Primarie Pd Campania: nessuna conferma e tanti dubbi, si aspetta l’ ok dal Nazareno che decreterà il “ Migliore”.

Antonio Citera

A pochi giorni dal 22 febbraio, data indicata per ottemperare alle primarie del centro sinistra campano che in teoria dovrebbero scegliere il candidato a Governatore per le prossime elezioni di primavera, nulla sembra essere confermato. I cinque candidati in lizza, l’ ex Sel Gennaro Migliore, i democrat  Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, il socialista Marco Di Lello e il segretario regionale dell’Idv Nello Di Nardo, fremono e continuano la loro campagna elettorale tra slogan e promesse. Dal quartier generale di Napoli, si aspetta l’ok del Nazareno impegnato secondo indiscrezioni a raggirare l’ostacolo e proporre prima di domenica un candidato unico che possa mettere pace tra le forti correnti dei democrat.  L’obiettivo è quello di scardinare la vecchia guardia, ossia, mandare a casa i veterani della politica campana Cozzolino e De Luca, ribelli rivali ma, a volte amici di merenda. Renzi che ancora non si è espresso sulla vicenda ha le idee chiare, vuole un nome che abbia i panni puliti, un personaggio nuovo per una Campania che deve emergere. La sfida è all’ultimo sangue, anche perché ne Cozzolino, ne De Luca vogliono indietreggiare nonostante tutto, nonostante i precedenti, nonostante le inchieste giudiziarie che hanno condannato Vincenzo De Luca che, il 19 febbraio rischia di essere interdetto dai pubblici uffici per effetto di quella legge Severino applicata dopo la condanna sul termovalorizzatore. Ma questo è niente se si considera che dietro lo spettro delle primarie si potrebbe nascondere l’asso nella manica per la magistratura già impegnata con i tesseramenti fasulli del 2012 a Salerno e provincia  nonchè, sulle tracce dei registri delle primarie dello stesso anno e dell’anno seguente. Tornata finita sotto accusa per brogli e manomissioni sui voti. Una tegola sulla testa di Vincenzo De Luca che di quella vicenda forse ne sa qualcosa. Insomma, dal Nazareno non hanno voglia di rischiare, le primarie in Campania potrebbero danneggiare il buon nome del Partito che negli ultimi tempi si è distinto per “ coerenza “ e soprattutto per insonnia politica esprimendo la capacità di consolidarsi al momento giusto. Aspettando il 22 che non segnerà niente, consoliamoci con l’ennesimo rinvio all’8 marzo oppure se siamo fortunati tra le due date potrebbe uscire il nome del “ Migliore “ colui che quasi sicuramente sarà il prossimo Governatore della Campania.

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