La gogna mediatica

di Barbara Filippone

L’esposizione mediatica sta diventando davvero insopportabile; in questi giorni una sovraesposizione dei fatti di cronaca spinge molti di noi a spegnere veramente la tv. Non ultimo in ordine di apparizione il caso del nostro Loris, siciliano, che malgrado lui non avesse voluto apparire in tutti i telegiornali, talkshow, programmi di approfondimento di tutte le fasce quotidiane, c’è. Chiunque desideri avere delle novità non deve fare altro che accendere la tv e seguire una programmazione che costantemente martella tutti noi e maltratta la memoria in questo caso del piccolo Andrea Loris. Ma l’audience cresce ogni giorno di più, quindi suppongo che ci sia chi guardi questi programmi che oserei definire programmi spazzatura; e come dichiara il Presidente dell’Ordine dei giornalisti: “Sono cittadini che provano piacere nel sapere quanti amanti, veri o presunti, ha avuto una signora assassinata, ad esempio. Non intendo mancare loro di rispetto, neanche riducendo il tutto al bisogno di avere compagnia pomeridiana o di sapere tutto, ma proprio tutto, anche il tutto che spesso poi si scopre che non c’è. Un “tutto” enfaticamente “esclusivo”, prevalentemente negativo, pruriginoso per scelta, ammiccante per necessità in modo da far sentire chi guarda, migliore dei protagonisti-vittime delle trasmissioni.” La curiosità c’è, un occhio del grande fratello puntato su un caso di cronaca dove a essere vittima un minore colpevole solo di fare capricci tipici dei bambini di 8 anni. Lo scempio mediatico di questi giorni è a dir poco allarmante, sembra quasi che si voglia prima del giudizio di un tribunale trovare un colpevole; sfilano esperti di ogni categoria, da avvocati per caso, a psichiatri e criminologi che sfoggiano il loro sapere in virtù e a vantaggio della curiosità popolare da soddisfare, oltre che soddisfare il loro personalissimo ego. Sembra quasi che tutti o quasi abbiano letto degli atti processuali e finiscano per sentire il bisogno di dire comunque la loro. Ma non si può affidare a degli esperti o considerati tali, l’esito di un dramma che sembra non avere fine. Si è trovato un colpevole nell’arco di 10 giorni, a differenza del caso Cogne conservato nella nostra memoria storica  che fu risolto nell’arco di 40 giorni… e mentre nel frattempo le chiacchere continuano a riempire spazi che probabilmente si sarebbero occupati sostanzialmente di altri fatti di cronaca così detti marginali, sullo sfondo resta il dolore e lo strazio per una piccola vita che non riesce a trovare pace in terra nella ricerca estenuante del suo colpevole.

Così la madre del piccolo Loris prima ancora di essere portata in questura era già messa alla gogna mediatica per il solo fatto di avere trascorso un’infanzia complicata e solo questo l’aveva già etichettata predestinandola a ruolo di colpevole, di assassina. La realtà è che dietro un intervento giornalistico dovrebbero esserci dei veri professionisti, non degli inviati speciali che piuttosto sembrano prendere le sembianze di marionette nelle mani dei loro “capi televisivi”. Mi pare sia tornata l’era di Emilio Fede e del suo fedele e fidato Brosio che nonostante acqua, vento e freddo fosse davanti il suo cameramen per raccontarci la cronaca… la verità è che l’ordine dei giornalisti dovrebbe mettere dei limiti, ma mi pare al quanto impossibile vista la concorrenza spietata fra le diverse testate che ansimano affinché si possa arrivare per primi alla verità o quella verità giornalistica presunta tale…

One thought on “La gogna mediatica

  1. Gentile signora /dott.ssa Filippone,
    Lei ha messo il dito in una piaga che tracima materiale purulento da diverso tempo ma nessuno sembra accorgersene.
    L’informazione oggi vola ..ed è la assoluta mancanza di controllo “professionale” o “rispetto” di questa informazione che vola che preoccupa……e non poco.
    Il diritto all’informazione è sacrosanto………..nessuno invoca la censura ( Dio ce ne scampi e liberi sempre) ma la deontologia……….il controllo delle fonti della notizia è un altra cosa o almeno il bilanciamento……..se ieri ho strombazzato X ,sbagliando,……..domani ristrombazzo e bilancio……….ma Lei lo sa che non è così…..basta vedere i giornali….titoloni per vendere……….due righe per smentire…..ormai è la regola non l’eccezione.
    Lei parla della televisione…giusto……ma uno può fare zapping…….i giornali?……..ma uno può fare a meno di leggerli. Ma la vera vergogna…….la fogna di tutto,mi creda, è internet ( anche se adesso con una domanda….portando le “prove” si può chiedere la cancellazione di notizie che restano per anni ad infangare una persona che è assolutamente estraneo a quella notizia).
    Siamo ancora molto lontani dalla civiltà……..anche quella dell’informazione.I programmi di intrattenimento di gusto non trppo vagamente sado-maso ( per il modo e il tatto che usano nel trattare certi argomenti) pullulano….il pappone informativo (si fa per dire) ben condito di lacrime, strepiti ed altro viene dato in pasto quotidianamente a bocche sempre più avide di tutto……non è importante se sia verosimile o meno se ci sarebbe bisogno di maggiore serietà……l’importante è esserci ed essere i primi.Vero….falso…..non importa assolutamente nulla…..l’importante è lo scoop.
    Le buone notizie non interessano quasi nessuno………quelle cattive……..pruriginose fanno audience…….aumentano la tiratura e vere o false che siano restano su internet quasi per sempre,per anni e nessuno se ne importa o almeno così era fino a che un povero tizio è dovuto arrivare a Strasburgo per vedersi riconosciuti dei diritti che dovrebbero essere “normalmente tutelati”.
    Lei ricorda Brosio…….ma oggi i processi non si fanno nei Tribunali….si fanno alla corte speciale di “Vespa”….corte oltre la corte e inappelabile.
    Tutti quei soloni che pontificano in certe trasmissioni sul “nulla” perchè non vengono sbattuti fuori dai rispettivi ordini? Se la prendono con “pomeriggio 5″ non per la molto discutibile qualità degli argomenti trattati (in fascia protetta….da chi?) e del come vengono trattati ma per ” abusiva professione di giornalista”……..se quelli sono gli argomenti e il modo con cui trattarli da “un vero giornalista”, io mi vergognerei per come una così nobile professione fosse caduta così in basso.Il Presidente dell’ordine dei giornalisti con la butade che ha fatto ha procurato più danno ai “giornalisti” quelli con la “G” maiuscola…….deontologicamente che non la trasmissione stessa, elevata al rango di trasmissione giornalistica…..se è così è meglio che la Gabanelli cambi mestiere…..per amor proprio…….. non per altro.
    A mio modestissimo parere dovrà scorrere ancora parecchia acqua sotto ai ponti prima che qualche cosa cambi.
    Mi auguro come Lei che la questione possa trovare presto risoluzione mediando tra i sacrosanto diritto all’informazione e il diritto di non passare per il tritacarne mediatico o restare su internet per sempre.Buon lavoro.

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