NEUROCHIRURGIA: Fukuschima a Salerno volevano arrestarlo, a Roma avrebbe curato il Papa !!

Aldo Bianchini
SALERNO – Un mio articolo del 25 marzo 2015 dal titolo “Takanori Fukuschima: il grande neurochirurgo a Salerno grazie a Luciano Brigante … quando la classe non è acqua” fu visitato da molti lettori di questo giornale ed ogni tanto in questi sette mesi è stato rivisitato; ebbe un sussulto nei giorni in cui ebbe inizio un’inchiesta giudiziaria a carico del prof. Luciano Brigante (primario della neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno), reo di aver portato a Salerno il grande neurochirurgo giapponese per effettuare alcuni interventi di alta chirurgia. Per i due eccellenti chirurghi furono giorni micidiali in cui vennero presi d’assalto da tutti i media che andarono a scavare anche dentro le pieghe di ogni atteggiamento fino ad arrivare a mettere in discussione le famigerate “liste d’attesa”. Si parlò anche della collaborazione dello scienziato giapponese con una clinica privata di San Rossore e dei suoi viaggi verso Salerno dove veniva accolto da pazienti sapientemente preparati. Tutte porcherie che mi indussero a parlare dell’argomento con l’articolo del 19 maggio 2015 dal titolo: “Neurochirurgia: da FUkuschima a Olivieri … passando per Brigante !!” che fu molto visitato ed anche commentato; in particolare mi piacque quello della lettrice “Melissa” che qui riporto a stralcio: “Ho letto con molta attenzione quello scritto dal Direttore e quello commentato dai lettori e devo dire che mi trova abbastanza in accordo.
Purtroppo, è inutile negarcelo “la caccia al medico” è diventato uno sport nazionale. Non voglio ne posso parlare a favore o contro i medici chiamati in causa in questa vicenda ( a torto o a ragione) ma è fin troppo evidente che fa più notizia il medico, eventualmente “corrotto”, che il medico che si “smazza” per garantire risultati ai pazienti. Le generalizzazioni , senza reali approfondimenti, abbondano, le carriere si distruggono in un attimo. Specialmente su certi argomenti, così delicati, prima di gridare “dagli all’untore”, si dovrebbe essere in certo margine di certezza e non accontentarsi dei “si dice”. Forse con la vicenda in questione potrà sembrare che abbia poco collegamento , ma voglio offrirvi questa riflessione per allargare l’orizzonte del ragionamento ( sperando di non passare per una inutile saccente). Ci avete mai riflettuto? La medicina è la sola professione che lotta incessantemente per distruggere la ragione stessa della propria esistenza. Se dovessi scorrere la lunga lista degli amici che fortunatamente ho incontrato nella mia vita, riconoscerei che ci sono molti medici ai primi posti. Il loro compito è paradossalmente proprio quello che ho sopra descritto usando le parole di un giurista e politico inglese, James Bryce (1838-1922): il medico ha come meta ideale quello di diventare inutile, guarendo il paziente”. Perfettamente d’accordo con l’anonima Melissa, è vero che in effetti ogni medico curando va contro gli interessi personali; detto questo, però, è anche giusto che la giustizia (scusate il bisticcio di parole) faccia il suo corso e che, nella fattispecie, si arrivi presto alla completa assoluzione di tutti quei professionisti che stanno certamente vivendo, nell’irrealtà dei fatti, un momento molto grave della loro vita sociale e personale. Ora la notizia della presunta malattia del Papa ha riportato il professore Takanori Fukuschima al centro dell’attenzione mondiale per aver visitato nel mese dello scorso gennaio Sua Santità Papa Francesco per un problema al cervello di cui parlano tutti i media del pianeta. Si dice addirittura che Fukuschima sia stato prelevato dall’elicottero dell’Esercito Italiano (che cura i voli del Papa) e dalla clinica di San Rossore sia stato trasportato direttamente in Vaticano per effettuare gli esami medico-clinici che il caso richiedeva. Probabilmente no n c’entra nulla, ma mi sono chiesto come mai un personaggio dal nostro territorio criminalizzato abbia avuto un riconoscimento professionale mondiale di grande valore; qui a Salerno ha corso il serio rischio di essere arrestato e trascinato in manette davanti ad un giudice ed a Roma lo vanno a prelevare in elicottero per portarlo segretamente in Vaticano. Capisco che l’inchiesta salernitana non attiene alla professionalità specifica dello scienziato ma ad un presunto delitto in danno di alcuni pazienti che, si sostiene, avrebbero pagato della mazzette per scavalcare le liste di attesa; ma prima di sbattere il mostro sui giornali tutti dovremmo fare delle serene e serie riflessioni. Difatti nell’articolo del 19 maggio 2015 testualmente scrissi: “Anche questa volta la stampa salernitana ha toppato privilegiando la “notizia scandalosa” al meditato e sereno “approfondimento” partendo dalle eccellenti qualità professionali dei protagonisti chiamati forzatamente in causa sul proscenio dell’ennesimo presunto scandalo della sanità pubblica. E’ vero che i giornali hanno seguito deontologicamente il percorso migliore costituito dalla notizia e dalla dichiarazione degli o dell’interessato; ma rimaniamo, purtroppo, sempre nell’ambito dell’etica scolastica del giornalismo che è assolutamente lontana dal giornalismo d’inchiesta che anche il lettore medio esige”. Resto dello stesso parere, anche perché nessuna testata giornalistica salernitana (almeno fino a questo momento) ha sentito oggi il dovere di commentare la notizia di Fukuschima come medico del Papa.

One thought on “NEUROCHIRURGIA: Fukuschima a Salerno volevano arrestarlo, a Roma avrebbe curato il Papa !!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *