La gioia del Vangelo è la pietra di paragone della fede

Da Luca Roncolato
ROMA – La gioia è la cartina tornasole che permette di definire lo stato della fede di ogni credente: Papa Francesco durante l’omelia di oggi nella Santa Messa in Casa Santa Marta, prendendo spunto dalla Prima Lettura di oggi (Gn 17, 3-9), ha affermato che i dottori della Legge ai tempi di Gesù “avevano perso il senso della gioia, che soltanto viene dalla fede“.
Perdere la capacità di gioire è una delle tentazioni a cui i cristiani di oggi sono sottoposti: non è la prima volta che il Santo Padre espone questa sua preoccupazione invitando i cristiani a pregare per non trasformarsi in cristiani tiepidi, cristiani cupi e grigi.
Alla base della fede vi è proprio la gioia: “la gioia della promessa“, “la gioia della speranza“, “la gioia dell’alleanza“.”Il nostro padre Abramo è stato capace di gioire perché aveva fede“, ha quindi aggiunto Bergoglio. I dottori della Legge, invece, che vengono descritti nelle Letture del giorno “avevano perso la fede. Erano dottori della legge, ma senza fede“. E perdendo la fede alla fine avevano anche “perso la legge! Perché il centro della legge è l’amore, l’amore per Dio e per il prossimo“.
Quei dottori della legge avevano sostituito l’amore con “un sistema di dottrine precise e che precisavano ogni giorno in più che nessuno le toccasse” trasformandosi così in “uomini senza fede, senza legge, attaccati a dottrine che anche diventano un atteggiamento casistico“.
Solo in questo modo possiamo comprendere le domande che questi facevano a Gesù “si può pagare la tassa a Cesare, non si può? Questa donna, che è stata sposata sette volte, quando andrà in Cielo sarà sposa di quei sette? Questa casistica” che nel loro cuore aveva preso il posto dell’amore di Dio.
“Il loro mondo – ha dunque detto il Vescovo di Roma – era un mondo astratto, un mondo senza amore, un mondo senza speranza, un mondo senza fede, un mondo senza fiducia, un mondo senza Dio. E per questo non potevano gioire!“
“La gioia della fede, la gioia del Vangelo è la pietra di paragone della fede di una persona. – ha quindi concluso Papa Francesco – Senza gioia quella persona non è un vero credente“.

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