DE LUCA: «BASTA FONDI A PIANI DI ZONA E COMUNI»

Da Novacampania.it

SALERNO   (7 MARZO 2016) – Il problema principale dell’assistenza socio-sanitaria a disabili e anziani è rappresentato dal costo delle prestazioni, che sono compartecipate dagli enti comunali e/o dai cittadini-utenti: una parte la copre la Regione e un’altra gli enti locali variamente individuati, se non addirittura i destinatari del servizio stesso. 

Capita, però, che la quota a carico del cittadino sia spesso fonte di discriminazione perché incide nella possibilità di accesso ad un servizio compreso tra i livelli essenziali di assistenza ( i cosiddetti Lea): questo succede perché i comuni e/o i Piani di zona applicano in maniera forse troppo “elastica” la normativa, attivando procedure per l’individuazione dei soggetti della prestazione che spesso variano di luogo in luogo. Due città a pochi chilometri di distanza una dall’altra possono assumere come parametro per l’erogazione dei servizi ai disabili la dichiarazione dei redditi fissata al tetto X in un caso, e al tetto Y in un altro, intasando così la già intricata posizione delle rimesse da parte delle Asl, dei recuperi percentuali quasi impossibili, delle vertenze giudiziarie, dei ritardi infiniti nelle erogazioni dei fondi, nelle relazioni tra un ente e l’altro: contesti che incidono seriamente sui livelli di vita, di cura e tutela dell’utente e della sua famiglia.

All’esito di un lungo lavoro di ricerca e proposta anche legislativa di Nova Campania, la Regione sembra aver invertito la rotta, assumendo finalmente come criteri tecnici ed operativi quanto suggerito da sempre dall’associazione: i fondi vanno erogati direttamente alle Asl e solo ad esse, saltando comuni e piani di zona. Il presidente De Luca di recente ha infatti dichiarato: “Dobbiamo rispondere alle necessità dei centri per i disabili che hanno subito un taglio dell’11% che le pone in una condizione difficile. Approveremo, nell’ambito del collegato alla legge finanziaria della Regione, una misura che prevede la destinazione direttamente alle Asl dei fondi per la disabilità, superando la demenziale abitudine di destinarla ai Piani sociali di zona. Un meccanismo che faceva sì che le risorse andassero a tutti tranne a chi ne aveva davvero bisogno”.

Nova Campania, una delle più grandi associazioni regionali di centri privati operanti in regime di accreditamento, guarda con favore la scelta dell’amministrazione regionale. «Da anni proponiamo soluzioni per consentire una più facile fruizione delle prestazioni in Rsa per anziani e disabili. Purtroppo ci si scontra con un mondo dominato da eccessi burocratici, discrezionalità senza limiti, approssimazione, scarsa sensibilità verso i problemi dei cittadini che lottano con risorse ai limiti della sussistenza» -afferma l’avvocato Antonio Memoli, consigliere tecnico di Novacampania- «Devo però riconoscere che i segnali attuali che giungono dalla Regione determinano un ottimismo tra noi operatori. La giunta ha recepito una nostra proposta di modifica normativa e forse siamo vicini ad aprire una nuova fase nel rapporto tra sanità regionale e cittadini fruitori delle prestazioni di Rsa»

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