C’è incompatibilità tra ambizioni, arrivismi e sequela di Cristo

Da Paolo Antonini
ROMA – “Gesù ci invita a cambiare mentalità e a passare dalla bramosia del potere alla gioia di scomparire e servire“, ha detto Papa Francesco durante l’omelia di oggi, commentando le Letture del giorno. “Chi serve gli altri ed è realmente senza prestigio esercita la vera autorità nella Chiesa“, ha quindi aggiunto, invitando sacerdoti e fedeli a seguire la via dell’umiltà.
Commentando il Vangelo del giorno, nel quale l’Evangelista “descrive la scena di Gesù alle prese con i discepoli Giacomo e Giovanni, i quali – supportati dalla madre – volevano sedere alla sua destra e alla sua sinistra nel regno di Dio (cfr Mc 10,37)” Bergoglio ha fatto notare come Gesù, nel rispondere loro, inverte la logica “mondana di voler primeggiare e comandare sugli altri“.
Gesù crea una differente scala gerarchica, basata sul servizio: “di fronte a gente che briga per ottenere il potere e il successo, per farsi vedere, di fronte a gente che vuole siano riconosciuti i propri meriti, i propri lavori“, Gesù indica per i suoi discepoli, quindi per tutti i cristiani, “il servizio quale stile dell’autorità nella comunità cristiana. Chi serve gli altri ed è realmente senza prestigio esercita la vera autorità“.
Le parole di Gesù sono rivolte a ognuno di noi: Egli ci “invita a cambiare mentalità e a passare dalla bramosia del potere alla gioia di scomparire e servire; a sradicare l’istinto del dominio sugli altri ed esercitare la virtù dell’umiltà“.
“E dopo aver presentato un modello da non imitare – ha proseguito il Vescovo di Roma – offre sé stesso quale ideale a cui riferirsi“: Gesù “porta a compimento il piano di Dio attraverso una presenza umile e silenziosa e attraverso il proprio patire. La sua missione, infatti, si realizza mediante la sofferenza, che gli permette di comprendere i sofferenti, di portare il fardello delle colpe altrui e di espiarle“.
“C’è incompatibilità tra un modo di concepire il potere secondo criteri mondani e l’umile servizio che dovrebbe caratterizzare l’autorità secondo l’insegnamento e l’esempio di Gesù. – ha dunque concluso Papa Francesco – Incompatibilità tra ambizioni, arrivismi e sequela di Cristo; incompatibilità tra onori, successo, fama, trionfi terreni e la logica di Cristo crocifisso. C’è invece compatibilità tra Gesù “esperto nel patire” e la nostra sofferenza“.

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