Le città in gioco

BARBARA FILIPPONE

E’ stato il sindaco Leoluca Orlando a dare il via, il 15 novembre a Villa Niscemi, alla 4ª edizione della “Settimana del Gioco in scatola”, gara di solidarietà in programma fino al 23 novembre, organizzata in contemporanea in molte città italiane tra cui Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli, Bari, Catania, Messina e Agrigento. Quanti di noi, io sono del ’72, hanno trascorso serate intere a giocare,  in quei pomeriggi domenicali di un inverno freddo, accompagnati da una tazza di cioccolata,;  giocare sì, ma con cosa? Giochi, giochi da tavola, tra i classici vorrei citare Cluedo, Monopoly, Indovina chi?, Twister…

Ma per Palermo che ha accolto questa straordinaria iniziativa proposta per la quarta volta dall’azienda leader mondiale dei giochi di società, la Hasbro, il cui senso è “Gioco e non solo gioco”, che si è già aggiudicata il titolo di “Città del gioco”, l’augurio è che possa con la sua partecipazione fare più beneficienza possibile. Le regole per partecipare sono chiarissime: non importa chi vince o chi perde, basta giocare, perché chi accumula più ore giocando a uno dei giochi da tavolo proposti, alla fine vince una valanga di giocattoli da donare in beneficenza. Il centro nevralgico della Settimana del Gioco in Scatola è come sempre il sito internet Staserasigioca.it.

250 comuni hanno aderito alle prime tre edizioni, 100.000 persone sono state coinvolte, scuole, ludoteche e oratori si sono resi disponibili per ospitare giocatori di ogni età; il fine è naturalmente accumulare più ore di gioco possibile e il palermitano che sta a Trento può per esempio dedicare le sue ore di gioco a Palermo, basta infatti scattare una foto e caricarla sul sito Staserasigioca. It e accreditare le ore di gioco alla città prescelta. A ogni gioco scelto corrisponderanno minuti per aiutare la propria città.

Una gara di beneficenza tra le città italiane che partecipano e il tempo è assoluto protagonista: vince la città che gioca di più, cioè il comune che fa giocare di più i propri cittadini. Più tempo viene trascorso giocando e più alte sono le probabilità di conquistare il titolo di Città del Gioco.

Il gioco da tavolo è sempre stato uno straordinario strumento di socializzazione, cercare di coinvolgere i ragazzi in questa attività ludica risulta al quanto difficile, per cui ciascun comune è chiamato ad organizzare eventi che possano richiamare grandi e piccini, con l’unico scopo di divertirsi senza necessariamente utilizzare per esempio uno smartphone nel tempo libero. Ore e ore infatti si perdono dietro la lettura di stati, post, foto senza che si riesca a quantificare il tempo perso. E’ straordinario l’esperimento di un professore di scuola media che per un giorno ha tolto ai suoi allievi il cellulare per regalare loro del tempo, e la soddisfazione alla fine dell’esperimento di ciascuno di loro per aver scoperto di saper disegnare, di parlare con un coetaneo veramente anziché chattare, leggere un libro in biblioteca per fare una ricerca… beh questo è solo un sogno, o meglio la trama di un film perché in realtà i docenti possono solo togliere i cellulari durante i compiti in classe degli studenti e oltre non possono andare; ma sarebbe utile poterlo fare, magari non per mano di un docente ma per mano di un genitore. Dobbiamo riappropriarci del nostro tempo, limitando le ore all’utilizzo di un cellulare, o al gioco virtuale Farmville, uno dei tanti che si trovano sul web. Così questa splendida iniziativa oltre allo scopo concreto della beneficenza, potrebbe essere un invito a tutti i genitori affinché possano spingere i propri figli ad una socializzazione diversa attraverso un gioco da tavola che oltre tutto stimola le capacità intellettive mnemoniche dei giovani.

L’obiettivo principale, quest’anno come nelle passate edizioni, resta sempre quello di riscoprire la voglia, l’utilità e il piacere di stare in compagnia, trascorrendo dei momenti di divertimento, trasmettendo così i valori dell’aggregazione e dello svago, del ritrovo collettivo, oltre che della sana competizione.

Palermo si è aggiudicata la scorsa edizione laureandosi così “Città del Gioco”, vincendo una maxi fornitura di giochi devoluti in beneficenza ai bambini del quartiere San Filippo Neri. Un in bocca al lupo a tutte le città in gara! Divertitevi… e giocate sano!

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