CRINIERA/6: le dimissioni di D’Onofrio

 

Maddalena Mascolo

 

PAGANI – Come era prevedibile sono arrivate le dimissioni irrevocabili di Massimo D’Onofrio dalla carica di “consigliere comunale” del Comune di Pagani dopo il patatrac dell’inchiesta giudiziaria denominata “Criniera” e portata avanti dalla Procura Antimafia di Salerno ed in particolare dai due sostituti procuratori Rosa Volpe e Vincenzo Montemurro, gli stessi che avviarono e determinarono tutte le indagini preliminari dell’altra inchiesta più famosa “Linea d’ombra”. Sempre Pagani al centro del presunto “Sistema Pagani” messo al centro delle varie vicende intrecciate tra politica, istituzioni e malavita organizzata. Proprio in questi ultimi giorni un’altra vicenda giudiziaria condotta dal pm Roberto Lenza e  denominata “Mastrolindo”, inerente lo scandalo della truffa all’Inps di Nocera Inferiore, sta riportando il cosiddetto “Sistema Pagani” al centro del centro. Sempre in via di ipotesi accusatorie, ovviamente, costruite sull’onda delle delazioni di alcuni pentiti che la Procura ritiene attendibili sulla base di ragionamenti davvero ai limiti del credibile. Ma su queste vicende, naturalmente, torneremo a scrivere nei prossimi giorni. Intanto vogliamo pubblicare per intero il messaggio, per certi versi anche commovente, che Massimo D’Onofrio ha inteso diffondere immediatamente dopo le sue dimissioni: “”La mia vita politica è stata caratterizzata negli anni da passione e onestà. Ho iniziato a 16 anni la mia militanza a destra e li sono rimasto in quanto convinto e appassionato sostenitore del pensiero sociale e liberale. Dopo 5 mandati in consiglio comunale ed uno al consiglio provinciale posso definirmi uomo delle istituzioni ed onorato della fiducia di migliaia di elettori che ho sempre cercato di rappresentare al meglio in ogni sede. Oggi le battaglie politiche e sociali si possono affrontare anche al di fuori del consiglio comunale a dimostrazione che non ricerco potere ma solo il miglioramento del mio territorio. Per scelte politiche e personali mi sono dimesso negli anni passati da presidente del consiglio, assessore provinciale e consigliere comunale. Forse l’unico politico in Italia che ha più volte dimostrato il disinteresse per le poltrone. Oggi mi dimetto con animo tranquillo e con ancora tanta voglia di fare per le nostre comunità. Da uomo delle istituzioni però lo faccio anche in segno di rispetto verso gli inquirenti convinto che al più presto la giustizia come sempre farà trionfare la verità””. Cosa dire dopo un appello così pressante ed accorato che Massimo D’Onofrio lancia verso tutti quelli che lo hanno conosciuto, che lo conoscono e lo frequentano; un vero e proprio invito alla riflessione da parte di tutti ed un sostegno morale a chi sta affrontando una battaglia senza eguali e senza precedenti.

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