Prospettive rosee per i minibond anche per il 2016

Filippo Ispirato

SALERNO – L’andamento positivo delle emissioni di minibond, ovvero le obbligazioni di piccole e medie imprese non quotate in borsa create nel 2014, di cui abbiamo già parlato in alcuni articoli in passato ed utilizzate anche da aziende della provincia di Salerno, che ha caratterizzato tutto il 2015 continua con il nuovo anno: questi primi mesi del 2016 non hanno fatto altro che confermarlo.

Tre, in particolare, i trend che hanno caratterizzato le emissioni di minibond nel 2015 e che sono confermati, come da attese, anche in questi primi due mesi dell’anno: riduzione del tasso di interesse (ormai stabilmente sotto il 6%), del taglio medio di capitale emesso (inferiore ai 10 milioni di Euro) e della durata media , attestatasi attorno  ai 5 anni.

E’ quanto si legge in una nota del portale MinibondItaly.it dove si segnala appunto che l’aspettativa è che anche il 2016 possa proseguire allo stesso modo, per consentire che questo nuovo strumento diventi sempre più un effettivo canale di finanziamento alternativo e complementare al credito bancario, e possa consentire all’universo delle piccole e medie imprese italiane, che compongono l’ossatura del Made in Italy, di trovare delle fonti di finanziamento nuove che gli consentano di sostenere la propria crescita e di reggere al sistema competitivo attuale sempre più competitivo ed internazionale.

“E’ indubbio che uno spread tra lo strumento bancario ‘tradizionale’ e il minibond continuerà a permanere – commenta Andrea Silvello, a.d. Di Business Support, nonchè ideatore e fondatore del portale MinibondItaly.it – Ritengo peraltro che non sia certamente corretto limitare la scelta del più idoneo strumento di finanziamento al solo costo. La caratteristiche stesse del minibond e dei suoi sottoscrittori ‘tipici’ (fondi di investimento) fanno si che lo stesso vada valutato in un’ottica più ampia e non in alternativa, ma al contrario, come strumento complementare ai finanziamenti messi a disposizione dalle banche”.

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