Città Vallo: la pratica in Consiglio Regionale … a disdoro di Teggiano

Aldo Bianchini

NAPOLI – Dunque è ufficiale. La richiesta di referendum popolare, promossa per la seconda volta dall’instancabile Carmelo Bufano, dopo il via libera positivo della commissione referente, giovedì 13 novembre 2014 è stata trasmessa alla segreteria per la calendarizzazione della discussione in aula  e l’ultima parola, a quel punto, spetterà al Consiglio Regionale. Per doverosa e composta attesa di una decisione che non voglio e non posso anticipare anche se è sotto gli occhi di tutti, mi piace comunque, in questa occasione, evidenziare l’atteggiamento perdente del Comune di Teggiano e del suo sindaco Rocco Cimino. Va subito detto che quello di Teggiano è l’unico comune del Vallo di Diano che fino ad oggi si è espresso in maniera negativa per l’istituzione della cosiddetta Città Vallo di una volta e del  meglio identificato “Comune Unico del Vallo di Diano”. Ho preso spunto dalla notizia apparsa su Ondanews del 7 ottobre 2014 a firma di Cono D’Elia che nel penultimo capoverso del suo scritto ha evidenziato un fatto molto importante sfuggito all’attenzione generale. Difatti se si sommano i voti della minoranza con i voti personali ottenuti nelle ultime elezioni dal consigliere di maggioranza Mario Trezza, che ha votato a favore del progetto di Bufano, si scopre che numericamente la richiesta di referendum ha quantomeno pareggiato i voti della maggioranza e che, quindi, tutto sommato la comunità di Teggiano non è sfavorevole all’istituzione del “Comune Unico”. Anzi dopo il pronunciamento di ammissibilità del referendum popolare della Commissione che ha deciso di trasmettere gli atti al Consiglio regionale è necessario registrare un durissimo colpo alla “sicumera” del sindaco e del vice sindaco del comune valdianese. La dichiarazione che mi ha più colpito è stata quella del vice sindaco, Lisa Babino, che secondo Ondanews avrebbe dichiarato: “Esprimiamo parere sfavorevole perché sono tante le criticità e troppi gli aspetti poco chiari e non definiti . A Teggiano sono state raccolte circa 1800 firme a supporto dell’iniziativa ma non so quanti di coloro che hanno firmato, fossero realmente a conoscenza dell’iniziativa. Il territorio del Vallo è troppo vasto e ogni paese ha le sue peculiarità e le proprie esigenze. Per questo votiamo no”. Se vera è una dichiarazione sconcertante soprattutto nella seconda parte dove si cerca di additare come “inetti” (senza bisogno di scomodare Zeno !!) tantissimi teggianesi perché avrebbero firmato senza sapere cosa firmavano. Incredibile come un vice sindaco possa mai pensare che ben 1.800 suoi concittadini abbiano apposto la loro firma in calce ad un documento senza sapere cosa andavano a sottoscrivere. Se è vero che 1.800 persone hanno firmato inconsapevolmente un documento storico vorrà dire che abbiamo scoperto nella persona del vice sindaco di Teggiano un novello “Zarathustra”. Ma se il vice sindaco potrebbe aver offeso circa duemila suoi concittadini, il sindaco, Rocco Cimino, potrebbe aver offeso (o almeno beffeggiato !!) addirittura tutti i consiglieri comunali  e i sindaci che, contrariamente a lui, hanno votato a favore del progetto di Carmelo Bufano. Leggete cosa scrive Ondanews sempre in data 7 ottobre 2014 riferendosi alla dichiarazione del sindaco: “Le amministrazione comunali valdianesi devono uscire dall’ipocrisia, esprimendo chiaramente il proprio pensiero. E non votando a favore solo perché si è convinti che il referendum non si istituirà mai”. Ammesso che questa dichiarazione sia vera la mia meraviglia aumenta conoscendo la compostezza ed anche la saggezza del dottor Rocco Cimino che mai e poi mai avrebbe dovuto lasciarsi andare ad una frase del genere che non può non suonare offensiva nei confronti di colleghi sindaci e consiglieri comunali vari, anche loro “inetti” o meglio “spocchiosi” perché si sarebbero nascosti dietro la convinzione che il referendum non sarebbe mai passato per fare contenti cavoli e capre, come si suol dire in gergo. Ma il primo passo in avanti la richiesta di referendum, però, l’ha fatta a disdoro non soltanto di una parte del Comune di Teggiano ma anche di chi negli anni ha sempre guardato con un certo scetticismo all’iniziativa di Bufano. Sinceramente l’atteggiamento del Comune di Teggiano è incomprensibile, eppure non sono nato ieri e mastico di politica da svariati decenni, anche perché proprio a Teggiano nel corso di uno dei tanti meeting organizzati da Carmelo Bufano è stato presente il vescovo S.E., Mons. Antonio de Luca che non solo ha parlato in maniera positiva ma ha dato forma e concretezza al suo pensiero apponendo la firma sulla richiesta di referendum (il primo dei firmatari dopo Bufano, ed è quanto dire !!). Stando alle dichiarazioni di Cimino e Babino delle due l’una, o il Vescovo non  sapeva cosa firmava o firmava sperando che la cosa non andasse avanti. Sarà anche giusta la presa di posizione ufficiale del Comune di Teggiano ma, almeno per quanto mi riguarda, è una posizione difficile da difendere. Per carità se dovessi dirla tutta devo confessare che per un certo periodo anche io sono stato scettico perché la proposta di Città Vallo, molto datata e poco duttile, mi appariva difficile da realizzare; ma l’intelligenza e la lungimiranza di Carmelo Bufano (vero ed unico esponente del Vallo) è andata oltre ed ha rimodellato la richiesta (quella precedente era andata smarrita nei cassetti misteriosi della Regione !!) riuscendo a raccogliere ulteriori 5.000 firme utili per riavviare la richiesta sotto forma del “Comune Unico del Vallo di Diano”. Il vero problema è evidente, anche se tutti cercano di nasconderlo; Carmelo Bufano è riuscito a smascherarlo e ad evidenziare che la popolazione del Vallo di Diano è stufa di avere tanti sindaci e tanti consigli comunali e vorrebbe un unico Comune del Vallo che non porterebbe a confusione istituzionale ma garantirebbe sicuri vantaggi sotto tutti i punti di vista. Vede, gentilissima vice sindaco, che la popolazione sa bene quello che vuole ed ha sottoscritto la richiesta di referendum non perché non fosse realmente a conoscenza del suo contenuto. Capisco che è difficile e che l’avventura è ancora lunga e irta di difficoltà; basta pensare, ad esempio, al Comune di Valle dell’Angelo (anche se non c’entra con il Valdiano) dove ci sono 137 elettori che eleggono un sindaco, due assessori e diversi consiglieri. Ma di che stiamo parlando in tempi in cui la famigerata spending-review dovrebbe veramente spazzare via tutto e tutti. L’avventura sarà ancora lunga, dicevo, così come è stata lunga fino ad oggi ma Bufano ce la metterà tutta e non si fermerà più, ormai è entrato a pieno titolo nel Consiglio Regionale della Campania e tutti i consiglieri eletti, soltanto da poco tempo e per meri calcoli elettorali, gli fanno da spalla e da sponda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *