“Democratici cristiani: l’attualità di un modello politico che continua a servire all’Italia”

 

Maddalena Mascolo

 

SALERNO – Il titolo del convegno “Democratici Cristiani: l’attualità di un modello politico che continua a servire all’Italia” è stato il filo conduttore di una serata, quella di ieri, che ha affascinato ed incantato una folta platea di gente accorsa nel “Salone del Gonfalone” del Comune di Salerno. La prima domanda che viene spontanea è: ma erano tutti ex democristiani quelli in sala o erano e sono sempre democristiani. A mio sommesso avviso erano e sono sempre e comunque democratici cristiani, anche se militano in altri partiti; democristiani si nasce e si muore, ha sussurrato qualcuno nel gremito salone. E’ vero, così come è vero che democristiani, se non si nasceva, si poteva diventare per scelta di vita e di costume portando nel dna quel senso innato di mediazione e di persuasione degli altri e verso gli altri che era un atteggiamento tipico soltanto degli appartenenti alla vecchia DC. La presenza in sala del vecchio e coriaceo Ciriaco De Mita ha fatto il resto, il gran visir ancora una volta è stato salutato alla fine da uno scrosciante applauso durato almeno tre minuti; un saluto al grande leader della DC, sempre umile e disponibile, o un segno di rispetto per quello che ha rappresentato e per quello che ancora oggi riesce ad esprimere con i suoi monologhi precisi e puntuali che non hanno nulla a che fare con le recite a soggetto cui assistiamo oggi da parte di giovinastri e giovinastre impastati di nozioni politiche mandate a memoria. L’una e l’altra cosa; Ciriaco De Mita è la storia vivente della Democrazia Cristiana di tutti i tempi, quelli dorati e quelli infernali. Molto importante anche l’intervento, ben calibrato, dell’on. Avv. Guglielmo Scarlato, figlio d’arte del grande Vincenzo proconsole demitiano in tutto l’agro nocerino-sarnese. Scarlato con grande proprietà di linguaggio ha scandagliato, quasi come se avesse riportato delle istantanee fotografiche, i momenti salienti della DC, dal discorso di De Gasperi a Parigi nel ’46 fino al corpo di Moro incastrato nella Renault/4 rossa di Via Caetani. Anche l’intervento dell’on. Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, ha toccato momenti davvero interessanti sul piano squisitamente politico, soprattutto quando ha invitato tutti a non farsi prendere dalla voglia di scegliere con chi stare ma dall’esigenza di saper valutare, di volta in volte, le cose da fare e con chi. Segno questo che l’UdC non ha ancora scelto le sue prossime strategie politiche in riferimento alle elezioni regionali di maggio. Hanno, poi, preso la parola lo’on. Giovanni Baldi, il vice presidente della Provincia Sabatino Tenore e Luigi Cobellis quale responsabile provinciale dell’ UdC. Cosa dire, infine della DC e di quello che fu e potrebbe ancora essere; certamente il suo modello politico ed operativo potrà ancora essere utile all’Italia e, difatti, già in gran parte lo è. Anche perché, per parafrasare una affermazione di Ciriaco De Mita “quando morirà la DC, se morirà, dobbiamo tutti ricordare che la DC è stato un grande partito politico.

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