“ Finchè morte non ci separi”, dalla parte delle DONNE

 

 Giovanna Naddeo

In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, l’Officina teatrale L.A.A.V ha presentato lo scorso 25 novembre 2014, presso il Complesso Monumentale di Santa Sofia di Salerno, Finchè morte non ci separi, per la regia di Francesco Olivieri, con Patrizia Di Martino e Antonella Valitutti.

Primo studio del progetto “AMORE ESTREMO” di Patrizia Di Martino, sulla scena le storie di due donne che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni, Federica Mellori e Ipazia Fiorentini. Le due donne sono molto diverse tra loro: la prima rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa; l’altra, pur vivendo una vita agiata, ha in comune con la prima il medesimo destino. Con ironia mista a toni tragici entrambe, ormai morte, raccontano il percorso di vita che le ha portate fino al loro decesso. Dal loro racconto emerge chiaro il messaggio dell’autore: pur invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Entrambe vengono uccise dai loro compagni, dai padri dei loro figli, uomini-bestie che un momento prima affermavano di amarle, e poi, subito dopo, le uccidevano con un coltello da cucina o con un colpo di pistola alla testa.

Lo spettacolo ha debuttato l’anno scorso in diversi teatri italiani, esattamente il 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Lo scopo è quello di creare una rete di denuncia a livello nazionale per dimostrare che il femminicidio è una forma di violenza diffusa che coinvolge ogni città, regione e, soprattutto, condizione sociale.

Solo in Italia sono centinaia le donne che ogni anno muoiono per femminicidio; una donna su tre subisce violenza sessuale o fisica dal proprio partner nel corso della sua vita.

Proprio per questo motivo la denuncia non deve e non avrà confini: quest’anno l’esperimento si ripete, in trentacinque città italiane, in contemporanea, lo spettacolo sarà portato in scena da attrici del panorama teatrale italiano pronte a sposare la causa.

Al termine della rappresentazione teatrale è intervenuta la Presidentessa del Soroptmist Internationl Club Salerno, Paki Memoli.

Il Soroptmist Club Salerno ha illustrato i benefici della sua nuova App, S.H.A.W. creata per aiutare le donne vittime di violenza.Questo tipo di applicazione, infatti, fornisce strumenti efficaci per la prevenzione permettendo alla vittima di chiamare direttamente il 1522 o il 112 e di visualizzare la lista dei principali centri antiviolenza presenti sul territorio.

“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai.” (Oriana Fallaci)

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