Caimangate: il crepuscolo degli dei … da Fabrizio Corona a Vincenzo De Luca

Aldo Bianchini

SALERNO – Gli ingredienti c’erano tutti: la serata grigia, il freddo, il vento e la pioggia; è quindi arrivato anche per Lui “Il Kaimano” (è la prima volta che lo scrivo con la “K”), il sindaco più longevo nella storia della città di Salerno, al secolo Vincenzo De Luca, il cosiddetto “crepuscolo degli dei”. E pensare che fino a qualche tempo riusciva a dominare anche le condizioni climatiche, tanto da far apparire il sole per le sue inaugurazioni anche in giornate di tempesta. Ma io fermo e convinto di dover difendere la presunzione di innocenza di chiunque, almeno fino a sentenza definitiva, non salterò sull’allettante carro della speciosa cronaca dei vincitori. Non ho esultato la sera del 21 gennaio, dopo la condanna penale del tribunale, e non mi sono abbattuto nel pomeriggio del 26 gennaio alla notizia della “sospensione della sospensione”. Ovviamente il problema è un altro. L’ho già scritto e detto tante volte, una volta lo dissi anche direttamente a Lui, Vincenzo De Luca, che presto in questa città del silenzio si sarebbe ritrovato da solo, almeno per quanto attiene il suo rapporto con la stampa che, ovviamente, non gli risparmierà nulla restituendogli con gli interessi tutto quello che ha dovuto sopportare in tanti anni; con il suo presunto partito è partita già chiusa da anni. In pochi giorni, nel breve giro di una settimana, abbiamo assistito alla crocifissione del Re con titoli a tutta pagina e subito dopo alla santificazione del Re sempre con titoli a tutta pagina. Vincenzo De Luca, purtroppo per lui, sta recitando una parte sulla scena pubblica alla stregua di Fabrizio Corona soprattutto nella sfida ai magistrati che, come Fabrizio, ha selezionato e incasellato in “buoni” e “cattivi” sulla base di un assunto assurdo e sulla loro incapacità di conoscere o meno lo stato di diritto. Prima di lui nessuno si era mai permesso (anche a livello nazionale) di definire “squinternato” un magistrato inquirente del calibro di Roberto Penna. Strano che nessuno intorno a lui riesca a trovare il modo per convincerlo ad abbassare i toni, eppure De Luca non è certamente assimilabile al “bullo strafottente” di Corona. Ora deve rendersi conto di essere praticamente assediato nel suo cosiddetto “Fort Apache” (il Comune, sich !!); da oggi in poi dovrà pensare a come cadere in silenzio, senza fragorosi proclami o lamentosi appelli; anche perché ho la netta sensazione che questa botta (senza pensare alle altre in arrivo !!) se l’è cercata lui da solo, con il lanternino. In pratica è caduto vittima della sua stessa arroganza e dei suoi stessi atteggiamenti tracotanti, oligarchici, apodittici e strafottenti. E’ stato sempre così in questi ultimi ventitre anni, sempre coerente con il suo proverbiale modo di fare, brutale con i colleghi politici, sfrontato con i magistrati e con chiunque gli si fosse messo di traverso. Nel suo cerchio magico sono stati attratti in tanti, il caso più patetico è quello di Eva Avossa (di cui parlerò in seguito); li ha utilizzati, li ha sfruttati, li ha pagati con il denaro pubblico, li ha incantati tutti ma li ha anche spianati sotto il suo rullo compressore senza tentennamenti e con gelida freddezza. Qualche rigo più su ho scritto che “se l’è cercata da solo” questa botta ed è realmente così. Gli stessi assessori che lo hanno seguito ciecamente e che hanno firmato tutto ciecamente ora saranno, forse, costretti a restituire allo Stato (leggasi Corte dei Conti !!) più di quanto hanno incassato in questi lunghi anni; davvero incredibile. In data 12 ottobre 2014 nell’ambito dell’articolo “Caimangate/81: il termovalorizzatore è il vero pericolo ?” avevo testualmente scritto: “Questa nuvola si chiama “Termovalorizzatore” ed è pericolosa. Perché ?, perché è uno dei pochissimi casi in cui Vincenzo De Luca, dall’alto della sua posizione di “commissario di governo” (e non di sindaco !!, questa è una differenza fondamentale) per i rifiuti è stato costretto a firmare il provvedimento di nomina di “project manager” (alias capo-staff) del suo fidatissimo Alberto Di Lorenzo che andava ad affiancare il coordinatore del gruppo di lavoro ing. Domenico Barletta (responsabile unico del procedimento) il quale, a sua volta, era stato nominato al posto dell’ing. Lorenzo Criscuolo, stranamente e bruscamente sostituito dopo soli tre-quattro giorni dall’incarico …”. Forse qualcuno dimentica che De Luca per tutte le sue grandi scelte, da sindaco, non ha quasi mai partecipato alle riunioni di giunta a rischio, ha sempre chiesto ed ottenuto il sacrificio dei tantissimi peones che in questi anni lo hanno circondato e adulato. Ha sacrificato sull’altare del potere tutti i suoi migliori presunti amici, ha lanciato al massacro tutti quelli dei quali non si fidava, ha sbranato i suoi avversari senza alcuna pietà, ha esaltato Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, poi li ha beffeggiati entrambi, è riuscito anche ad inimicarsi il suo più potente alleato “il baffinoMassimo D’Alema. Per ben due volte ha scaraventato agli inferi il suo amico più fedele, Ugo Carpinelli; la prima volta quando gli preferì Franco Picarone nella corsa alla regione, la seconda volta quando lo ha silurato e buttato fuori dalla Centrale del Latte; e pensare che Ugo si era tanto prodigato per accreditare l’immagine e il personaggio De Luca anche presso il suo caro e antico amico Giorgio Napolitano (ex presidente della repubblica). Ma De Luca, in fondo, è fatto così, prendere o lasciare. Oggi rimane schiacciato sotto il peso della sua stessa protervia, ma la strada per la sua fine politica è ancora lunga e lastricata di nuove e poche vittorie e di molte pesanti sconfitte. La sconfitta, un qualcosa che Vincenzo De Luca (fatta eccezione per le regionali del 2010) non ha mai conosciuto nella sua lunga carriera politica. Agli inizi degli anni ’90 fece brutalmente fuori il suo rivale più quotato soltanto perché era stato presidente della Provincia e nelle elezioni politiche del ’92 gli aveva fregato il seggio alla camera arrivando nel 93 addirittura sugli scranni del Parlamento Europeo per surroga. Andrea De Simone finì sotto le mazzate di una magistratura impietosa e prona verso il nascente astro De Luca. Furono sentenze politiche ? A distanza di tanti anni si può dire facilmente di si. Così come si può azzardare l’ipotesi probabile che la sentenza termovalorizzatore altro non sia che una sentenza politica. Il “re è nudo”, adesso dovrà abituarsi, suo malgrado, alla scomoda posizione di bersaglio più  facile da colpire; una posizione letteralmente indigesta per Lui abituato soltanto a travolgenti successi. Ma qualcosa adesso è cambiato, in tribunale si respira un’aria più leggera, finalmente il Re è stato colpito ed anche se non affondato d’ora in poi sarà tutto più semplice. Rimane, però, il dubbio che la prima botta sia arrivata su De Luca ad opera di “una sentenza politica”; dico questo perché la sentenza pronunciata dal collegio (Perrotta, Cantillo e Sorrentino) della seconda sezione penale sembra come partorita a metà strada tra la verità politica e la verità giudiziaria pretesa dal pm Roberto Penna sulla base di lunghe e non complete indagini preliminari. Ma il Re è ritornato in sella e almeno all’apparenza sembra più forte e deciso di prima, anche se qualcuno già sussurra che si tratta della solita miglioria prima della morte (politica, ovviamente !!). Le prossime settimane saranno decisive.

2 thoughts on “Caimangate: il crepuscolo degli dei … da Fabrizio Corona a Vincenzo De Luca

  1. Direttore, la leggo con piacere perchè sicuramente è “molte volte” una voce fuori da coro “forse perchè qualche volta…..solo qualche volta “stonato”) ma non mi dirà che non è un “primo violino” dell’orchestra “anti de luchiana”?…..non sarebbe da Lei……….la stimo troppo per credere una cosa del genere.
    Diciamo la verità,la musica che ha scritto vorebbe continuare a scrivere ” Vincenzo a’ funtana”, non le piace…..anzi non le mai piaciuta e quando ha avuto l’occassione di “suanargliele” di santa ragione (la sua) , non si è fatto pregare, ha imbracciato il suo violino e ha suonato……..suonato, una musica non tanto “dolce” per le orecchie del buon Vincenzo. Ma qualche volta stona (capita a tutti), anche ai migliori….si può stonare.
    Tutto è possibile, sul piano e nel rispetto delle proprie idee ma non le sembra un tantino eccessivo accostare il nome di De Luca a quello di Corona?
    Dirà,scelte redazionali, daccordo, la libertà sopra tutto e aggiungerà (forse), hanno in comune il fatto che sono guasconi,strafottenti, originali nelle loro “uscite” sopra le righe,arroganti,antipatici……..apostrafano la “Magistratura”che “osa” inquisirli….ma esisterà una differenza una differenza nei reati contestati? Abuso (non ancora passato in giudicato definitivo) e Estorsione (passato in giudicato definitivo) sono la stessa cosa? Ammetta….ha suonato uno spartito dodecafonico ( chiaramente per me, e nel pieno rispettto delle sue idee)………Come tutti sanno io sono un garantista…..non ho fatto parte del coro “dagli a Vincenzo” dopo la sentenza di primo grado, ma non c’è ne era bisogno, gli altri hanno fatto quel “concertone” in piazza….meglio oggi …..un concerto da camera per violino “solista”, ma la musica è la stessa…..quella roboante,chiassosa….questa più soft….radical-scik……..ma la stessa : Messa da Requiem per Il “K”aimano ( K al posto della C……gli sarà rimasto nella “penna” la giornata della memoria? Un fine e sottile rimando alla tracotanza nazista?). A proposito di penne………ma non è che a secondo della “Penna” che scrive e ipotizza reati il nostro “garantismo” diventa a corrente alternata? Mi sbaglerò sicuramente, anche su questo, ma un dubbio mi viene…….leggittimo.
    Dove ci sone “linee d’ombra…….criniere impazzite…….falsi invalidi, i Magistrati esagerano,si accaniscono, sono politicizzati, ad orologeria……….dove ci sono fumi di termovalorizzatori,mai realizzati, la “Penna” che ha scritto è valente,ponderata….profonda? C’è qualche cosa che non torna o no?
    Le penne che tracciano linee d’ombra sono tutte “biro”……….le penne ” che mettono nero su bianco ” ipotetici abusi” sono tutte “stilografiche”.Direttore…..non è da lei.
    Per me non c’è nessun motivo di scandalo ad essere schierato palesemente e fermamente contro il “Kaimano”, anzi, credo che sia giusto e che si possa avere in un paese libero le proprie idee ed esprimerle come meglio si ritiene…….ma sono di “parte” non “superpartes”…….basta ammetterlo e tutto diventa “normale” e purtroppo lontano dallo “stile Bianchini”, che è diverso…….più sobrio…..alla ricerca della verità…..senza tentennamenti, ma per la miseria, quando si parla del “Kaimano”,tutto il sistema “Bianchini” salta……..diventa il “Bianchini furioso”……il toro che vede il “rosso”, e giù a testa bassa alla carica.
    Direttore, noi che la stimiamo e la leggiamo c’è ne accorgiamo, è affetto da “Kaimanite cronica” e non è da lei…..mi creda ………ci perde in credibilità, e non è giusto per tutte le battaglie ,che in solitario, porta avanti con coraggio e determinazione, da tempo, prima fra tutte quella sulla “Giustizia”….che no deve essere ondivaga……..dove vede o stravede e dove “ceca”, ma anche noi non dovremmo essere palesemente come la torre di Pisa e pendere ,oltre ogni ragionevole dubbio” a Destra.
    Non sono di Sinistra……..ma non pendo a Destra.
    Tutto il male di Salerno porta una sola firma……..Kaimano………possibile?
    Le processioni non vanno come devono andare?…..è colpa del Kaimano………..qualche luce di artista consuma troppa corrente e produce poca luce economica per Salerno?…….è sempre il Kaimano………..la FCA “rinnega” le auto al porto?…il Kaimano. Ma se il porto non è stato delocalizzato, oltre i buoni uffici del Presidente Annunziata, ma cosa centra il Kaimano? (sempre opinapile opinione personale).
    Direttore, con tutto il rispetto……tra linee d’ombra, falsi invalidi,termovalorizzatori, volendo aderire alle sue teorie “zoo-antropomorfiche”, non siamo al cospetto di un “Kaimano” ma in una palude di “Kaimani”…..bianchi…….rossi….neri, ma “Kaimani”.
    Mi scuso se sono stata infelice in qualche espressione ma è la stimo che le porto che mi ha dettato di sottolinearle qualche riserva sul “garantismo” che ribadisco, stranamente, per come scrve lei, mi è sembrato a corrente alternata.
    Lasci perdere il Kaimano, o viceversa con la stessa protervia si occupi di tutti i Kaimani.
    Se il Kaimano va preso……..lo prederanno le guardie venatorie.
    Lasciamo suonare il de prufundis ad altre orchestre che per il passato hanno suonato allegre marcette…….sempre per il Kaimano. Se ancora c’è ne fosse bisogno continueranno a qualificarsi da sole…..voltagabbana.
    Lei è un altra cosa……..un Direttore d’orchestra diverso, non suoni gli stessi spartiti.Lasci scivere a tutte le “Penne” e aspetti, come ci ha insegnato, il risultato di certe partiture……..se la musica è stonata c’è ne accorgeremo tutti.Non scenda a certi livelli, è il “metodo Bianchini” che ne perderebbe.Resta chiaramente solo una semplice opinione dettata dalla stima che le porto. A rilleggerla con immutato piacere ma non di zoologia…….basta con i rettili……con le “penne” di novelle colombe.Basta.

  2. Che paroloni Direttore,
    scomodare Luchino Visconti per Vincenzo De Luca…….il crepuscolo o la caduta degli Dei.
    Tutto potevo immaginare,tranne che Lei, considerasse De Luca un Dio,anzi, di sicuro non è un Santo………come tutti.
    I riferimenti filmografici non si lesinano……..Kaimano (Nanni Moretti), a me più che un Kaimano è sembrato sempre più un Tirannosaurus Rex.
    Vorace,prepotente,tiranno……..ma, forte con i deboli e debole con i forti, niente di nuovo sotto il cielo che a Salerno è sempre meno blù.
    Il riferimento a “Corona” più che al pestifero “Fabrizio” io lo avrei fatto alla “corona” che si è auto imposto sulla testa da tanto tempo,rispetto ad una massa di Salernitani che ha sempre classificato “plebe ignorante” che avesse bisogno di un “Re”…………Vincenzo I°……..in tutto…….nel bene e nel male.
    Si è sempre circondato di “figure acefale” che dovevano solo dire sì al “capo” e applaudire al superuomo a comando.
    Guai se si accorgeva che nella testa di un qualche suo “suddito” fosse rimasta la traccia di un qualche neurone pensante….era la fine…guai se si fosse azzardato a dire Maestà…..forse…..sarebbe più logico……..io penso che (la fine)……Tu pensi? SOLO IO PENSO PER TUTTI..e…lo asfalta senza mezzi termini Alcuni nomi degli asfaltati famosi li ha fatti…….perchè si è dimenticato De Biase? ).
    Alla corte di Vincenzo I° non si discute…..si esegue….punto e basta.
    Ci vogliamo meravigliare che se la prenda con la Magistratura, e che cosa ci potevamo aspettare…..pensa oggi che sei il migliore…….pensa domani che sei intoccabile…..alla fine finisci che ci credi veramente e questi sono i risultati. Immaginate per un attimo che invece di portare avanti contro tutti e tutti l’dea del monumento alla sua imperitura vanagloria……..il Crescent, avesse lasciato un,po di spazio, l’unico possibile, per allargarsi all’asfittico Porto commerciale, oggi avremmo trovato lo spazio per il parcheggio delle “rinnegate”.
    Ma si sà……lui è fatto così…….prendere o lasciare, e i Salernitani che oggi, sembra , si sveglino da un sonno profondo…….che non gli hanno mai fatto mancare il loro contributo supino, e che si sono accontentati e beati delle fontane,delle luci d’artista, del concertone di fine anno (feste,farina e……. no, fortunatamente la forca non l’ha potuta utilizzare, diversamente Direttore ,lei ci sarebbe salito da un pezzo),dicevo, i Salernitani sono i veri coccodrilli che oggi fanno finta di piangere,sulle rovine e incompiute della loro città : la desertificazione della zona industriale,la cittadella giudiziaria,il crescent,la ciclabile per Paestum,un lungomare che una immonda bidonville era ante Vincenzo I° e una immonda bidonville è oggi.Quale turismo? Quello di una volta all’anno delle luci di artista che ci costano più di quello che i turisti ci portano? Ma a Vincenzo piacciono le luci e noi c’è le abbiamo mantenute accese…..di tasca nostra.A Vincenzo piace grandeggiare e noi lo abbiamo fatto grandeggiare.Vuoi fare il Crescent “bell ‘e mammà, e noi te lo facciamo fare…costi quel che costi.
    A Napoli sono riusciti a liberare Piazza Plebiscito da qull’immondo parcheggio che la occupava ,noi non siamo riusciti a liberare Piazza della Concordia da quell’oltraggio indefinibile.Che bel biglietto da visita di fronte al così detto Porto Turistico?….un mare di macchine.Che spettacolo sublime. Bene……bravo….bis……Vincenzo I°.Ogni popolo ha il Re che si merita.E’ inutile che si sbatte Direttore…….Vincenzo I° è il Re che ci meritavamo e forse ci meritiamo ancora….ed è ancora potente, la sentenza fulminea del TAR docet.Lei si auspica (politicamente) che stessimo vivendo “la miglioria prima della morte (politica)”, ma quale morte (politica), quello è un gatto con sette vite (politiche) e cade sempre con quattro zampe a terra.Poco Kaimano ma molto gatto.Ci dovremo sciroppare ancora tante luci di artista prima che si spengano definitivamente e cali il sipario sul tiranno e la sua corte di cisibei.Buon lavoro e ,tenga sotto controllo il fegato ,i Salernitani, con le loro incoprensibili scelte continueranno a metterlo a dura prova.Mi creda.Se ne faccia una ragione.

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