Giovani e la Banca”: ieri la Banca Monte Pruno all’incontro di Roma organizzato da Federlus

Da Antonio Mastrandrea

SANT’ARSENIO – La Banca Monte Pruno ieri è intervenuta a Roma ad un interessante evento organizzato da Federlus, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio, Umbria e Sardegna.

L’incontro di lavoro, al quale hanno partecipato i giovani dipendenti della Banca Monte Pruno Alfiero Albanese, Antonio Mastrandrea, Francesco Grippo e Giuseppe Nese, si è tenuto in Via Celsa, all’interno del Teatro Centrale Carlsberg, e ha avuto il seguente titolo “#energiagiovani – reload banking, La Banca e i Giovani”.

Ad introdurre i lavori sono stati, in rappresentanza di Federlus, Marcello Cola, Presidente della BCC di Palestrina, ed il Direttore Generale Paolo G. Grignaschi.

Durante la prima parte si è discusso di un’importante ricerca condotta in collaborazione con Gfk Eurisko che ha messo in luce alcuni dati relativi a come i giovani utilizzano i servizi delle BCC, alle loro aspettative, alla massimizzazione del posizionamento valoriale tipico delle BCC.

Nella seconda parte, invece, si è parlato di reputazione di una banca differente nell’era digitale, grazie all’intervento di Matteo Flora, esperto di digital reputation, Ceo e Founder di “The Fool”, il quale ha approfondito le evidenti ed enormi potenzialità che oggi il canale web mette a disposizione delle Banche.

Prima della tavola rotonda conclusiva, è intervenuto il Direttore Generale di Federcasse Sergio Gatti, sempre sensibile ed attento al mondo dei giovani ed alle sue dinamiche all’interno del credito cooperativo.

I lavori si sono chiusi, infine, con una tavola rotonda dal titolo “BCC, Banca di Giovani”, dove sono intervenuti i giovani del credito cooperativo, tra cui anche i dipendenti della Banca Monte Pruno che hanno contributo alla discussione portando la loro esperienza.

Il team di giovani dipendenti della Banca Monte Pruno presente a Roma ha evidenziato come l’impegno della loro Banca verso i giovani rappresenta un stimolo continuo ad occuparsi concretamente del territorio, sforzandosi di essere giovani digitali 3.0, ma custodi della tradizione che contiene i valori fondanti del credito cooperativo i quali, allo stesso momento, sono i punti di forza su cui lavorare e creare le basi solide per il futuro.

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