Procedure di immissione del Personale Educativo Precario e progetto Buona Scuola

da Marco Bencivenga

SALERNO -Il personale educativo delle istituzioni educative (convitti e educandati), classe di concorso L030 (III) PEDAGOGIA E DIDATTICHE SPECIALI DELL’INSEGNAMENTO, ordine di scuola PPPP, equiparato in tutto e per tutto ai docenti della primaria fin dal DPR 417/74 (art. 121), svolge una funzione, “collocata dall’art. 3 del D.P.R. 23 agosto 1988 n. 399 nell’area della funzione docente”, “finalizzata alla formazione ed educazione degli alunni convittori e semiconvittori” (C.M. 111/89). In forza di tale equiparazione il personale educativo, che segue le procedure di immissione in ruolo della categoria docente, già troppe volte vittima di inopinati tagli che hanno messo a repentaglio la stessa sopravvivenza delle istituzioni in cui opera, ben conscio di svolgere un’importante e delicata funzione formativa e di referenza educativa in tali istituzioni, unica nello scenario scolastico ed educativo italiano, e ben consapevole della più volte sollecitata possibilità di allargamento di tale importante figura educativa finanche all’intero panorama scolastico italiano, anche a seguito della recente sentenza sul precariato della corte di giustizia europea e onde reclamarne l’opportuna attuazione anche per gli educatori, rivendica:
• Una chiara e ben definita esplicitazione del previsto inserimento degli educatori (citati con infanzia e primaria a pag.23 del progetto governativo) nel programma di assunzioni della Buona Scuola
• Immediate immissioni, fin dalle prossime procedure, su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli educatori precari da anni inseriti nelle GAE e nelle GI

• Il recupero e la rimodulazione degli organici del personale educativo con conseguente ripristino dei parametri precedenti il DPR 81/2009, atteso che gli attuali, impediscono, di fatto, la corretta organizzazione scolastica, così da incidere negativamente sulla stessa efficacia didattico-educativa, dal momento che depotenziano la figura dell’educatore, con conseguente riduzione dello stesso a mero vigilante

• L’allargamento della figura all’intero comparto educativo e scolastico
• Investimenti ben definiti per il pieno funzionamento delle Istituzioni Educative Rivendica e propone altresì l’utilizzo di tale figura:

• nell’ambito dell’istituendo Organico Funzionale, ad ora già sperimentato in varie Istituzioni Educative come quelle del torinese,

• attraverso l’inserimento in attività di integrazione ed inclusione di alunni con disabilità, oggi già attuate in alcune Istituzioni Educative come quelle di Torino e di Caluso,
• attraverso l’utilizzo in progetti di rete (ad es. semiconvitto) con altre scuole, da anni già sperimentati dai convitti di molte regioni d’Italia per il personale educativo dei convitti e degli educandati, gli educatori  Vittorio Balestrieri, RSU Convitto Nazionale V.Emanuele II, Napoli, FLC CGIL Marco Bencivenga, Convitto Nazionale T. Tasso, Salerno, fondatore del gruppo
Antonio D’Auria, RSU Convitto Nazionale “Cicognini”, Prato, USB Pubblico Impiego-Scuola
amministratori del gruppo Facebook “Personale Educativo” (*) https://www.facebook.com/groups/58809574147/ (*unico gruppo ufficiale online del personale educativo delle istituzioni educative, con 1100 iscritti su circa 2000 educatori in Italia)

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