
    In definitiva l’on.le Gambino avrebbe esercitato il ruolo di consigliere regionale eletto dal popolo ininterrottamente per tutta la legislatura e avrebbe affrontato, come ha fatto e sta facendo, serenamente il processo nelle sedi competenti….
    In ordine al processo per incandidabilità. poi, Lei dimentica – o vuole dimenticare – che essa è una conseguenza automatica dello scioglimento del Consiglio Comunale e quindi si ritorna allo stesso punto di partenza e cioè: se la giustizia non avesse contestato l’aggravante ex art.. 7 , ma si fosse limitata a processare tutti i reati ipotizzati senza però aggiungere l’aggravante ex art. 8 poi definita INSUSSISTENTE dal Tribunale collegiale, il Consiglio non sarebbe stato sciolto e Gambino non sarebbe stato sottoposto a processo per incandidabilità….
    Insomma un errore della giustizia, perchè di questo si tratta ad oggi considerata la sentenza di primo rado del TRibunale di Nocera Inferiore, ha innescato un procedimento automatico perverso (creato dalla politica ipocrita e timorosa dei magistrati) che ha dimostrato come un uomo innocente possa diventare privo di ogni diritto civile ed elettorale fino a che la stessa giustizia non ritiene di assolverlo….
    E questo avviene in un paese che si definisce civile ed in cui vige il costituzionale principio “Dell’innocenza fino al terzo grado di giudizio”…
    Se solo Lei per un istante pensasse che se fosse stata accolta dal GIP, ad esempio, la richiesta di arresto per il probo consigliere regionale Baldi, quest’ultimo avrebbe subito le stesse vicissitudini dell’on.le Gambino e cioè sospeso dalla carica elettiva e mortificato nell’animo e nella psiche…. e forse Lei oggi non lo avrebbe definito “il vero consigliere regionale della provincia di SAlerno”.
    Infine ritengo di doverLe ricordare, proprio perchè il mio nome WEB – che corrisponde al vero – mi induce sempre a dire pane al pane e vino al vino, che l’on.le Gambino è forse fin troppo riconoscente e buono, per carattere e per formazione, tanto da non avere rancore nei confronti di quelli che hanno brindato (tra cui anche consiglieri regionali beneficiati dalle vicissitudini di Gambino) e che sono tanti, e ben sa che pochissimi uomini del centro sinistra gli hanno espresso solidarietà mentre tanti, addirittura ricoprenti ruoli istituzionali di alto livello, organizzarono (due giorni dopo l’arresto del 15 Luglio 2011) una manifestazione pubblica a Pagani con corteo che attraversò le vie del paese al grido” no alla mafia ed agli amici dei mafiosi”, così come tantissimi del centrosinistra fecero di tutto per far sciogliere il Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche sperando che così avrebbero conquistato il Comune alle successive elezioni… . invece si è visto come è finita con il capo dei torquemada del centrosinistra paganese che ha favorito ed appoggiato i complottisti ricevendo in cambio la presidenza del Consiglio Comunale e 1.400,00 euro di stipendio al mese…..
    AD maiora

  2. Gentilissima Commentatrice Algida,
    sgombero subito il campo da qualsiasi malinteso…..è solo il caso che mi ha portato a leggere il suo commento….nulla di più.
    Desidero complimentarmi per lo stile preciso,incisivo e ben informato con cui scrive i suoi commenti, e se mi è consentito…….appassionato (passione politica) si intende.
    Non mi sfiora neanche l’idea che la Dott.ssa Mascolo abbia bisogno di “avvocati d’ufficio”, e poi, credo, con certezza che sarei la persona meno indicata a farlo perchè conosco veramente poco delle questioni politiche di Pagani.
    Un solo appunto……….Lei ha dato senza mezzi termini del “fazioso” alla cronista ,senza riserve………ma non crede (è possibile che mi sbagli)……Lei ,invece, appaia troppo “accanita” nel linguaggio tagliente come un coltello (affilato) che usa?
    Penso che questo “spazio” (e anche su questo posso sicuramente sbagliarmi) debba essere inteso come un luogo di scambio, arrichimento reciproco, di libertà di opinione………non un ring dove ci si scontra senza avere rispetto per le opinioni altrui, che possono essere sicuramente non condivise ( ci mancherebbe), confutate, ma non tacciate di “faziosità”, semplicemente perchè non coincidono con le nostre.
    Per la cultura e il modo in cui scrive tradisce una intelligenza al di sopra della media che potrebbe essere più sobria e meno “acidula” nelle espressioni.
    Chiedo scusa per acidula (era solo per rendere il concetto)……ma Lei….per come scrive.bene…senza ricorrere a certe espressioni (che pure la catalagono da una parte) potrebbe raggiungre ben diversi risultati.
    Ne sono certo,in Lei si sente che c’è stoffa che non si compra al mercato rionale.
    Chiudo.Le sa, come me che in questo piccolo ma utile giornale siamo ospiti…..ma se fosse un giornale “fazioso”, ospiterebbe i suoi commenti “lapidari” che non lasciano speranze ad un ripensamento?
    Io prima di dare del “fazioso” a uno che potrebbe anche ignorarmi (il vero “fazioso”) ci penserei , non dico, due volte……….ma almeno mezza volta in più.
    Io non la penso come Lei…..ma come legge, non mi perdo in inutili attacchi……..leggo e rifletto e cerco di imparare……se possibile.
    Io ,comunque,la leggerò con piacere.Buona riflessione.

    1. Gentilissimo Ulisse,
      non mi ha mai sfiorata l’idea che il quotidiano di Salerno, e corrispondentemente il suo direttore ed i suoi giornalisti, siano faziosi a prescindere o per appartenenza a questa o a quella parte, politica – partitica o giudiziaria che sia.
      D’altra parte sarei stata semplicemente ” sciocca” se avessi pensato una cosa del genere considerato che da tempo leggo gli articoli pubblicati e da tempo, o da sempre, commento quando ritengo di farlo.
      Nell’articolo (da me commentato in forma acidula), cui Lei si riferisce, ho ritenuto (magari sbagliando) di cogliere un qualche cosa di gratuito (quasi come se dovesse essere detto per forza) e di infondato e,soprattutto, un’affermazione di “quasi equanimità e/o compensazione ” che caratterizza la giustizia tanto che la stessa giustizia ” ti restituisce quello che ti è stato tolto”.
      A questa specifica parte dell’articolo ho riferito il mio commento, magari acidulo – ingiusto – irriconoscente – forzato – e chi più ne ha più ne metta, che deriva da un aspetto che mi caratterizza senza se e senza ma: pane al pane e vino al vino.
      Nella mia vita, professionale e per così dire umana, mai mi sono riferita alla persona che scrive o che parla ma sempre e solo ai contenuti di ciò che si dice o si scrive perchè sono profondamente convinta che “nessuno può ergersi a giudice di un altro” e che,soprattutto, ciò che si dice o si scrive ha sempre una logica non fosse altro perchè proveniente sempre da un soggetto pensante e comunque dotato almeno di ordinario intelletto ed intelligenza.
      Partendo da questi connaturati convincimenti quando leggo articoli di giornalisti, che è una professione difficile e non da tutti, mi aspetto ancora di più che essi siano chiari e mai ambigui e soprattutto che siano fondati, sempre e senza se e senza ma, su fatti certi che mai debbono essere interpretati ma riportati.
      E quando si parla di giustizia, poi, io credo – pur appartenendo per passione e per voto elettorale alla parte politica avversa quella cui penso Lei mi colloca – che in italia esiste una sola giustizia ” quella che ti toglie e non ti restituisce mai nulla nemmeno le scuse quando viene acclarato che ha sbagliato”.
      Credo che i magistrati debbano pagare direttamente quando sbagliano, e debbano pagare penalmente ed economicamente quando sbagliano con dolo, professionalmente quando sbagliano per incapacità o errore….. un pò come avviene in qualunque settore di vita professionale, privata o pubblica….
      Credo che gli errori dei magistrati debbano essere valutati e giudicati da soggetti veramente terzi e non dai loro colleghi e credo che i magistrati, come tutti e nessuno escluso, sono uomini e donne ed in quanto tali dotati di passione politica, di credo partitico, di appartenenza ideale a determinati valori che poi naturalmente ed inderogabilmente hanno una conclusione decisionale in occasione delle elezioni…
      Insomma credo che di tutto si possa parlare tranne che di indipendenza della magistratura, come non è indipendente nessuna autorità dello Stato repubblicano non fosse altro perchè tutte le autorità, nessuna esclusa, sono scelte dalla politica (basta vedere cosa sta accadendo per la scelta dei due giudici costituzionali) ovvero sono organizzate in correnti, associazioni, sindacati, etc. etc.
      Credo che la politica sia succube e timorosa dei magistrati e che un magistrato, se solo vuole, ti può rovinare a prescindere dalla sussistenza di indizi rilevanti un eventuale reato, credo che i magistrati usino la custodia cautelare a mò di tortura (ovviamente esclusi i casi dell’arresto in flagranza di reato e/o di delinquenza organizzata o meno), credo che i pentiti “siano una sola” nella maggior parte dei casi e che vengano – molte volte – usati per tentare di suffragare ipotesi di reato inventate o immaginate.
      Insomma, e conclusivamente, ritengo ipocrita definire la magistratura “un potere indipendente dello Stato da salvaguardare a tutti i costi ” quando, invece e nella forma e nella sostanza, è e deve essere una semplice articolazione dello Stato ne più e ne meno delle authority, degli ispettorati, delle forze dell’ordine…. che deve ragionare – operare e decidere – nell’ambito di un solco legislativo ben delineato, anche nei dettagli, che non si presti ad interpretazione alcuna soprattutto in ordine alla custodia cautelare ed alla sospensione dei diritti civili, professionali, elettorali.
      Detto questo, ribadisco che quanto accaduto e sta accadendo all’on.le Gambino (mio fraterno amico ma non politicamente e partiticamente affine) dimostra in maniera inequivocabile quanto indifesi si è difronte alla giustizia cd. predibattimentale che è quella più pericolosa e che più fa danni fisici, psichici, economici, morali, etc. etc. e che utilizza la custodia cautelare con grande facilità.
      Mi sono dilungata troppo e mi scuso.
      Ad maiora

  3. Gentilissima Algida,
    La ringrazio per la corposa e esariente risposta……………non ho parole.
    Mi scuso ancora per “acidula” ma serviva solo per rendere un concetto…….nulla di offensivo.
    Sposo completamente la sua descrizione della “Magistratura”………povera “Giustizia” e chi ha la sfortuna di incapparvi e concordo perfettamente, con Lei, che sta messa peggio quella “inquirente” rispetto a quella giudicante.
    Bisognerebbe vedere se sta messa peggio in” buona fede”………..o segue un disegno.
    Ho fatto compiutamente mio il concetto del “pane al pane e vino al vino”……….vede……..basta spiegarsi….. e se uno non è di “coccio”……….riesce a capire.
    Purtroppo, in un attimo la Magistratura inquirente ti toglie tutto…….dignità……credibilità………onorabilità e pure quando quella giudicante ,restituisce il maltolto…….è troppo tardi…….i danni e le ferite profonde arrecate da quella inquirente sono profonde e insanabili………. per chi le ha subite senza ragione.
    Quando arriverà la responsabilità professionale dei Giudici? Si accontenta del parere di un Ulisse qualsiasi (Nessuno) : MAI.
    Sono contento di aver scoperto che non è così “Algida” come ,a volte ,dai suoi puntuali commenti appare.
    La leggerò con rinnovato interesse………anche perchè è un piacere leggere come Lei scrive.
    A rillegerla a presto.Ulisse.

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