Musica sinfonica: “il segreto” di Gianni


Annalisa Corinaldesi

PADULA – Questa sera, nello splendido scenario dei giardini della monumentale Certosa di San Lorenzo in Padula, andrà in scena un antico sogno di un signore che fa tutt’altro nella vita, ma che da sempre, fin da bambino e poi da ragazzo aveva pensato e sperato di poter un giorno realizzare. Quel giorno per Giovanni Di Lisa, nato a Padula, è arrivato e questa sera potrà toccare con mano che finalmente il suo sogno si è avverato. All’età di 14 anni fu capace di organizzare e mettere insieme un gruppo musicale che chiamò “Juanito e i suoi”, che ricosse molto successo a Padula e nei paesi dell’intero Vallo di Diano. Ma Gianni non si fermò al gruppo musicale e presto si dedicò allo studio dell’organo dando vita ad una “scuola cantorum” con la quale eseguiva canti nella chiesa madre di Sant’Angelo. All’età di 20 anni si trasferì a Salerno e a causa degli impegni di studi e di lavoro per alcuni decenni ripose in un angolo la passione per la musica. Ma quattro anni fa ecco il miracolo della rinascita dell’antica e mai sopita passione; una passione davvero insopprimibile che ha dato una svolta alla sua vita rilanciandolo nella composizione, prima di musica leggera e poi di musica sinfonica. E il suo antico sogno si è avverato. Questa sera dalle ore 21.00 nei giardini della Certosa con l’Orchestra Filarmonica Campana riparte il viaggio del suo segreto. Ma cos’è e qual è “il segreto” di Giovanni Di Lisa ? Il Segreto è una fantasia per orchestra in re minore, opera nata con l’esigenza di inglobare in un solo involucro sinfonico le idee tematiche dell’autore. La fantasia musicale, o semplicemente fantasia, è una forma di composizione che affonda le sue radici nell’improvvisazione. È una composizione libera, strutturata secondo la fantasia dell’autore, che non rientra nei canoni di nessuna forma musicale codificata. I temi vengono presentati a entrate a distanze arbitrarie: a diversi episodi con entrate lontane si alternano altri episodi con entrate anche molto vicine. Frequenti sono anche i cambi di suddivisione, ad esempio binarie e ternarie alternate. Il Segreto comincia con un introduzione lenta e maestosa affermando la tonalità d’impianto dell’intera opera, con un susseguirsi di sequenze armoniche sostenute da tutti i timbri sonori dell’orchestra. Questa lenta e maestosa introduzione è caratterizzata dal contrasto di movimenti ritmici degli archi a momenti di assoluto piano sonoro. La struttura armonica è semplice ed efficace. Tutta l’opera si sviluppa attraverso l’utilizzo dell’intera tavolozza orchestrale, i quali timbri, variando di continuo, danno vita a nuove idee che veicolano la fantasia verso la fine a coesistere con il materiale tematico ed armonico precedente. Non mancano i momenti spensierati e spiritosi del compositore, il quale attraverso la prima parte, dove ha dato spazio alla fase drammatica e melanconica si affida a freschi e giocosi valzer che piano piano riportano l’ascoltatore verso il culmine del brano, dove viene liquidato il materiale tematico attraverso contrappunti affidati alla sezione degli archi. Il finale della fantasia è affidato al primo violoncello dell’orchestra che affonda la propria sonorità in variazioni virtuosistiche sul tema principale, creando dei continui dialoghi con l’orchestra che conduce il finale del brano verso la convergenza di tutti i temi presentati. Si conclude così la fantasia per orchestra Il segreto, opera che racchiude in se la vita del compositore Giovanni Di Lisa, attraverso i vari momenti musicali si riesce a percepire le esperienze e le emozioni di un animo semplice ma allo stesso tempo ricco di articolate sensazioni musicali.

One thought on “Musica sinfonica: “il segreto” di Gianni

  1. Spett.le direzione “il quotidiano di Salerno”, preg.ma sig.ra Annalisa Corinaldesi, esprimo a tutti voi il mio senso di profondo compiacimento per aver recepito e ben interpretato il tutto sulla mia personalità. Vi sarebbero da raccontare particolari e aneddoti; ma questo lo faremo eventualmente in altri momenti. Grazie per la vostra sensibilità della quale ne sono ammirato.
    Dr. Giovanni Di Lisa

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