ANATOMOPATOLOGIA: a Polla … diciotto anni dopo !!

Aldo Bianchini

POLLA – Sarà un caso, anzi per sgombrare il campo va subito detto che “è un caso”, perché proprio nei giorni in cui i tre sindacalisti della CGIL sanità (Pasquale Addesso, Luigi Pistone e Gino Alessandro), per il comparto territoriale del Vallo di Diano, stanno chiedendo a gran voce (una forma surrettizia per non attaccare direttamente il direttore sanitario ?) spiegazioni al direttore generale della ASL, Antonio Squillante, sulla grave carenza di personale nel presidio ospedaliero di Polla, ecco che arriva una delle più belle notizie di questi ultimi anni. Ho scritto “anni” e non mesi o giorni; ed è proprio così. Difatti da ben diciotto anni il fantasma del laboratorio di “anatomia patologica” potrà finalmente assurgere ad U.O.C. (Unità Operativa Complessa): nell’ambito del P.O. (presidio Ospedaliero) di Polla grazie all’imminente arrivo del dott. Basilio Angrisani, specialista in anatomia patologica. Il trentaseienne ma già affermato Basilio Angrisani, discendente della notissima famiglia degli “Angrisani” di Nocera Inferiore che tanto ha dato alla sanità pubblica provinciale e regionale, con provvedimento datato mercoledì 12 novembre scorso, firmato dal direttore generale della Asl, è stato incaricato in qualità di responsabile della ristrutturazione e della conduzione del laboratorio specialistico di “anatomia patologica” di Polla. Una bella notizia che fortifica la convinzione di poter incominciare un percorso di ricostruzione del P.O. di Polla dalle ceneri del passato. Un lavoro ai fianchi dei massimi vertici aziendali che viene da lontano, esattamente dal primo giorno in cui Aristide Tortora ha preso possesso quale “direttore sanitario” dell’ospedale di Polla tra mille difficoltà ed incredibili resistenze, messe in atto anche da parte dei tanti politici locali che di giorno tessono le lodi del nuovo direttore e di notte cercano, comunque, di screditarlo agli occhi del personale sanitario e parasanitario e di tutti gli utenti del Vallo di Diano. Aristide Tortora ha un valore aggiunto che non va sottovalutato, non è valdianese e quindi è lontano da qualsiasi interesse di bottega. Il nuovo direttore sanitario ha una solida esperienza di tecnico alle sue spalle (non a casa ha diretto vari distretti tra i quali quelli importanti della Costiera Amalfitana e dell’Agro Nocerino) ed intende fermamente continuare a fare il tecnico anche nel Vallo di Diano in maniera assolutamente equidistante dai vari interessi politici in campo. Ammesso che ci siano davvero “interessi politici” in senso lato, cioè interessi politici aperti al bene ed alla crescita del territorio dal punto di vista della sanità; purtroppo, almeno fino ad oggi, siamo stati abituati ad azioni politiche tendenti soltanto alla migliore sistemazione di qualche infermiere o di qualche medico che da un reparto deve essere spostato all’altro e così via. Nessuna pianificazione generale seria, nessun modello organizzativo da proporre per la gestione del presidio ospedaliero che tutti dicono di sostenere soltanto a parole. Molti personaggi politici valdianesi non hanno ancora capito che con Aristide Tortora il vento è cambiato, il nuovo direttore ha un proprio e consolidato modello organizzativo ed operativo dal quale non vuole deflettere, un modello che chiaramente è molto diverso dalle insicurezze e dai patteggiamenti del passato, ma è anche un modello che può anche confliggere con i radicati interessi personali degli operatori ospedalieri di ogni ordine e grado. Anzi il modello organizzativo ed operativo di Aristide Tortora ha praticamente messo all’angolo tutte le aspettative di mediazioni e di interferenze che i politici, osannando l’arrivo del nuovo direttore, pensavano stoltamente di poter mettere in atto. La storia ultradecennale del groviglio di interessi politico-personali dell’ospedale di Polla è destinata a cambiare, probabilmente è già cambiata sotto diversi aspetti. E l’arrivo di Basilio Angrisani per la UOC di Anatomia Patologica non può far altro che convalidare, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la linea di equidistanza ed il modello operativo del direttore Tortora che senza falsi infingimenti ed in maniera anche spedita va avanti per la sua strada che non conosce colorazioni di sorta. Insomma se dopo diciotto anni arriva il responsabile di anatomia patologica siamo di fronte ad un fatto che rappresenta una novità assoluta e di questo dobbiamo prendere atto tutti, normali utenti, operatosi sanitari e politici-policanti vari. Alla luce di questa bella notizia, che rimane semplicemente come una mattonella in un pavimento ancora da costruire, anche l’azione dei sindacalisti della CGIL comprensoriale appare più come una spinta a far meglio che come un’azione di resa dei conti. Del resto le novità all’interno ed all’esterno dell’ospedale di Polla già sono visibili normalmente, ed altre sono tuttora allo studio per migliorare la vivibilità ospedaliera; ovviamente tutti gli operatori sanitari e parasanitari sono chiamati a nuove forme di auto responsabilità, anche nell’accettare decisioni che ad un primo esame potrebbero apparire lesive per i tanti privilegi personali indebitamente conquistati negli ultimi anni. Ma non è tutto, il nuovo direttore sanitario si prepara  a presentare al grande pubblico, attraverso la stampa locale, il nuovo modello organizzativo che darà una nuova immagine al presidio ospedaliero di Polla.

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