La Bce mantiene i tassi invariati e rassicura i mercati

Filippo Ispirato
ROMA – Nella riunione tanto attesa di giovedì la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi invariati; nello specifico il tasso di rifinanziamento principale rimane fermo a 0.05%, quello di rifinanziamento marginale allo 0.30% ed il tasso sui depositi a -0.30%

Tre sono stati i principali argomenti trattati da Mario Draghi, che sembrano aver rassicurato i mercati finanziari e gli investitori internazionali: le decisioni in materia di politica monetaria, le prospettive di crescita dell’eurozona e l’andamento dei prezzi ed il tasso di inflazione. Vediamo nello specifico gli argomenti trattati.

Politica Monetaria

Di fronte alle turbolenze finanziarie e ai nuovi rischi al ribasso sulle crescita, che hanno destabilizzato i mercati nelle ultime settimane, Mario Draghi ha annunciato di non voler arrendersi e che sarà pertanto necessario rivedere ed eventualmente riconsiderare la politica monetaria al prossimo Consiglio di marzo aprendo, di fatto, la possibilità ad un ulteriore forma di incremento del Quantitative Easing.

La decisione è stata presa alla unanimità a Francoforte. Il Presidente dell’Eurotower ha indicato anche che l’istituto di Francoforte ha ancora diverse armi a sua disposizione per espandere la sua politica monetaria ribadendo che i tassi rimarranno agli attuali livello o più bassi per lungo tempo, fino a quando la situazione lo richiederà e fin quando la ripresa sarà ancora fragile.
Crescita
Sulla base dei dati disponibili a inizio 2016 Draghi ha affermato che le misure adottate dal 2014 stanno funzionando e anche le decisioni adottate a inizio dicembre sono state pienamente appropriate, fra l’altro generando un notevole aumento della liquidità e favorendo, seppur in maniera lenta, la ripresa dell’economia reale dell’eurozona. Il presidente della Bce ha anche aggiunto che la ripresa nell’area deve essere sostenuta da riforme strutturali, che devono accompagnare la politica accomodante della Bce, in un contesto di  forte incertezza e di instabilità geopolitica che stiamo vivendo attualmente.

Inflazione 
Draghi ha ribadito ancora una volta che la Bce è pronta ad agire e a mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione entro il suo mandato per raggiungere l’obiettivo di un tasso d’inflazione vicino ma sotto al 2%.

Il Governatore  ha indicato di continuare ad aspettarsi una ripresa verso l’alto della dinamica dei prezzi. Tuttavia il sentiero di crescita per quest’anno sarà significativamente inferiore a quello atteso nel solo meeting di Dicembre (quando il prezzo del petrolio era significativamente più alto) con la possibilità che il dato scivoli ancora in territorio negativo nella prima metà dell’anno per poi riprendersi nella seconda parte dello stesso.

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