Salerno: la città più bella d’Europa … nonostante il maltempo e la “zecca” di De Luca !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Sapevate Voi che Salerno è la più bella e la più organizzata “città d’Europa” ? “NO” è la risposta lapidaria. Ma come fate a non saperlo se da oltre vent’anni il nuovo governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si sgola a gridarlo dalle frequenze di Lira Tv dove ogni venerdì conduce una “sua trasmissione” senza il minimo contraddittorio ? Cose dell’altro mondo, non riesco proprio a capire come si fa a non prendere atto di una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti: “Salerno è la più bella e funzionante città d’Europa e, forse, del Mondo”. Gli esempi, in tal senso, sono sotto gli occhi di tutto, sarebbe stato sufficiente per i non credenti trovarsi a Salerno nelle prime ore della mattina di giovedì 29 ottobre 2015 per comprendere il senso delle “cazzate” sparate dall’attuale governatore, già sindaco, tutti i venerdì, puntuale e metodico, precisissimo peggio di un orologio svizzero (sempre ammesso che gli orologi svizzeri siano ancora precisi come in passato !!), senza alcun contrasto e neppure un garbato controcanto. “Salerno avrà la piazza più grande d’Europa”, si ma è già allagata e sta franando su se stessa. “Salerno ha la più bella metropolitana del mondo”, si ma si ferma alle prime gocce d’acqua e non è una metropolitana; Wikipedia spiega che “Le metropolitane possono avere percorsi sotterranei quanto sopraelevati, come pure essere tracciate normalmente a livello del suolo, ma sono caratterizzate solitamente dall’assenza di attraversamenti stradali e/o pedonali, e dall’uso della trazione elettrica”; ebbene a Salerno non c’è niente di tutto questo perché quella sparuta cosiddetta metropolitana deve lasciare il passo, sempre e comunque, al traffico ferroviario nazionale. “Salerno ha la più bella università d’Europa”, si ma dopo dieci minuti di pioggia è stata chiusa giovedì mattina per mncanza di studenti (cosa davvero gravissima !!) mentre De Luca sproloquiava a Paestum al centro di un codazzo di servi sciocchi. “Salerno ha il più maestoso tribunale d’Europa”, si ma l’altro giorno si è allagato. ”Salerno ha le più belle fontane d’Europa”, si ma non funzionano e soltanto giovedì scorso si sono riempite d’acqua. “Salerno ha le più belle piscine d’Europa”, si quelle che si formano nei sottopassi con melma e topi galleggianti. “Salerno ha le più belle scuole d’Europa”, si ma al Galilei è crollato un soffitto appena rifatto in un’aula a causa di infiltrazioni d’acqua che hanno invaso corridoi e laboratori. “Salerno ha le più belle strade d’Europa”, si ma se non si puliscono i tombini si allagheranno ad ogni pioggia, esattamente come giovedì mattina. “Salerno ha le più belle aste torrentizie d’Europa”, si ma forse era meglio non averle visto e considerato che sono state quasi tutte coperte con gravissimo danno all’ambiente e serio pericolo per i residenti in caso di forte pioggia.
“Salerno ha i più bei sottopassi d’Europa”, si se non si allagassero ad ogni piè sospinto. “Salerno ha le più belle case d’Europa”, si se la gente non fosse costretta a rifugiarsi sui tetti in caso di maltempo. “Salerno presto avrà i migliori trasporti dell’Europa e del Mondo”, si ma nel frattempo dopo dieci minuti di pioggia sono stati spezzati tutti i collegamenti (già rari in verità) tra l’agro nocerino e l’università, tra l’agro nocerino e il capoluogo, tra il capoluogo e le altre zone interne. E ancora: “Salerno ha il più bel totem della giustizia del mondo”, si se non fosse costato ben 300miloa euro. “Salerno ha la più bella cittadella giudiziaria d’Europa”, si ma bisogna sperare di trovare i soldi per completarla. “Salerno ha il più efficiente raccordo ferroviario con l’Università”, si ma le frane sui binari lo terranno bloccato almeno per un mese. E per finire “Salerno ha le più belle luci d’artista del mondo”, si è vero, peccato che per accenderle non è stato possibile dare lavoro a migliaia di disoccupati ed è stato appesantito il debito del Comune. Roba da poco, dirà qualcuno, ma spero che tutti coloro i quali (spero siano tanti) hanno ancora un filo di ragionamento da dipanare lo facciano il più presto possibile. Insomma lo avete capito che Salerno è la più bella città d’Europa, che vi piaccia o no, almeno così dice da almeno ventitre anni l’infallibile Vincenzo De Luca, sindaco emerito e governatore della Campania in carica. Devozione a parte per Sant’Eriberto da Colonia, patrono della pioggia. E badate bene che queste cazzate le ha sparate non solo senza il minimo contraddittorio ma senza che nessuno riuscisse a costruire un’alternativa mediatica degna di questo nome per far capire anche alla stampa locale (che in queste ore descrive gli enormi danni causati da “dieci minuti di pioggia”) che è il momento di sommare semplicemente “uno + uno” per arrivare a due. Mi spiego meglio. Mentre infuriava la pioggia (e su questo il povero De Luca non poteva farci niente) e l’Università veniva chiusa, i tombini scoppiavano, le piscine nascevano nei sottopassi, le strade si allagavano, i topi morti galleggiavano, i binari si bloccavano, la metropolitana si fermava, il tribunale si allagava, le fontane sprofondavano, le scuole crollavano, la gente si rifugiava sui tetti, il governatore si recava puntualmente a Paestum per inaugurare la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico sommerso da uno stuolo di servi sciocchi.
Nessuno ha messo in risalto il fatto che la chiusura dell’Università è un fatto rarissimo e gravissimo e che un governatore che si rispetti si fionda subito nella cittadella dei saperi anziché sparare la solite “grida” da una tribuna di fronte ad una platea tutta prona a sentire per l’ennesima volta che siamo i migliori d’Europa e che questa volta, grazie a Lui, anche la Campania sarà la migliore d’Europa e del mondo. Non rimane, alla fine, che una considerazione da fare; probabilmente tutti si sono piegati inspiegabilmente ai voleri del vecchio e nuovo imperatore; non voglio fare nomi (non sarebbe corretto verso i tanti miei amici e conoscenti che si spingono fino a correre ad aprire la portiera della macchina di rappresentanza di Vincenzo), non voglio parlare di dignità calpestata e messa sotto i piedi (sarebbe troppo offensivo per tutti ed anche per quella baldanzosa e bella signora che davanti al tempio paleolitico di Paestum quasi lo teneva stretto abbracciato, l’imbarazzato Vincenzo, per sussurrargli chissà cosa nell’orecchio sinistro -ovviamente !!-); voglio parlare soltanto di freno comportamentale, una cosa sconosciuta alla politica di oggi. Ma chi se ne frega, tanto ci accontentiamo e ci crogioliamo tutti nel sentire, ogni venerdì dalle frequenze di Lira Tv, la superballa del secolo “Salerno è la più bella città d’Europa”. Ma c’è di più; di fronte a questo disastro ci vorranno almeno cento milioni di euro, oltre quelli necessari per gli stipendi alla Provincia, i cinquanta per la Piazza e il Crescent, i venti per la cittadella giudiziaria, ecc. ecc., ebbene sapete De Luca cosa avrebbe detto “Fonderò una zecca, state tranquilli”. Almeno così dicono le voci provenienti dai suoi fedelissimi.

4 thoughts on “Salerno: la città più bella d’Europa … nonostante il maltempo e la “zecca” di De Luca !!

  1. Direttore,
    Lei insiste e persiste………non si da pace……..continua a prendersela con il povero “Vincenzo”.
    Cerca di aprire gli occhi a chi li vuole e li ha tenuti chiusi per così tanto tempo. Rischia solo di rimetterci il fegato, tanto ormai “Vincenzo” vola alto………da sceriffo di periferia a possibile “unica” alternativa nazionale al Renzismo imperante ( che bella prospettiva).
    L’uomo di sinistra più di destra alla guida di un partito che Renzi ha già asfaltato e preparato ad essere tutto ,tranne che di sinistra……..il partito della Nazione.Sarà, ma io vedo solo rovine.Non sono un disfattista ma se un uomo di “destra” come Lei critica un uomo di destra come “Vincenzo” qualche cosa che non torna ci deve essere per forza.
    Ma come Barcellona ci chiede le luci di artista e Lei non comprende che Salerno è tra le migliori città d’Europa? Lei è testardo………non legge la realtà.Che vuole che sia qualche goccia d’acqua……vorrà dire che faremo concorrenza a Venezia….un po di fantasia.Riesce ad immaginare le luci d’artista viste dalle gondole salernitane……..no? Si deve aggiornare….guardare avanti.No resti un “personaggietto”
    Crozza gli fa pubblicità gratuita………..l’Annunziata si genuflette……..la Gruber lo ospita….ormai chi lo ferma più…..la Severino? Se lo tolga dalla testa…..non lo fermerà più nessuno. Lei ci prova,ostinatamente, ma parla a sordi e ciechi.
    La grande speculazione che avrebbe dovuto far discutere Salerno ,il Crescent, un mostro di cemento a forma di emiciclo che ha invaso la storica spiaggia di Santa Teresa, il cuore storico della città, distruggendo tra l’altro dei platani secolari. Una colata di cemento che ha deturpato irrimediabilmente la costa e nasconde il mare a intere zone del centro storico; dal lungomare non vedrebbe più la Costiera Amalfitana. Costato già, secondo i calcoli del comitato No Crescent, quasi 14 milioni di euro di soldi pubblici, compresi i soldi dati all’architetto Bofill che l’ha progettato e gli oltre 10 milioni spesi per acquistare il terreno dal demanio pubblico «Con un vago e anacronistico stile post(iccio)moderno, è una muraglia alta circa trenta metri (fonte: progetto presentato alla Soprintendenza di Salerno) che si estende nel suo complesso per ben trecento metri (pari a tre campi di calcio), per un totale di circa 90.000 metri cubi di volumetria, che altera per sempre in modo negativo un pezzo della città di Salerno. Tratti emblematici del Lungomare e del centro storico si sono visti chiusi la visuale verso il mare e verso la Costiera.Tranne qualche “marziano” o “giapponese” come Lei….ha sentito altri? Un silenzio assordante.
    L’edificio è un enorme palazzo che ospiterà centinaia di alloggi privati a immediato ridosso del mare, in una zona – in tempi recenti – demanio marittimo. E poi parcheggi pertinenziali interrati, e così via. Tutto stretto nelle mani dei privati.
    Una vera e propria colata di cemento nel cuore del Centro Storico di Salerno.»
    Nella piazza che sarebbe delimitata dall’emiciclo, denominata pomposamente piazza della Libertà, il sindaco De Luca ha dichiarato di voler far tumulare le sue ceneri, come un novello faraone. Perché è proprio questo lo scopo delle mastodontiche opere, degli ecomostri, delle colate di cemento: esse servono ad esaltare la grandezza del sindaco imperatore agli occhi della plebe osannante.
    Isaia Sales ebbe a dire : “De Luca è il politico campano più in sintonia con la concezione della politica come gestione di un sistema di potere clientelare, al suo confronto Bassolino è un dilettante”. E chi l’ha sentito……..un altro “personaggietto”.
    Populista, leghista del Sud, sindaco sceriffo, uomo del fare, irascibile, insofferente alle regole della democrazia e alle regole della legge in generale, aggressivo verso gli oppositori (indicati come iettatori, cafoni, sciacalli, cialtroni, etc) e pure al popolo piace………sa come farli fessi.
    Si presenta come il buon amministratore di Salerno, quando la Corte dei Conti ha bocciato la sua gestione, segnalando enormi sprechi di denaro pubblico, irregolarità e consulenze d’oro. Ma chi se ne frega? 2,5 milioni di Euro per le luci di “Vincenzo” e che fa? Li spende Lei?

    Bisogna fare molta attenzione a quello che afferma De Luca, dato che sistematicamente dice il contrario di quello che è e di quello che fa. Quello che critica negli altri è spesso quello che lui pratica. Cambia giudizi e opinioni con una velocità unica, a seconda delle convenienze, pensiamo ad esempio al suo riavvicinamento a Bassolino ,forse il nuovo che avanza come prossimo sindaco di Napoli……..siamo alle comiche finali .Peccato che non è un film è Lei Direttore è una goccia nel deserto.Potrà dire ….io l’ho detto ma, mi creda è una magra consolazione.

  2. Direttore, complimenti, che coraggio che ha! Lei non Le manda a dire a nessuno.
    Finalmente qualcuno con gli attributi che dice le cose con stanno.
    Chi ha fatto l’opposizione e fa ancora opposizione, e per mia modesta osservazione, solo di facciata, non ha il coraggio di contraddire tutto quello che è elencato nell’articolo in commento.
    Le forze di opposizione, o giù di lì, in questi giorni si bisticciano su chi deve fare il candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative, senza pensare al progresso dei propri cittadini e consegnando la guida dell’amministrazione a chi ha mal governato.
    Ognuno cerca il posto al sole e non guardano, nel modo più assoluto, al bene della città di Salerno, che a poco a poco sta morendo, e con aggravio di ulteriori debiti a carico dei cittadini salernitani per il folle comportamento degli amministratori che spendono e spandono, senza portare a nessun utile a carico dei cittadini e dei lavoratori salernitani.
    Le Luci d’Artista, sono un grande spreco. Spendere una ingente somma per pochi mesi, veramente è una follia, con gravi e seri danni a carico dei residenti salernitani, che in quei giorni sono costretti a rimanere in casa, senza poter parcheggiare la propria auto, senza potersi fare una libera passeggiata, quasi fossero dei carcerati.
    Direttore continui su questa strada, continui ad avere coraggio. Un persona come Lei dovrebbe essere messa a campo di una coalizione, anche civica, che va a guidare una compagine alle prossime elezioni amministrative, in contrapposizione con chi ha sgovernato la città di Salerno.
    Direttore abbi coraggio. Ci impegneremo tutti a su fianco per far trionfare la legalità, la trasparenza ed il buon governo.
    Salerno, ha bisogno di programmi ed idee nuove. Lei può mettere d’accordo le varie anime che oggi si bisticciano e fanno bizze per conquistare un solo posto al sole. Ma questo non basta. Occorre stare tutti uniti per vincere la guerra e non la battaglia.
    Salerno, deve cambiare marcia, né ha proprio veramente bisogno.

  3. Illustri commentatori che mi avete preceduto…..continuate a parlare al vento ,purtroppo come il Direttore (e non per Suo demerito……umanamente e professionalmente che può fare di più?).
    Ce ne fossero stati di più uomini della tempra del Direttore…..non staremmo qui a fare certi commenti….forse utili….ma alla fine inutili, perchè non cambia niente.
    Il buon Antonio ( mi sia consentita la libertà) vorebbe o vedrebbe bene il Direttore alla testa di una “crociata” per il Comune, ma con chi? Con i “fratelli d’Arechi”?……….con i combattenti e reduci di Forza Salerno?
    Il Direttore di questo foglio e lo credo fermamente è troppo serio, per confondere le sue battaglie di “civiltà” e “buon senso” con chi ha dimostrato a più riprese di mancare nei “momenti topici” proprio di questo buon senso.Quello che è riscita a combinare la Destra Salernitana non merita commenti.dalle stelle alla stalla.
    Dobbiamo rassegnarci alla “Dinastia del Faraone”.Io, il Direttore.Nicola, Antonio, non ci rassegnamo? Siamo mosche bianche in una palude di Kaimani.
    Ricardo Bofill è un bravo architetto come quasi tutte le “archistar”, ma fa parte di tutto quel sistema che si serve di “archistar” proprio per far passare qualcosa di assolutamente devastante – scrive sul sito dell’urbanista Edoardo Salzano – (anche Savona sta combattendo contro lo stesso architetto per un progetto molto simile). I suo progetti post-moderni degli anni ottanta gli hanno dato lustro in Francia dove ha costruito vari quartieri di edilizia residenziale pubblica nelle periferie di molte città. Con i suoi “ crescent”, con le sue architetture in stile antico, ha dato prova dell’effettiva applicazione di quella teoria della “monumentalizzazione della periferia” tanto cara anche al catalano Bohigas. Ben diverso questo progetto: anche uno studente alle prime armi si accorgerebbe che è un progetto assurdo per dove è stato concepito. E’ completamente fuori scala con il contesto. Mentre la Soprintendenza, sempre restia a concedere permessi per un qualunque spostamento di apertura in un muro, arriva a definirlo in senso elogiativo “un segno architettonico di enorme valenza”. Disarmante. Dall’assonometria pubblicata si contano 8 piani di costruzione a cui si devono aggiungere 4,50m di base da cui parte l’edificio vero e proprio. Fanno quasi 10 piani . Circa 30 metri di altezza per uno sviluppo di 270 m. Una vera e propria saracinesca visiva sull’inizio della costiera amalfitana per chi percorra il nostro lungomare. La Soprintendenza ha annunciato qualche ritocco. Ma anche con qualche piano in meno il risultato cambia poco. Anche la forma del crescent non rammaglia in alcun modo la zona di città antica retrostante che anzi volontariamente esclude. Uno stile tipo Versailles con altre due torri in stile agli estremi del semicerchio. Vergognoso. Senza poi contare il nuovo carico urbanistico di abitanti in più e standards in meno per tutta la zona. Senza contare l’abbattimento di 5 platani secolari. Senza contare l’indennizzo per l’esproprio e l’abbattimento dell’Hotel Jolly presente in zona. Senza poi contare le procedure davvero “comiche” per la realizzazione della “piazza”. Terreno demaniale inalienabile ma che il comune, con anticipazioni comunali, ricompra per poterlo vendere poi ai privati. Se il cittadino salernitano voleva una piazza già sua dovrà accollarsi pure la costruzione del palazzone di 10 piani. Incredibile.
    Ma di che stiamo parlando? A chi? Come dice Nicola ,prepariamoci con le gondole ber sorbirci le prossime “luci di Vincenzo”.Il “buon senso” non è ne di Destra ne di Sinistra…..è buon senso, punto, e a Salerno, ultimamente è diventato un bene raro che non si vende a Piazza della Libertà….anche perchè tutto possiamo essere tranne che liberi.In schiavitù ci hanno ridotti e schiavi dovremo morire.

    1. Caro Direttore,
      sulla citta “più bella d’Eropa”….piove sul bagnato. Condivido pienamente le sue analisi e anche quelle fatte dai signori/e che mi hanno preceduto.
      Il latte è versato ed è inutile piangere.Cercare le colpe.Sollineare la stupefacente capacità di chi governa questa disgraziata Regione di dire tutto e il contrario di tutto.Ormai, oltre la pioggia che cade, è caduto anche lo stille………….”giornalismo cammorrista”………..la Bindi, impresentabile “sotto tutti i profili”, ormai non c’è argine che tenga…….è un fiume in piena.
      Il più grave problema di Salerno (secondo me), storicamente, è l’ignavia della piccola borghesia, che è la più becera d’Europa (come la città,che dovrebbe essere la più bella) e oscilla perennemente tra l’indifferenza a tutto e la disponibilità a qualunque avventura autoritaria. Avventura «vicaria», naturalmente, vissuta per interposto Duce che sbraita. Giusto un brivido ogni tanto, per interrompere il tran tran, godersi l’endorfina e tornare al proprio posto.
      Finché non sente il dolore (lo scandalo dei quattro schizzi d’acqua che metteno in ginocchio una città), il cetomediume Salernitano resta apatico. Quando inizia a sentirlo, non sa dire cosa gli sia successo, blatera incoerentemente, dà la colpa ai primi falsi nemici che gli vengono agitati davanti (a scelta: i migranti, gli zingari, i disfattistii, quelli che scioperano, gli ebrei…) e cerca un Uomo Forte che li combatta.L’ex Sindaco di questa città ha interpretato al meglio questo ruolo, senza nessuno capace di contrastarlo.
      A Salerno come in poche altre cittài, non c’è nulla di più facile che spingere l’impoverito a odiare il povero.
      Lo sceriffo ci è riusito benissimo,anche sotto la pioggia di contaddizioni.

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