il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Sanza.Graffi e scritte offensive sull’auto: sei del sud ( suca )

Antoinio Citera

SANZA – Insulti a una famiglia di Sanza. E’ capitato a Torino. Scritte offensive e atti vandalici sulla loro auto.Spesso per motivi di salute, di vacanza o di altro, tutti siamo costretti a spostarci in auto per raggiungere la meta prefissa. Tutto nella norma o quasi. La storia che stiamo per raccontarvi riflette il lato negativo di un’Italia dal doppio volto, cortese e solare da una parte e stupida e arrogante dall’altra. Due facciate della stessa medaglia che a volte riscoprono l’imbecillità di qualche teppista incapace di razionalizzare la sua idea di essere umano. Una famiglia di Sanza costretta  per motivi di salute ad andare a Torino è stata accolta in maniera poco galante. Un semplice intervento chirurgico di routine alla loro bimba, tre giorni di ospedale. Due genitori preoccupati che per stare vicino alla loro figlia hanno preso una camera in una pensione. Una stanza umile, di passaggio nella città di Cavour. Trascorso il primo giorno in ospedale, i due genitori vanno nella stanza stanchi e sfiniti dal viaggio e dallo stress. Nemmeno il tempo di toccare il letto e crollano in un sonno profondo. Nel frattempo la loro auto parcheggiata nelle strisce blu a pagamento poco distanti dalla pensione è stata presa di mira dai vandali imbecilli che, evidentemente vedendo sulla targa la scritta Salerno hanno pensato bene di sfregiare l’autovettura graffiandola e danneggiandola in molte parti. Come se non bastasse però il tocco di grazia: “sei del sud ( suca )” una scritta  in bella vista intagliata sul cofano anteriore della macchina. Al risveglio i due coniugi scesi al parcheggio hanno trovato la sorpresa. Un gesto vigliacco e privo di senso logico. Una povera famiglia insultata perché del sud. Sicuramente un caso come tanti in un Paese da questo punto di vista poco civile, la supremazia storica dell’Italia settentrionale nei confronti dei connazionali meridionali definiti di serie B. Una delirante presa di posizione di qualche individuo ignorante che si fa carico di una stupidità innata. Atti di razzismo forzato e provocato da una cultura “ESTREMA” che non va oltre il proprio naso. Un problema che in Italia ha radici ben salde. Non possiamo semplicemente limitarci a demonizzarlo senza prendere in considerazione il perché, le motivazioni sia dal punto di vista sociologico che da quello psicologico. Bisogna educare i giovani e i meno giovani al superamento, una conquista che tarda ad arrivare e spesso, non è sufficiente dire al bimbo che questo non si fa se poi intorno il vizio si riflette negli atteggiamenti e nella quotidianità. La storia sopra descritta è l’emblema di un divario incolmabile tra nord e sud amplificato da un sistema che tende a strumentalizzare anziché unire le tradizioni, gli usi, i costumi e soprattutto le persone.

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