San Matteo 2014: il Vescovo, l’intervista e le trame mediatiche

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Quello che é accaduto intorno e dentro la prima e vera intervista rilasciata dall’arcivescovo di Salerno Mons. Luigi Moretti, in esclusiva alla “sua tv” (Telediocesi, ndr !!), é finita malissimo tra polemiche e colpi bassi che hanno investito buona parte dell’informazione televisiva (e non !!) salernitana sempre pronta a salire sul carro del vincitore. Il Presule, dopo lunghi tentennamenti, aveva deciso di spiegare in tv (Telediocesi, ndr !!) e sulla radio (RadioMaria, ndr !!) le ragioni della sua riorganizzazione del rito religioso intorno ai festeggiamenti di San Matteo e di richiamare sulla retta via gli insurrezionisti portatori dopo la strana ed inquietante marcia indietro sugli accordi presi e sanciti con varie strette di mano (sono parole del Presule) tra lo stesso Arcivescovo e i portatori nei giorni precedenti la processione. Questo aspetto della vicenda il Presule lo ha evidenziato benissimo nel corso dell’intervista televisiva, quasi a voler dire che ormai sa  di chi puó fidarsi e di chi no. Insieme ad un suo stretto collaboratore prende la parola su RadioMaria e poi si sottopone ad una intervista (circa venti minuti) con un giornalista di Telediocesi (Paolo Romano). Parte la raccomandazione, dal sapore tutto editoriale e quindi assolutamente rispettabile, di mandar in onda in esclusiva l’intervista su Telediocesi e poi di postare il filmato su Youtoube al fine di renderlo disponibile per chiunque altra testata giornalistica televisiva volesse mandarlo in onda. E qui accade il primo fattaccio. Telediocesi programma la messa in onda nel tg delle ore 14.00 dell’esclusiva intervista; poco prima delle 14.00 peró l’intervista va in onda in anteprima sulle frequenze di Lira Tv (seppure in forma spezzettata ed intervallata, qua e la, dal commento del conduttore del tg). Stupore generale da parte delle altre emittenti che aspettavano di riceverla attraverso Youtoube per poterla mandare in onda nelle ore  successive; allo stupore si accompagna subito la rabbia di Telecolore che avrebbe addirittura chiesto conto e ragione non solo a Telediocesi ma anche direttamente alla Curia che era all’oscuro dell’errore o della manovra eversiva.  C’é qualcuno bene informato il quale sostiene che la rabbia di Telecolore sia essenzialmente dovuta al fatto che il misfatto di Telediocesi non convince nella sua asserita ingenuitá, piuttosto lascia pensare ad una ritorsione ben meditata forse per la dura telecronaca di Telecolore della processione rispetto a quella piú morbida, se non proprio addomesticata, di Lira Tv. Al centro, comunque, la storica rivalitá tra le due grosse emittenti televisive e l’attuale battaglia per l’accreditamento di Telecolore come unica referente del sindaco Vincenzo De Luca a tutto danno di Lira Tv. In caso contrario bisognerebbe pensare che all’interno di Telediocesi ci sia qualcuno che ha messo in atto una drittata senza precedenti che é stata subito, e giustamente, cavalcata da Lira Tv. Mons. Moretti non sa, e nessuno glielo ha spiegato, che Salerno veleggia da sempre su piccole caste ben consolidate e disposte sempre a sostenersi tra loro in danno di qualche altro soggetto. Questo il quadro generale della situazione; a questo si aggiunge l’operazione top-secret che un occulto manovratore starebbe pilotando in favore di Telecolore ed a tutto danno di Lira Tv; operazione lanciata da Il Mattino il giorno 21 settembre scorso. Insomma ci sarebbe un comune interesse (carta stampata e tv) per spostare definitivamente la gestione dell’immagine del sindaco da Lira Tv a  Telecolore. Capirete bene che non é cosa da poco e la transumanza arriverebbe proprio a cavallo di un periodo in cui tante cose dovrebbero cambiare nell’assestamento definitivo della vita politica ed amministrativa di Vincenzo De Luca che prima o poi comunque decadrá dalla carica di sindaco di Salerno. Non so se si tratta di un vero e proprio complotto, so per certo che i personaggi in campo sono legati da antichissima amicizia (una piccola casta !!) che affonda le sue radici nei tempi lontani delle giunte laiche e di sinistra di stampo socialista. Per farla breve, un personaggio di quell’epoca molto vicino a De Luca sul piano mediatico (quasi come lo erano piú di venti anni fa Luigi Gravagnuolo e Pino Cantillo, che costruirono l’immagine mediatica del sindaco) starebbe utilizzando tutti i suoi buoni uffici per imporre Telecolore nelle grazie di Vincenzo De Luca. Ho raccontato questa strana storia che, credo, il responsabile di Lira Tv conosca molto bene, soltanto per amore della verità; qualora cosí non fosse mi fa ancora piú piacere averla raccontata per mettere sull’avviso proprio colui che in tempi non molto lontani mi ha letteralmente maltrattato (televisivamente parlando !!). Naturalmente conosco  nomi e cognomi dei personaggi in campo, anche dell’occulto manovratore, ma ogni cosa a tempo debito. Del resto, e qui mi rivolgo ai colleghi giornalisti, basta spendere un pó di tempo e rileggere tutti gli interventi dei personaggi  pubblicati in questi giorni per avere le giuste chiavi della vicenda. Tenete conto, infine, che l’occulto manovratore é giá stato in grado di far ritornare sui propri passi gli insurrezionisti portatori e di convincerli addirittura a chiedere scusa a Salerno nel rispetto della Curia. Alla prossima.

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