Non lasciamoci ingannare dalla paura

Da Luca Roncolato

ROMA – “Gesù non ci chiede di conservare la sua grazia in cassaforte” ha detto Papa Francesco nella riflessione prima della preghiera mariana dell’Angelus di  domenica 16 novembre 2014, commentando la Lettura del Vangelo del giorno (Mt 25,14-30) “ma vuole che la usiamo a vantaggio degli altri“: Gesù ci affida i “suoi beni più preziosi” perché li facciamo fruttare e non per tenerli per noi stessi o nasconderli agli altri.

La prima domanda che dobbiamo farci, ha detto il Pontefice, è quali siano questi beni preziosi che il Signore ci affida: essi non sono le qualità individuali ma sono la sua Parola, l’Eucaristia, la fede nel Padre celeste, il suo perdono. “È come se ci dicesse: ‘Eccoti la mia misericordia, la mia tenerezza, il mio perdono: prendili e fanne largo uso’.”

Il Vangelo del giorno ci insegna, però, che di fronte a questa offerta del Signore non tutti rispondono utilizzando questo patrimonio che Gesù ci affida: così il “servo malvagio e pigro” al posto di usarli scava una buca nel terreno e li nasconde. Il comportamento di questo servo indica “la paura del rischio che blocca la creatività e la fecondità dell’amore” ed è questa una tentazione che tutti proviamo. L’atteggiamento di questo servo, ci invita dunque a domandarci “noi che cosa ne abbiamo fatto? Chi abbiamo ‘contagiato’ con la nostra fede? Quante persone abbiamo incoraggiato con la nostra speranza? Quanto amore abbiamo condiviso col nostro prossimo?

Il significato della parabola di oggi è proprio quello di spronarci “a non nascondere la nostra fede e la nostra appartenenza a Cristo, a non seppellire la Parola del Vangelo – ha detto ulteriormente Bergoglio – ma a farla circolare nella nostra vita, nelle relazioni, nelle situazioni concrete, come forza che mette in crisi, che purifica, che rinnova“.

Gesù non ci chiede di conservare la sua grazia in cassaforte (…) ma vuole che la usiamo a vantaggio degli altri” e al contempo ci insegna che “non ci sono situazioni o luoghi preclusi alla presenza e alla testimonianza cristiana“.

Gesù “ci conosce personalmente e ci affida quello che è giusto per noi; ma in tutti ripone la stessa, immensa fiducia. – ha quindi concluso Papa Francesco – Dio si fida di noi. Dio ha speranza in noi. E questo è lo stesso per tutti. Non deludiamolo! Non lasciamoci ingannare dalla paura, ma ricambiamo fiducia con fiducia!“.

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