ARTE & CULTURA: chi è Loredana Spirineo ?

Aldo Bianchini
SALERNO – Sulla scena dell’arte e della cultura salernitana, abbastanza composita ed altamente qualificata, è apparsa come d’incanto una nuova stella: Loredana Spirineo. Il suo nome ai più non dice niente anche perché appare sempre ammantata in un sottile velo di umiltà che contraddistingue ogni sua azione; dal sorriso sufficiente a mettere tutti a loro agio, è capace di entrare nell’immaginario collettivo degli amanti dell’arte pura con una silenziosità e una prudenza da far invidia ai grandi artisti del passato, mai sopra le righe è capace di incassare anche le bocciature più cocenti senza battere ciglio (almeno all’apparenza !!). E’ letteralmente esplosa nell’ambito della XVII edizione del premio internazionale letterario-artistico denominato “La piazzetta” finemente organizzato da Elena Ostrica e dal suo Centro Artisti Salernitani; ha vinto alla grande con un’opera denominata “L’albero di Mario” (olio su tela 40 x 60, che vedete nella foto) e dedicata alla figura ed all’opera di suo padre, prematuramente scomparso, nel segno di un amore filiale e di una composta positività familiare, come si registrano soltanto nelle persone nate e cresciute nel solco delle più sane tradizioni tramandate di padre in figlio e che oggi, gradatamente, scompaiono dal panorama della nostra civiltà. La Spirineo è autodidatta, per lei non c’è stato bisogno delle scuole d’arte che non esprimono mai talenti puri, per lei è stato sufficiente prendere in mano dei pennelli e cominciare, quasi per gioco, ad impressionare la tela che aveva di fronte in un momento di tristezza e, forse, di solitudine. Ragioni e circostanze che da sole servono a far esplodere i talenti nascosti che spesso, però, si perdono nei flutti tempestosi di una società sempre più veloce a consumare tutto e tutti e sempre poco attenta a valorizzare gli altri, soprattutto gli artisti che vengono dal nulla. Verosimilmente Loredana è stata capace di sognare ed al tempo stesso di trasformare quel suo sogno in una splendida realtà espressiva sia sotto forma di pittura che di scultura su legno; soltanto così le sue produzioni artistiche hanno visto l’alba di un nuovo orizzonte e si sono affacciate prepotentemente alla luce per l’attenzione di tutti. La sua passione nasce non più di una decina di anni or sono e già nel 2009 ha avuto la menzione speciale al concorso di pittura estemporanea “Maria, madre che accoglie il dono solidale dell’amore” tenutasi presso la parrocchia Maria Immacolata di Nocera Inferiore, fino a ricevere nel 2014 il 3° Premio Alfonso Grassi. La prima biennale internazionale d’arte contemporanea, sempre nel 2014, conquistando l’annotazione nel “catalogo biennale d’arte contemporanea di Salerno, Cervino Edizioni”. Poi è stato tutto un susseguirsi di mostre ed esposizioni; le pennellate di Loredana sono assolutamente istintive e nell’alternanza di luci e colori c’è tutta la sua espressività di persona fisica che fatalmente coinvolge anche il distratto osservatore. Colpisce il suo modo semplice ed elegante al tempo stesso di trasportare su tela quelle emozioni, quei riferimenti simbolici e quella innata vitalità che la contraddistinguono anche nella sua vita comune e quotidiana. La sua tecnica, ovviamente, è mista; e non poteva essere altrimenti proprio perché è autodidatta e lascia su tela e su legno il suo segno e il suo modo di sentire fatti ed emozioni che altrimenti rimarrebbero ben celati negli anfratti più profondi del suo animo e della sua intensa e palpitante personalità. La sua arte andrebbe forse incanalata e scolarizzata, come dice qualcuno poco attento, ma perderebbe sicuramente quella spontaneità tipica dell’artista che non ha padroni e che lancia il suo spirito libero verso il mondo intero attraverso le sue opere. Questa, in sintesi, è Loredana Spirineo venuta da lontano e insediatasi stabilmente nel firmamento delle stelle artistiche salernitane, e non solo, di prima grandezza. La seguiremo ancora, per raccontarvi le sicure prossime tappe dei tanti successi che ancora l’attendono sul “red carpet” del palcoscenico dell’arte contemporanea.

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