Caimangate: l’asso pigliatutto … dalla Camera di Commercio all’Assindustria, passando per università e sanità, fino al Parco !!

Aldo Bianchini
SALERNO – Il dado è tratto, il passaggio del Rubicone è avvenuto, ora non gli resta che prendere tutto. Parlo naturalmente di Vincenzo De Luca, neo governatore della Regione Campania, che come un “caimano” e forse meglio ancora come un “asso pigliatutto” provvederà, passo dopo passo, ad imporre tutte le sue scelte ai vertici delle istituzioni che contano; non ne lascerà neanche uno. In poche settimane ha già messo le mani sulla sanità pubblica (avv. Antonio Postiglione), ha subito reintegrato nel suo ruolo di direttore sanitario di Eboli (dott. Mario Minervini), prima o poi butterà alle ortiche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona (dr. Vincenzo Viggiani) e rimetterà al suo posto il dr. Attilio Bianchi che con l’aiuto dell’ex rettore Raimondo Pasquino aveva posizionato come direttore generale dell’università in attesa dell’auspicato ritorno. In questi giorni posizionerà alla presidenza della CCIAA il suo fidato ing. Andrea Prete (che anni fa aveva già messo al vertice di Assindustria) e poi, fra un mese, conquisterà di nuovo Assindustria Salerno con un altro suo uomo (tanti sono in pool position ed in trepida attesa delle decisioni del capo) e subito dopo smantellerà il Parco Nazionale destinandolo, spero, al giovane sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino che in questi ultimi mesi si sta muovendo molto bene. E potrei continuare all’infinito, perché dal 31 maggio scorso davanti a De Luca si è aperta una vera e propria prateria nella quale può mietere tutto quello che vuole e andrà verso il sicuro en-plain di incarichi prestigiosi da distribuire a destra e a manca. E lo fa, de Luca, con uomini che sono innanzitutto di sicuro affidamento ed in secondo luogo portatori di eccellenti qualità professionali. Di quelli fin qui citati conosco bene tutti (tranne Postiglione) e devo riconoscere che la qualità di De Luca sta tutta nel saper scegliere i suoi uomini nell’ambito di quell’assetto di potere che è già passato alla storia come “sistema deluchiano”. Lo farà ancora meglio e con più spregiudicatezza adesso che è “governatore” avendo dalla sua una assoluta disciplina di chi gli sta intorno ed una assoluta insipienza di chi dovrebbe fare opposizione; e quando il sistema di potere sarà completo non avrà, però, più alcun alibi e non potrà prendersela con nessuno se non con se stesso. Da quel momento la posizione dei suoi uomini diventerà sempre più difficile, giorno dopo giorno, perché dovranno rispondere dettagliatamente delle loro azioni, e con de Luca non si scherza, non ci saranno neppure giochi di partito o lobbie interne; la macchina dovrà funzionare, altrimenti saranno guai per tutti. Questo è Vincenzo De Luca, prendere o lasciare. In questo momento la sua attenzione, giustamente, è tutta puntata sulla CCIAA (Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura) che è uno dei due Enti economici della provincia di Salerno (l’altro è l’Autorità Portuale che è già saldamente nelle sue mani). Andrea Prete mi sembra abbia tutte le specificità per un incarico così prestigioso; contrariamente a Guido Arzano è sicuramente amico di De Luca, è un imprenditore di vaglia (dal 1980 guida la IMC per la produzione di cavi schermati per trasmissione dati e coassiali per tv via satellite con esportazioni in trenta Paesi stranieri)), è stato la lunga mano di De Luca ai vertici di Assindustria per alcuni anni, è stato anche consigliere della Fondazione Sichelgaita, anche vice presidente del Comitato Provinciale INPS, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri nonché presidente del Comitato Piccola Industria ed a lungo vice presidente della stessa Assindustria. Insomma “Andrea” può vantare un curriculum di tutto rispetto che lo terrà lontano da qualsiasi polemica di stampo para-politico. E’ un vero manager, Andrea Prete, e sicuramente saprà dare il meglio di se alla guida di uno dei due Enti economici della nostra provincia.; spalleggiato da De Luca non avrà nemmeno bisogno di intrecciare strane e bislacche relazioni interne per mantenere ben a galla la sua maggioranza. Non è un pavido e sa decidere scegliendo, quasi sempre, il meglio. E poi, a mio avviso, avrà anche un altro merito, quello di arrivare alla presidenza della CCIAA con il pieno appoggio degli industriali che giustamente dal 31 maggio scorso sono tutti in caduta libera verso le posizioni deluchiane, anche quelli più riottosi che avevano cercato fino all’ultimo di tenere a galla lo sprovveduto Stefano Caldoro che è riuscito a perdere malamente un’elezione già vinta. Infine val la pena di ricordare che Andrea è grande amico di Oscar Giannino (notissimo giornalista politico nazionale ed esperto di processi economici), con lui potrà riprendere e completare alcuni vecchi progetti utilissimi per l’intero territorio.

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