Primarie PD. De Luca contro tutti: o si fanno o corro da solo.

Antonio Citera

Siamo oramai alla resa dei conti in casa Pd, il tergiversare sulle primarie per il candidato alle prossime regionali sta  creando una sorta di linea d’ombra tra i candidati già in campagna elettorale e il Pd romano che proprio non li vuole accettare. De Luca, Cozzolino e Saggese, tre nomi per la gloria, la stessa che gli viene negata a suon di rinvii. L’11 gennaio è alle porte ma, nessuna conferma sulle primarie che quasi certamente slitteranno a data da definirsi. Da Salerno arrivano segnali di guerra verso il Nazareno, in caso di rinvio, Vincenzo De Luca potrebbe lasciare tutto e andare per conto suo. Sarebbe la disfatta del Pd in provincia di Salerno, un partito che si regge solo ed esclusivamente sulle spalle del sindaco sceriffo, capace di traghettarlo secondo il suo volere da una riva all’altra. Da Roma intanto le peripezie di Renzi continuano a far notizia, la sua politica di rottamazione sta per colpire anche la Campania che con molta probabilità si ritroverà un candidato calato dall’alto alla faccia di De Luca, Cozzolino e della stessa Saggese che nella battaglia ricopre un ruolo marginale. C’è chi grida allo scandalo, chi ride sotto i baffi, forse siamo veramente all’epilogo, forse nascerà un nuovo Partito Democratico lontano dagli schemi Deluchiani o Bassoliniani, concentrato nella linea dura di un Renzismo senza limiti e senza peccato, se non quello di voler a tutti i costi dettare la prepotente legge del più forte. Tutto è appeso a un filo, tra qualche giorno ne sapremo di più. Il 2014 potrebbe segnare la storia, quella storia che a Salerno e in Campania è la stessa da troppo tempo.

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