Baldi connection/18: falsi invalidi, chiuse le indagini … e ora ?

Aldo Bianchini

SALERNO – Una storia molto lunga e assolutamente contorta, quella dell’inchiesta giudiziaria che poco più di un anno fa ha travolto decine di persone scaraventandole nel tritacarne mediatico e nella disperazione personale con foto esclusive e reportage da fantascienza. Alcuni di loro furono costretti a vedere la propria casa invasa dai Carabinieri, vennero addirittura presi di primo mattino in casa, ammanettati e trascinati nel più vicino posto di polizia per poi essere depositati ai domiciliari. Era la mattina del 17 ottobre 2013 e furono catturati, come o peggio di Totò Riina, Giovanni Baldi (consigliere regionale in carica) ed altri (Germano Baldi, Mario Salucci, Francesco Ragni, Renato Caterini, Pietro Giordano, Isidoro Quadrino e Antonio Mazzotta), in quella che tanti colleghi giornalisti si affrettarono a definire come una  “organizzazione a delinquere per gestire le dichiarazioni di invalidità civile per soggetti che non ne avevano diritto” e finalizzata al recupero di “consensi elettorali in cambio di pensioni”. Nell’elenco degli arrestati (sopra indicato) e degli indagati hanno avuto un posto di prestigio (si fa per dire !!) politici, medici componenti la commissione per gli invalidi civili e medici dell’Inps: un quadro perfetto, a dire della pubblica accusa, che prevedeva un politico suggeritore, una commissione addomesticata e i medici dell’INPS a convalidare l’operato scellerato della cosiddetta “Baldi Connection”. Ma ecco la prima sorpresa processuale all’indomani della notifica di chiusura delle indagini: l’INPS, o meglio i medici dell’ente di previdenza, sono stati tenuti fuori dal discorso accusatorio, come se le pratiche false fossero state spinte dal politico, falsamente incartate ed approvate dalla commissione e senza l’avallo di approvazione da parte dell’INPS che è (ricordiamocelo tutti !!) la parte che deve pagare e se non l’approva non può pagare e, quindi, cadrebbe anche il falso perché a quel punto non sarebbe arrivato alla conclusione dell’iter medico-amministrativo. Gli indagati chiedono a gran voce che qualcuno spieghi come sia stato possibile estrapolare le posizioni dei medici dell’INPS e nel contempo mantenere in piedi le accuse per gli altri indagati che, oltre ai sei palesemente “sfessati” (sicuramente i medici non graziati dal pm), dovrebbero essere in tutto 54 per essere precisi senza “dare i numeri” letti sui giornali di questi ultimi giorni. Giusta, voglio dire, la rabbia degli indagati nello scoprire che i medici dell’INPS sono stati lasciati fuori, ma anche questo è frutto della cattiva informazione che ha cavalcato “un errore madornale dei giudici” o di chi li doveva instradare e consigliare. Perché se è vero che i medici dell’INPS (parlo di quelli dell’Ente e non di quelli che con convenzione vengono inseriti nelle commissioni periferiche) esaminano e convalidano le pratiche delle commissioni, è altrettanto vero che essi prendono in esame soltanto gli atti e non certamente i destinatari fisici dei provvedimenti (a meno di casi specifici che i medici INPS convenzionati inseriti nelle commissioni hanno l’obbligo di segnalare); da qui la  tardiva decisione del giudice di archiviare la posizione giudiziaria dei medici dell’INPS. Ma al di là di queste prime grosse osservazioni e non sapendo come realmente andrà a finire l’inchiesta (costata l’ira di Dio con agenti di polizia impegnati sette giorni su sette dalle prime luci dell’alba fino a notte fonda, servizi fotografici, pedinamenti, intercettazioni, ecc.) mi augurerei che finisse con un bel rinvio a giudizio soltanto per un motivo: guardare in faccia, nell’emiciclo dell’aula, Enzo Musto il supertestimone d’accusa mentre viene preso letteralmente d’assalto dall’agguerrito e folto gruppo di difensori degli indagati. Per rispondere e chiarire innanzitutto una palese contraddizione, difatti la commissione invalidi civili di Cava non si è mai riunita il giovedì mentre il superteste avrebbe più volte dichiarato di aver accompagnato l’on. Giovanni Baldi sempre di giovedì nella sede della predetta commissione. Ma l’eventuale collegio giudicante dovrà anche capire e spiegare le “goliardiche valutazioni”  del medico incaricato delle perizie (come un CTU) così come dovrà spiegare come mai, in effetti, alla suora non è mai stato concesso l’accompagnamento (ancor prima che scattasse l’inchiesta !!) e che invece i giornali continuano ad indicare (ancora oggi !!) come uno dei casi più eclatanti dell’intera inchiesta in quanto la predetta suora sarebbe stata filmata mentre camminava benissimo da sola; certo che la suora può essere filmata che cammina da sola perché se è stata considerata abile poteva andare dove voleva senza nascondersi e senza dar conto a nessuno. E che dire inoltre delle valutazioni espresse dal GIP di Nocera Inferiore, Paolo Valiante, sulla figura di Enzo Musto e sulla inesistenza dell’aggravante dell’associazione per delinquere o non anche mafiosa. Ma quello che più di tutte le altre  cose stupisce in questa vicenda è il fatto che la credibilità del supertestimone Enzo Musto, accusatore di Baldi anche nella vicenda del concorso truccato per favorire l’assunzione in Provincia di Roberta De Sio in cambio di soldi, è già stata letteralmente smantellata dal GUP Emiliana Ascoli nel settembre scorso (fonte Il Mattino dell’ 11.10.14) quando ha sentenziato di “”nutrire meri sospetti ma anche un vuoto probatorio non colmabile in dibattimento”” parlando anche della “presenza di motivi di rancore da lui stesso ammessi”. Ed anche sul perché di questi rancori sarebbe giusto e necessario far luce per dipanare ogni residuo dubbio. La storia è sempre quella, in genere i portaborse seguono i personaggi politici in ogni loro movimento riducendosi volontariamente al ruolo di schiavizzati, ma lo fanno (e credo e spero non sia stato questo il ruolo di Musto !!) con l’intento di ottenere qualcosa, in caso contrario sono disposti a sputare fuori tutti i rospi, anche quelli inesistenti ancorchè possibilmente credibili. E non c’è niente di più credibile del parlar male dei politici, dei medici connessi alla politica, dei funzionari degli Enti; ma questo, tutto questo, ovviamente non è corretta giustizia. E la storia di questa specifica vicenda ci dice che, poco più di un anno dopo la vittoria elettorale del 2010, l’on. Giovanni Baldi allontanò il suo accompagnatore abituale; nel 2012 prende corpo l’inchiesta di Vincenzo Montemurro sulla base delle “straordinarie rivelazioni” di Enzo Musto. Ora non rimane che attendere la più che probabile fissazione della data in cui tutti gli indagati dovranno comparire dinanzi al Gup. Fossi in loro ci andrei con una certezza, la cancellazione di tutto.

16 thoughts on “Baldi connection/18: falsi invalidi, chiuse le indagini … e ora ?

  1. Come commentare certe notizie……si resta sgomenti.
    Personalmente non so come stiano veramente le cose…….ma conoscendo come il Direttore prima di scrivere ……..controlla…….vaglia………soppesa ……non dico che si può essere certi delle cose scritte ………ma si può sicuramente aprire un una riflessione.
    Se fosse vero quanto riportato ci sarebbe veramente da stare poco allegri e aggiungo preoccupati…..perchè se fosse vero ( il condizionale è dovuto) ci troveremmo al cospetto di una “bufala” enorme, devastante per le persono implicate.
    Non bisogna perdere fiducia nella Giustizia….mai………ma possono esserci degli errori così clamorosi?
    Speriamo che la verità venga presto a galla……per il bene di tutti……..specialmente per i Magistrati che se mal consigliati possono sbagliare nelle loro valutazioni.Non bisogna crocifiggerli.
    L’importante che si possa giungere alla verità al più presto……senza esageraioni……..o mantenendo il punto pechè si può sbagliare…….tutti possono sbagliare……..l’importante e saper tornare indietro.Buon lavoro.

  2. A leggere certe cose non sembra stare nel così detto “mondo di mezzo” (che pure esiste) ma nel mondo alla rovescia.
    Sono amica di una signora di Cava affetta da una malattia certa per cui è in cura all’Istituto Besta di Milano e pure è stata considerata….non so come e da chi “falsa invalida”.
    Volesse il cielo e fosse così…per Lei e per i suoi familiari.
    Cosa aggiungere…..speriamo che questa storia finisca presto e sia restituita dignità a che non centra niente e ha pagato in prima persona.Speriamo.

  3. Gentile Matteo,
    aprire una discussione su cosa? La “Giustizia” va presa per quello che è……….aspetti positivi e aspetti negativi.
    Aspetti positivi, quando, grazie ad indagini verosimili si scoperchiano bidoni di immodinzia (vedi Roma -Capitale)….aspetti negativi quando le inagini condotte, almeno per quel che il Direttore di questo spazio libero ha evidenziato, sembrano essere state condotte con superficialità ( almeno così sembra)………..con un disegno preordinato………con un convincimento irremovibile e inamovibile neanche rispetto a certe inconcruenze che sembrano quanto meno da prendersi in considerazione.
    Ma attenzione…….la questione dei “falsi invalidi” è cosa seria e se vera merita sicuramente approfondimenti.
    Certo se non si trattasse di “falsi invalidi” ma di essersi fidati ( in buona fede) di consigli sbagliati……di non aver veramente approfondito prima di passare ai fatti sarebbe grave….anche perchè il grosso di quello che si poteva fare è stato gia fatto…..arresti……..gogna mediatica e chi più ne ha più ne metta.
    Io mi auguro , come il Direttore, che per un verso o per un altro si arrivi in tempi non biblici alla parola fine.
    Non conosco i personaggi di questa storia ma che qualche cosa non vada proprio nella direzione del teorema accusatorio sembra palese…..almeno per come è descritta la storia…..questa storia.
    Signora/Signorina Giusy se è vero quello che dice ( non ho elementi per contestarla) le partecipo la mia solidarietà….a Lei e alla sua amica…..con sincerità.
    Sono daccordo che i Magistrati possono sbagliare…..ci mancherebbe……è perseverare che preoccupa se fossero vere le superficialità investigative effettuate.Aspetto la verità che prima ( mi auguro) o poi verrà fuori.
    Complimenti al Direttore per aver posto a disposizione elementi di riflessione che credo siano il frutto di accurate ricerche giornalistiche.Non basta pubblicare la “notizia”……..bisogna avere il coraggio di verificarla nei limiti che la professione consente…….e in questo il Direttore non è secondo a nessuno…….fa il suo mestiere con onestà e deontologia professionale e non da adesso.Buon Natale e specialmente alla ,suo malgrado, definita “falsa invalida”.
    Di cuore……spero che la verità presto riporti un sorriso.

  4. Considerato che la discussione ha preso piede consentitemi un ultima riflessione frutto anche di quello che ho letto.
    In uno Stato siffatto solo alla politica e’ riconosciuto il diritto di scegliere, di operare cioe’ discrezionalmente, per la buona ragione che e’ la sfera politica e solo quella la sfera direttamente collegata alla sovranita’ popolare, la sfera anzi che attraverso la rappresentanza e’ l’espressione di tale sovranita’. In una democrazia, solo alla politica e ai politici (cioe’ ai parlamentari) e’ dato di scegliere, cioe’ di operare discrezionalmente, proprio perche’ per loro tramite e’ il sovrano in realta’ che sceglie, ed e’ naturale che sia lui, il popolo, l’unico detentore di un tale potere. Ma se le cose stanno cosi’, riconoscere che i magistrati titolari dell’azione penale operano in effetti in modo discrezionale – cioe’ decidono loro chi e che cosa perseguire – significa sottolineare che essi, in realta’, sono titolari di una prassi di natura prettamente politica in quanto, per l’appunto, caratterizzata dalla massima discrezionalita’: e per giunta in materia di rilevantissimo significato politico quale e’ quella attinente alla liberta’ personale dei cittadini. Con una differenza decisiva, pero’, rispetto a cio’ che accade nella sfera della politica vera e propria: e cioe’ che mentre i criteri della discrezionalita’ con cui operano la politica e i politici sono periodicamente sottoposti a un giudizio di merito del sovrano, cioe’ del popolo, attraverso il meccanismo elettorale – e da tale giudizio e meccanismo essi derivano – viceversa i criteri discrezionali con cui operano l’azione penale e i magistrati che l’esercitano non sono sottoposti al giudizio di nessuno, sono totalmente svincolati dalla sovranita’ popolare, sono letteralmente insindacabili. Il che comporta inevitabilmente una domanda: e’ ammissibile in uno Stato democratico di diritto l’esercizio in materia politica di criteri discrezionali non solo insindacabili ma neppure derivati da un mandato politico? Naturalmente Violante, pronunciando le parole che ha pronunciato, si e’ reso perfettamente conto delle questioni spinosissime che esse sollevano e ha cercato di correre ai ripari osservando che la discrezionalita’ dell’azione penale, anche se certo discutibile, sarebbe tuttavia “la contropartita dell’indipendenza della magistratura”. Ma e’ un argomento assai poco convincente. Infatti e’ vero semmai proprio il contrario, e cioe’ che e’ la non discrezionalita’ dell’azione penale, la sua obbligatorieta’, a rappresentare semmai l’unica giustificazione possibile dell’indipendenza della magistratura. Se cade la prima, neppure la seconda si regge piu’. Come cittadino posso accettare che la magistratura non dipenda da nessuno, si autogoverni nel modo piu’ assoluto, sia autonoma del tutto da ogni altro potere, ma a una condizione: che essa poi si comporti con tutti allo stesso modo, indaghi su tutti i sospetti e su tutte le notizie di reato con la medesima intensita’. Altrimenti, invece della garanzia dell’indipendenza avro’ un’altra cosa: la legalizzazione dell’arbitrio.

  5. La storia del “voto di scambio” a Cava de’Tirreni” non mi ha mai convinto,vuoi per i fatti denunciati, vuoi per le persone implicate e il come “eventualmente implicate”.
    Quello che questo giornale, con coraggio, e credo con difficoltà, ha tirato e sta tirando fuori fa orripilare e diversamente da tante “testate” blasonate che si sono limitate a dare le notizie senza un minimo di approfondimento….come se tutto fosse oro colato ….come se tutto fosse vero e credibile “ogni ragionevole dubbio”…..si sono limitati a “vendere” è per questo il coraggio,ribadisci, del Quotidiano è sicuramente meritevole per l’informazione ……… quella con la “I” maiuscola.
    .Non mi si dica che per i fatti di Cava che il dubbio sollevato non c’è ?……il dubbio…….solo il dubbio, poi è chiaro sarà la storia processuale a dirci la verità.
    Mi auguro per il bene che ho per Cava, che tutto , essendo certo della assoluta buona fede della Magistratura Inquirente( tratta in errore ) e delle persone a vario titolo implicate (almeno per quel che si sa non appartenenti ad organizzazioni mafiose), che tutta la vicenda possa prendere il suo reale valore…….una “esagerazione” (giudizio assolutamente personale) ….almeno per reati contestati mille anni luce lontani dalla realtà di Cava. Il tempo è galantuomo.Auguri e buon lavoro.

  6. Credetemi veramente non conosco nessuno di questa vicenda ma mi ha appasionato.
    Certamente non posso credere cha la rassegnazione debba essere il sentimento che ci deve pervadere e poi sotto Natale.
    Ogni uno fa il suo mestiere o arte…….i Magistrati fanno il loro……..i giornalisti…..il loro……..i commentatori, se possono dicono la loro.
    Ma perchè mettere il carro davanti ai buoi……questo pessimismo cosmico…..se gli indagati non hanno fatto niente non hanno niente da temere…..almeno spero.
    Il Direttore è velatamente pessimista (sarà la sua esperienza)………ma Matteo e troppo pessimista,specialmente quando riporta ragionamenti sui grandi sistemi della Giustizia.
    Cerchiamo di stare con i piedi a terra.
    Il P.M. ha tratto le sue conclusioni.(padronissimo di farlo, sicuramente ha seguito un ragionamento)..conclusioni che ..saranno discusse………verificate……….analizzate…………..passate al vaglio di altri Giudici.
    Gli indagati hanno subito torti…esagerazioni…….hanno sicuramente sofferto……..se è così verrà fuori……..stiamone tutti certi.Ci dobbiamo e possiamo credere.
    Perchè un magistrato…..sia pur valente…..dovrebbe lamentarsi se fosse sconfessato? Perchè un Magistrato non potrebbe essre stato portato a ritenere valide alcune cose se eventualmente le indagini fossero state condotte in un certo modo (così come evedenziate )? Stiamo parlando di cose molte tecniche………la valutazione del grado di invalidità civile……non si sta parlando mica del furto di polli.
    Io sono per natura ottimista e credo che la “verità” verrà fuori senza vincitori o vinti.
    A vincere deve vincere la Giustizia……..che è lenta………incomprensibile……..ma deve vincere per tutti.
    Un sincero augurio di Buon Natale.

  7. Finalmente……era ora………. una ventata di speranza………..brava Erika……..nella Tua stupefacente e disarmante ingenuità hai detto molte cose utili……..forse e più delle auliche dissertazioni di Matteo (sicuramente utili per gli addetti ai lavori….ma che trovano il tempo che trovano e sono poco utili per noi comuni mortali )
    Diversamente da Erika conosco qualche componente di quella che il Direttore….simpaticamente (ma ci è andato molto vicino) ha definito “Banda Bassotti”, credetemi (padroni di non farlo) sono persone ,conoscendole,che non so come siano finite in questo guazzabuglio……veramente ho difficoltà.ad orientarmi…… ma non per partito preso che pure potrebbe essere comprensibile……….ma perchè proprio ho difficoltà ha vederli “questi bassotti” calati nei personaggi con cui sono stati dipinti. O Dio tutti possiamo sbagliare…..ma sarebbe troppo.
    Meno male che dal Direttore………persona precisa…..qualche rassicurazione è arrivata…..e Lui non è l’ultimo della classe che scrive per scrivere….se scrive sa quello che scrive…….e con la Magistratura non si scherza…..mai (rispetto assoluto)…….ma la verità o almeno qualche parte della verità qualcuno pure doveva metterla in campo….sarà una goccia nell’oceano questo spazio “libero” ( i giornaloni titolati hanno pensato solo a “vendere” come ho letto…….ma è il loro mestiere…….potrebbe essere fatto meglio? certamente…… ma ormai al punto in cui siamo tutto fa brodo……di pollo) ma serve.
    Il vino buono sta nelle botti piccole ( si consoli il Direttore per i suoi tanti e non inutili sacrifici).
    Ho l’impressione……..quasi la certezza (sicuramente di parte starà pensando qualche lettore…….. e può e deve farlo), (prendo a prestito un’altra simpatica definizione però di Erika) che abbiano scambiato, se vero, dei ladri di polli ( forse più inconsapevoli “sfessati” come li ha definiti il Direttore) per pericolosi criminali.Tutto è possibile per carità………ma pure dovrebbe esistere un limite alla fantasia.
    Io quando ho letto quello che i giornali scrivevano…….quelli grandi….importanti( chiaramente dopo lo stupore iniziale….dovuto) non sapevo se piangere o ridere. Dopo aver letto a più riprese quello scritto dal Direttore da questo piccolo foglio, mi sono rassenerato….tutto tornava al suo posto…..una “esagerazione” che spero sia frutto solo di indagini non precisissime (tutti possiamo sbagliare) o di qualche consulente “sbadato” (cosa che si capisce meno come possa sbagliare).Se è vero.comunque……meglio così per i “falsari” di Totò (non Riina ma Antonio De Curtis).
    Posso sicuramente sbagliarmi………ma mi sento di dire ad Erika……..stai tranqulla, spero che rideremo insieme (riso amaro) ma rideremo.
    La cosa non passi minimamente come mancanza di rispetto per la Magistratura ( non ci sfiora neanche minamente l’idea..forse..si è fidata troppo? poteva approfondire meglio?ha riposto fiducia in persone non all’altezza? non ci è dato di sapere……..ma le cose scritte dal Direttore sembrano cose del signor De Lapalisse (almeno così appaiono.se sono vere……e noi ne siamo contenti e non come spirito di rivalsa contro i Magistrati che rispettiamo e che sappiamo oberati di lavoro e giustamente non guardano in faccia a nessuno.non hanno il tempo materiale…..finisce una cosa ne inizia un altra) ma dicevo cose così semplici possono essere sfuggite?…Speriamo) o per le afflizzione patite a vario titolo dagli attori di questa recita a soggetto….. è solo il frutto della conoscenza di qualche così detto “bassotto”, e chiaramente di un convincimento personale ( sicuramente di parte ma leggittimo) e credo che questo posso consentimerlo come pensiero assolutamente personale sulla vicenda :Una esagerazione per Cava e gli attori chiamati a recitare di delinquenti……i più pericolosi…..”colletti bianchi”……ma li conoscono? potete credermi o non credermi ed è giusto ma i deliquenti, quelli veri, somigliano poco ma veramente poco a queste persone “sfessate”….ladri di polli ( se hanno rubato il pollo).Augurissimi.Santo Natale….per tutti.

  8. Ho letto con attenzione quello scritto dal Direttore e quello scritto nei vari commenti e volete sapere l’opinione che mi sono fatto?
    Questa storia comunque finirà…….finirà male….. e perchè?
    Se fossero fondate le illogigità evidenziate dal Direttore sarebbe tremendp per le persone chiamate in causa in questa vicenda a cui nessuna sentenza restituerà il male patito.
    Se i Giudici, pure avendo un qualche elemento,per agire, appare evidente che hanno usato un cannone per sparare a delle formiche (almeno così sembra).
    Comunque finirà….finirà male…..per la Giustizia, che se è vero quello che ho letto, avrà scritto una brutta pagina.
    Se è vero quello che ho letto (non posso esserne certo) non contesto l’azione fatta dai Magistrati…..ma i metodi, se non altro esagerati, sicuramente esagerati, se è vero quello che ho letto.
    Non è possibile che con certe incongruenze in fase di indagini (quelle che ho letto e che non so se siano vere) si sia utilizzato un pugno così duro, se è vero ( spero di no) nessuno dorma sogni tranquilli.

  9. Il fatto che si sta commentando in questi giorni,ricordiamecelo, destò molto scalpore…..arresti……..contestazioni di reati “pesanti”……poi un silenzio “tecnico” e dopo il deposito di fine indagine.
    Tutta questa storia, non è solo contorta, come ha riferito il Direttore ma presenta aspetti che veramente non si sa come commentare.
    Tutto sembra nelle mani del “super accusatore” che se credibile o no lo stabiliranno i Giudici che saranno chiamati ad esprimersi…..bisogna aspettare e si saprà se era credibile o meno.
    Io non credo nei processi in piazza o negli studi televisivi.Io credo nella Giustizia……..e se vi sono stati degli errori o esagerazioni verranno fuori.
    Certamente fa bene il Direttore ad evidenziare cose che ci porterebbero diritti verso “l’errore eclatante” ma possiamo essere certi che le cose stiano veramente così? Diciamoci la verità : sarebbe troppo,ma veramente troppo.
    Certamente non sono un tifoso, nel senso che non tengo per forza per la Magistratura ne per partito preso sto contro agli indagati.Io tengo per la verità.
    Se le cose riportate dal Direttore hanno un fondo di verità ( non ho elementi per smentirlo) sarebbe veramente troppo…..ma la domanda che mi lascio e vi lascio………..è veramente possibile?Buon lavoro.

  10. Vorrei anche io dare un contributo alla discussione, non nel merito dei fatti specifici che non conosco, se non attraverso quello che ho letto da queste pagine, ma fare delle considerazioni in generale …….in libertà di opinione.
    Il male inferto ad un presunto innocente (fino a prova contraria),cioè l’ingiustizia assoluta,può razionalmente essere giustificato come prezzo da mettere in conto sempre e comunque sull’altare della “Giustizia”?
    Finché si resterà insensibili di fronte a questi spettacoli, almeno quelli che ho letto, ed essi continueranno a fare scandalo, il sentimento di giustizia non sarà mai spento.
    Co questo modo di fare ( se vero) si riduce la “giustizia” a una forma impropria e inefficace di “repressione”, spesso ingiusta,”esagerata”, e si diffonde la convinzione che “il fine giustifichi i mezzi”.
    Che la giustizia abbia a che fare con atteggiamenti non razionali dovrebbe essere chiaro già per il fatto che essa attiene a valori. Le cosiddette scelte di valore sono oggetto di percezioni e propensioni non giustificabili razionalmente, cioè non attraverso speculazioni o dimostrazioni.
    Applicare le regole solo quando fa comodo o solo nei confronti di chi fa comodo è la più grave delle ingiustizie ( i medici dell’INPS ?), perché è un’ingiustizia che si ammanta di giustizia e cerca di fare apparire legittimo ciò che infine non lo è.
    Quando si invoca ,per avallare azioni “eclatanti”,“il rispetto delle regole”, si deve sapere che o lo si fa con tutti, oppure “il rispetto delle regole” si trasforma in una cosa ingiusta.
    La giustizia in Italia non funziona (non “funziona male”, proprio “non funziona per niente”). E non funziona non per motivi accidentali, per qualche inconveniente del momento, ma proprio per una precisa scelta.
    Sulla scia del pensiero antico, un profondo filosofo contemporaneo, prematuramente scomparso, scrisse: “La prassi etica è dunque prima ancora che un fare, un essere; anche se è un essere che si deve continuamente fare” (F. Calvo).
    Ma non demoralizziamoci: Fortunatamente,sempre per quello che ho letto,il Direttore di questo spazio semina da diverso tempo il “buon uso dell’azione giuridica”: non sono questi tempi in cui raccogliere frutti. Sono tempi di semina tenace più che di gioiosa raccolta; di speranza più che di consolazione: speranze rafforzate dalla coscienza di esserci comportati da uomini liberi.
    Chi pensa che il nostro ideale debba essere un mondo perfetto, nel quale il male non c’è più e il bene ha vinto stabilmente, si disilluda. Il suo è solo un sogno, per giunta ingenuo ma non per questo da tralasciare.
    L’interrogativo urgente che la giustizia solleva nei nostri giorni è quello dell’accettabilità in nome suo dell’uso della forza sproporzionata a cui a volte ricorre, nei riguardi di individui che non meriterebbero ,preventivamente certi trattamenti ,la cui libertà è costretta dalla necessità della “Giustizia” anche quando la logica suggerirebbe diversamente.
    la giustizia è l’altra faccia di ogni cosa. Ogni cosa può essere vista da due lati, quello del potere e quello di chi subisce il potere.

  11. Premetto che sono un cittadino di Cava e per caso mi sono imbattuto in questo sito.
    Non posso negare che all’epoca dei fatti rimasi molto scosso dalla virulenza dei fatti denunciati e pur non conoscendo assolutamente le persone coinvolte,conosco un poco Cava e mi sembrava una cosa grave,allarmante e e sgradevole se fosse stata vera ( non lo sappiamo ancora) ma dopo lo stordimento iniziale mi dissi che non poteva essere così.
    Devo dire un grazie al Direttore di questo giornale, che non conoscevo, che non sembra avere peli sulla lingua e sembra dire pane a pane e vino al vino con coraggio e onestà intelletuale ( bene raro oggi).
    Grazie a questo spazio mi sono riletto tutti gli articoli pubblicati e che non avevo mai letto,confesso, che mi ero fermato alla sorpresa delle locandine dei giornalai e a qualche commento da bar.
    La lettura di questi articoli mi ha restituito fiducia,fortunatamente,Cava non è la Sicilia con tutto il rispetto massimo per i Siciliani e quella terra meravigliosa.
    Non posso avanzare previsioni, ma credo, se le cose che ho letto hanno un fondamento di verità e per come sono state scritte sembrano averle che tutto rientrerà nel suo alveo naturale : un esagerazione.
    Certo non posso altrettando esssere certo che in questa storia “esagerata” non ci sia qualche piccolo mascalzone ma da questo a quello che era stato prospettato mi sembra che ci sia più del mare.
    Cosa aggiungere…..grazie che esistono questi spazi che ho per caso scoperto.Vi leggerò con piacere.
    Buon lavoro……sempre in nome della verità.

  12. Sulla scorta di quello fatto da Nicola ho ripercorso a ritroso la storia degli articoli pubblicati su questa storia, che anche io come lui non avevo letto……………ma è possibile? Io non ci credo.
    Se fosse vero steremmo messi veramente male.Non so e non posso saperlo se i fatti siano così marchiaponi…………..ma per il modo come sono descritti sembrano forieri di verità e fanno venire la pelle d’oca.
    Nessuno è immune da errori o esagerazioni giudiziarie e dal tritacarne mediatico.
    Poveri noi……..che fine abbiamo fatto.
    Quei poveretti descritti,volendo o nolendo già l’hanno fatta…..spero che esista “Giustizia”.
    Se è vero quello che ho letto non posso che esprimere solidarietà e sperare che certe cose non trovino ripetizioni.
    Sono sconcertata……..siete veramente sicuri che le cose sono quelle descritte?
    Ditemi che non è vero……….ma in che “Paese del Diritto” viviamo ?

  13. La lettura di tutta la vicenda dei “falsi invalidi” di Cava , mi ha suggerito riflessioni semplici,elementari …….se le cose che ho letto hanno un fondamento e per come sono state scritte sembra di sì , la prima riflessione è che ci “vorrebbe” più coscienza prima di chiedere misure cautelari in carcere per il malcapitato che, come spesso accade, dopo tanto tempo viene prosciolto dai giudici, quelli sereni ed indipendenti, con la formula de “il fatto non sussiste”.
    Il male che pervade l’esercizio della giurisdizione non sta nella funzione del P.M., ma nel modo con il quale viene esercitata. Ricordo , a me e a tutti, che tutt’oggi esiste la norma costituzionale che impone al Pubblico Ministero di ricercare prove non solo per sostenere l’accusa, ma anche in favore dell’indagato o dell’imputato. Se le cose che ho letto sono vere non mi sembra che questa nobile prassi sia stata perseguita,anzi, appare palese che è stata completamente disattesa (almeno così appare). Tale norma, con la riforma dell’ordinamento giudiziario, è stata praticamente dimenticata o addirittura ignorata, e così l’ufficio del Pm, che una volta era caratterizzato dal principio gerarchico e dall’impersonalità, è diventato strumento di esercizio di un potere da parte del sostituto, al quale è stata affidata un’indagine che spesso non solo il suo capo non può sindacare ma neanche il procuratore generale può avocare per motivi diversi dalla negligenza (spesso foriera della lungaggine dei processi penali).
    Cosa dire, bisogna con serena rassegnazione aspettare, non ci sono se o ma che tengano. Bisogna aspettare, ma se le cose stanno come ho letto ( non posso non affidarmi alle notizie che ho letto), non posso che dire ,poveri i malcapitati che sono stati tirati per la giacca in questa vicenda melodrammatica e sperare in una Giustizia serena e indipendente,sicuramente non solo per gli indagati ma anche per i P.M. di turno che possono sbagliare (sono uomini) e quindi esagerare…..ma bisogna aspettare.Con fiducia aspettare.

  14. Mi permetto di esprimere un parere personale sulla vicenda dei presunti “falsi Invalidi”, di Cava de’Tirreni.
    Considerazioni che sono il frutto di un ragionamento scaturito dalle cose che ho letto sulla vicenda su questo piccolo spazio libero e non posso che scrivere, a malincuore, che anche a me è sembrata e continua a sembrare una “esagerazione”.
    Si dice ( anzi per come vanno le cose si diceva…..passato remotissimo) che una persona sia innocente fino a prova contraria e la prova deve essere tale: non una testimonianza né una serie di indizi ma uno o più riscontri oggettivi ( dove stanno?). E qui invece cosa abbiamo? Qualcosa che è così comune da essere diventato uno dei problemi maggiori della nostra giustizia: oggi basta una testimonianza (il portaborse?), persino la stessa semplice accusa, perché per certi tipi di reati (ipotesi di reato) il magistrato provveda a prendere “misure preventive” di estrema gravità come il carcere.
    Ogni tanto mi capita di affermare ,ormai,come in Italia la Giustizia non esista, che la discrezionalità di molti magistrati sia diventata eccessiva, che spesso ci si trovi a lottare contro ignavia, superficialità, incompetenza e qualche volta persino malafede. Ogni volta, puntualmente, mi vedo rispondere che la mia è una visione soggettiva e che mediamente la Giustizia funziona e che i magistrati, anche se non esenti da difetti e anche se, da esseri umani, soggetti a errore, sono tutti sostanzialmente in buona fede. Sarà………sinceramente lo spero, ma le semplificazioni e le superficialità di questa storia (almeno per quello che ho letto), mi porta in altra direzione…ribadisco…l’esagerazione.
    Le aule dei tribunali sono piene di pregiudizi, preconcetti fossilizzatisi addirittura nella Giurisprudenza stessa e come tali quindi non solo accettati, ma considerati praticamente Legge.
    Che conclusioni trarne? Fate vobis, perché io le mie le ho già tratte da tempo e non saranno appelli alla comprensione e a una visione “più oggettiva” — più di così? — che siano in buona o mala fede, a farmi cambiare idea. Parliamoci chiaro: questo non è un caso isolato. Forse è più eclatante di altri, ma il problema è proprio che di casi del genere ce ne sono a migliaia, ma dato che i danni non sono così ingenti, o quanto meno non da meritare un articolo su un quotidiano (tranne questo), di essi neppure se ne parla. Ma la malagiustizia è come la malasanità: alcuni casi gravisimi vanno sui media, ma la maggioranza di quelli contro cui combattiamo ogni giorno, neppure vengono menzionati. Nel loro insieme il quadro è tuttavia drammatico, anzi, tragico. Ma nessuno fa niente perché tutti hanno paura dei magistrati: avvocati, politici, giornalisti. E il motivo è semplice: quando non si tratta di faide interne, se qualcuno di loro sbaglia, al massimo lo trasferiscono a far danni altrove, ma chi ne è stato vittima deve cercare di cavarsela da solo e sperare come qui ho letto in una Giustizia serena e indipendente .Dalla criminalità almeno si può sperare che lo Stato ci difenda: dalla malagiustizia no.

  15. Gentilissi amici di commento, per me un P.M. deve poter indagare in tutte le direzioni che ritiene potenzialmente fruttuose (secondo un giudizio di razionalità e competenza, si intende).
    Certo che se, poi, prende abbagli (come sembra nel caso in esame), sperpera risorse e denaro in atti indagine manifestmente privi di senso, abusa della carcerazione preventiva e degli strumenti istruttori di cui dispone,o peggio si fida di persone inaffidabili, al pari di ogni soggetto al quale è demandato l’esercizio di poteri tanto ampi, alla fine dovrebbe essere chiamato a rispondere del suo operato.
    Stupisce la mancanza di raziocinio nel dibattere questioni serie come la libertà delle persone, analizzata a seconda dell’appartenenza politica e valutata in termini di aspettative elettorali (se veramente dimostrata). Ma come non si fa a capire che per essere interrogato un cittadino qualsiasi non occorre stringerlo in carcere salvo flagranza di delitti contro la persona. Ma come non si fa anche a non essere diffidenti e non sottomessi ad una magistratura che spesso prende colossali abbagli nell’adottare i suoi provvedimenti di restrizione delle libertà per poi rivelarsi dei veri e propri fiaschi giudiziari ma con la morte nel corpo e spesso nel cuore delle persone?
    Qualcuno spera che questa storiaccia rientri nel suo alveo naturale……..un esagerazione e spera in una Magistratura “Terza”…….serena…….indipendente.Beati voi che credete ancora alle favole.
    Metteteci la firma………il rinvio a giudizio ci sarà……….il ballettto mediatico continuerà……….statene ben certi.
    Volete che dopo……il putiferio mediatico innescato……….”le suore miracolate”………..l’ira di Dio che è costata un indagine senza testa e senza coda, ci sia la possibilità che ci si passi la mano per la coscienza e si dica :forse
    ho esagerato? Non desidero fare il gufo…..ma lo escludo categoricamente. Bisogna bersi l’amaro calice fino e in fondo e possibilmente goccia a goccia.Scusatemi……ma io la penso così.

  16. Ho aspettato tanto per scrivere un commento perché volevo cercare di non scrivere fesserie ( almeno così credo).
    Ho letto e riletto gli articoli che si sono succeduti nel tempo, i commenti e sono giunto a dalle considerazioni.
    Signor Direttore,la stimo, ma io proprio non la capisco, lei e i suoi commentatori, per questa furia di dare addosso ai magistrati che hanno inquisito, forse o sicuramente esagerato. Ma chi può sostenere che le cose stiano veramente così come ci sono state presentate (lasciatemi un dubbio).
    Si potevano ottenere gli stessi risultati senza “esagerare” ? E chi può dirlo ?
    Si è ragionato in base a indiscrezioni, supposizioni, sui “forse”, ma la verità non la conosciamo.
    In base alle cose scritte sembrerebbe che la bilancia penda dalla parte degli indagati (non tutti), ma dda qui ha ipotizzare che un Giudice esageri sapendo e volendo esagerare mi sembra troppo. Saranno altri Giudici a valutare e tenere distinti e distanti le posizioni dei vari indagati (non tutti pecorelle indifese).
    I P.M. fanno il loro lavoro e il loro lavoro è quello di perseguire i reati.Non c’è ne sono? Per nessuno? Aspettiamo con serena fiducia se c’è stata “esagerazione “ verrà fuori ….per questo servono o dovrebbero servire i processi ( nel caso in esame il rinvio a giudizio e il processo io lo do per scontato……..forse non per tutti gli indagati…….ma ci sarà).
    Ho letto che qualcuno ha scritto………… non c’era uno straccio di prova. E allora? Chi ha detto che ci sia bisogno delle prove? Ciò che occorre come condizione necessaria e sufficiente è che il giudice sia convinto. Se è convinto lui, noi dobbiamo essere sereni e aspettare, e altro non chiedere. Ho letto: ma i testimoni o qualche perito sono inaffidabili, anche su questo aspettiamo. Ho sempre letto di errori eclatanti: e allora? Questa circostanza indica con chiarezza che se è vero si può aspettare con fiducia. Bisogna ficcarsi bene in mente una cosa: la verità, ma anche la realtà, non corrisponde mai alla verità processuale.
    In certi casi bisognerebbe ripetersi «non capisco ma mi adeguo»,e non prendersela sempre con i Magistrati, che fanno solo il loro lavoro, ne dare per certo che gli indagati diventino tutti imputati(effettivamente alcune ipotesi di reato anche a me sono sembrate “esagerate”e per alcuni imputati inverosimili). Chi stabilisce quale sia la verità indossa sempre una toga nera e mai un camice bianco.
    Ho letto :ma qui ci troviamo di fronte una verità che non ha niente a che fare con quella sostenuta dalle toghe. E ridagli: aspettiamo con serenità. Se i testimoni sono Inaffidabili o alcuni periti sono stati goliardici, lasiamolo stabilire ai Giudici e se è vero ne risponderanno
    Siamo o non siamo la culla del diritto,altrimenti vorrà ben dire che da noi il diritto non è mai uscito dalla culla, suvvia, maggiore senso della realtà.Caro Direttore, la ricreazione è finita, con il” fine indagini” ci si avvia a sapere un pò di verità.Sarà un bene per tutti e sicuramente per quelli indagati ingiustamente o esageratamente. Buon lavoro

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