CRESCENT: un processo inutile, tutti salvi … cavoli e capre !!

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Ormai bisogna abituarsi ad assistere a “processi inutili”; è così e bisogna farsene una ragione. “O ti mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra” recitava e recita un antico detto; è proprio vero, dobbiamo adattarci. Di processi inutili se ne stanno celebrando tanti e proprio in questo strano autunno giudiziario: il processo d’appello de L’Aquila contro la Commissione Grandi Rischi per il terremoto del 2008 (una farsa incredibile che qualche magistrato ha voluto recitare per forza su un palcoscenico mondiale incredulo ed attonito);  il processo per le minacce del 2006 contro lo scrittore Saviano e la giornalista Capacchione (artatamente eletti a totem della lotta contro la camorra); il processo Cucchi (già predestinato ad una conclusione assolutoria in mancanza di prove provate, e l’unica prova può venire da una eventuale confessione da parte di qualcuno che è stato assolto !!) per finire ai processi nostrani che la nostra magistratura vuole a tutti i costi portare avanti, costi quel che costi. Ma la cosa più strana dei cosiddetti “processi inutili” è che nei meandri dibattimentali sembra di intravedere (non è soltanto una mia impressione ma l’impressione della gente che chiacchiera sui marciapiedi della città !!) a volte la volontà di andare avanti ed a volte la volontà di arrivare fino ad un certo punto e poi … fermarsi. Sembra quasi che alcuni pm e alcuni giudici si muovano in un silenzio assordante per raggiungere l’obiettivo del rinvio a giudizio senza neppure ascoltare le giuste ragioni che molto spesso gli imputati portano a loro discarico; basta il rinvio a giudizio e poi … sia fatta la volontà di Dio. E’ sotto gli occhi di tutti il processo per il cosiddetto “crac Amato”, un processo che forse poteva portare dovunque e che invece si è fermato sul traguardo di piccoli successi giudiziari con condanne molto miti. Ma ci sono anche i processi per il Sea Park (in tanti non ricorderanno che la prima udienza dibattimentale fu fissata per il giorno 21 settembre -festa patronale di San Matteo- di qualche anno fa) e per le MCM, finiti praticamente nelle secche dei rinvii o delle assoluzioni. Ma allora perché si fanno questi processi, forse per tamponare e controllare il desiderio di giustizia della gente comune ? Non è facile dare un risposta; sarebbe comunque assurdo pensare che questi processi si costruiscono praticamente sul nulla come quello relativo all’Angellara Home (vicenda di mons. Gerardo Pierro e don Comincio Lanzara) che sarà certamente cancellato in appello. Adesso avremo un processo che inizierà, pensate un po’, l’antivigilia di Natale 2014, cioè il giorno 23 dicembre, come se ci fosse una grande voglia di fare in fretta o, addirittura, come se qualcuno volesse divertirsi a tingere di giallo un fatto che giallo non è; oppure per far credere a tutti che la giustizia nel nostro Paese funziona anche nel giorno di Natale. Parlo del processo “Crescent” che mi sembra proprio costruito sul nulla, almeno per quanto attiene la posizione giudiziaria che riguarda il primo cittadino Vincenzo De Luca. Ma è proprio la sua forzata inclusione nel pacchetto dei necessari rinvii a giudizio che suona in maniera strana. Qualcuno bene introdotto nei palazzi che contano mi ha suggerito che la presenza tra i 23 imputati del “processo Crescent” è una garanzia per tutti. Caspita !! è vero, non ci avevo pensato. Si va, quindi, verso un’assoluzione complessiva anche perché (mi suggeriva sempre quello di prima !!) in caso contrario sarebbero troppi i personaggi da chiamare in causa: i progettisti, le imprese, sindaco, giunta, ufficio tecnico comunale, soprintendenza di Zampino e quella di Miccio; non solo, in caso di mancato rinvio a giudizio con assoluzione da parte del gup si sarebbe messo in discussione l’intero impianto accusatorio, si sarebbero messi in discussione anche altre inchieste e si sarebbe scatenata l’ira di Dio contro i pm Alfano e Valenti e l’intera procura; gli stessi giornali che oggi inneggiano al rinvio a giudizio avrebbero sicuramente preso di mira la procura salernitana. E non è detto che ancora non lo facciano, ma bisognerà aspettare il verdetto di assoluzione in primo grado. Premetto che certamente non è andata così ma il quadro generale della vicenda lascia trasparire molti dubbi fino al punto di ipotizzare una tavola rotonda (altro che tavolo di concertazione presso la Soprintendenza !!) finalizzata scientificamente al salvataggio di tutti. E’ solo fantasia, ma è come se li vedessi tutti intorno alla tavola rotonda: magistrati, due soprintendenti, consiglieri e consigliori vari per studiare la strategia vincente. Ormai è di dominio pubblico che tutto si baserebbe su una diversa interpretazione di un fatto amministrativo (permessi a costruire e sdemanializzazioni) che non può essere sovrapposto ad un fatto penale (responsabilità degli amministratori, dei tecnici e della soprintendenza). Il GUP in pratica ha accolto la teoria dei due PM secondo i quali è proprio il procedimento amministrativo che avendo decretato la “sanabilità dei vizi” ha irrobustito e reso più attuale il fatto penale e, quindi, il processo. Una vera e propria aberrazione giuridica, almeno secondo il mio pensiero; ma tant’è, anche a questo serve l’intangibilità dell’odioso principio del “libero convincimento” dei magistrati. Insomma se la magistratura si avvale delle sentenze della giustizia civile come fonte di prova è segno che siamo davvero alla frutta avendo di fronte un’aberrazione che, però, potrebbe essere utile per salvare i cosiddetti “cavoli e capre”, dalla procura ai soprintendenti, passando per il sindaco la cui presenza nel corposo numero di rinviati a giudizio vale almeno come una garanzia per tutti ed anche per gli stessi giudici che così, di fronte all’opinione pubblica, avranno fatto il loro dovere fino in fondo. Sarebbero tante le domande da fare; ne formulo una per tutte: “Se la giustizia civile offre la possibilità di sanare i vizi” come può questo vizio sanato e non più esistente dare luogo a responsabilità penali ?  Forse toccherà alla seconda sezione penale del tribunale (non si sa ancora in quale composizione) rispondere con un giudizio sereno e privo di quell’ansia di voler colpevolizzare tutto e tutti ad ogni costo.

One thought on “CRESCENT: un processo inutile, tutti salvi … cavoli e capre !!

  1. Illustre Direttore,
    di processi inutili se ne sono celebrati e se ne celebreranno ancora, alcuni sicuramente pirotecnici, fino a quando non ci sarà una vera riforma della Giustizia e una vera responsabilità “civile personale” del Giudici.
    Tutti i professionisti rispondono a titolo personale delle c****** che eventualmente fanno………i Giudici no ……….e sono vera casta solidale e intoccabile. Aveva balbettato qualche cosa Renzi………….subito un mare di fango sul padre…….e stiamo parlando di un Presidente del Consiglio in carica………figuriamoci che speranza può avere un comune mortale…….un normale cittadino.
    A Salerno poi non stiamo alla Giustizia anche se “interpretata”(magari)……..siamo alla Giustizia “fantasiosa e di effetto”.Non sembra molto importante “essere” quanto,purtroppo “apparire”
    Noi ,comunque,continuaiamo a sperare in una “Giustizia giusta”,equilibrata,ragionevole……..ma forse i tempi non sono ancora maturi.Nessuno vuole impedire il difficile e a volte pericoloso lavoro della Magistratura………ma se si sbaglia …….in modo palese……….si dovrà pure comprendere che di certe cose si deve avere il coraggio di risponderne in prima persona………..come fanno tutti.Credo che questo, diversamente da quello che pensa la maggioranza dei Magistrati li renderebbe ancora più prestigiosi (chiaramente opinione assolutamente personale)Buon lavoro.

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