La BCE avvia il Quantitative Easing

Filippo Ispirato

Il tanto atteso quantitative easing annunciato oggi dal presidente Mario Draghi e varato dal direttivo della Banca Centrale Europea sarà di almeno 60 miliardi di euro al mese per i prossimi 18 mesi, a partire da marzo 2015 fino al settembre del prossimo anno.
 

Si tratta quindi di una cifra che dovrebbe oscillare intorno ai 1.080 euro, e che potrà salire ancora, visto che Draghi ha spiegato che gli acquisti potranno continuare finchè il tasso di inflazione non si sarà avvicinato alla soglia limite del 2%.
 

Ma cosa si intende per Quantitative Easing? Quantitative Easing significa letteralmente ‘allentamento quantitativo’ e viene ritenuto l’arma finale a disposizione della Banca centrale europea dopo la politica di abbassamento dei tassi di interesse (arrivati ormai a zero), le misure extra su Abs e covered bond o i maxi finanziamenti messi in atto dalla Bce di Francoforte per creare le condizioni ideali per far uscire i paesi dell’area euro dalla stagnazione economica degli ultimi cinque anni.
 

In sostanza, la Bce si pone come investitore sulla propria economia e diventa acquirente di beni (generalmente titoli di Stato) con denaro creato “ex-novo” per stimolare la crescita economica. Semplificando, per immettere nuova liquidità sul mercato e aiutare la circolazione della moneta l’istituto di Francoforte comprerà nei prossimi 18 mesi i titoli di stato dei paesi membri dell’area euro, in particolare quelli dell’area mediterranea, in forte crisi ed in recessione.
 

Il Qe serve infatti a inondare il sistema di liquidita’ attraverso l’acquisto massiccio di titoli di Stato e altre attivita’ finanziarie dalle banche per immettere denaro fresco nell’economia europea, incentivare i prestiti bancari verso le imprese e far crescere l’inflazione.

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