TOTO’: mostra itinerante “Omaggio a Totò” al museo di Ogliara

Di Giovanna Naddeo

SALERNO – « Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire. » Queste le parole di Franca Faldini, compagna storica di Antonio De Curtis, in arte Totò, estratte dal suo libro “Totò: l’uomo e la maschera” (Goffredo Fofi, 1977), parole pronunciate dallo stesso artista quando  ancora era in vita.

A distanza di cinquant’anni dalla sua morte, presso il Museo “Città Creativa” di Ogliara sarà possibile partecipare alla mostra itinerante “Omaggio a Totò” partita lo scorso gennaio al Museo d’arte contemporanea di Teora (Av) e approdata poi a febbraio alla Reggia di Caserta.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal prof. ed artista Enzo Angiuoni, Presidente dell’Associazione Arteuropa, insieme a Gabriella Taddeo, e ideata dall’architetto ed artista milanese Lamberto Correggiati.

 

Un omaggio a un attore simbolo dello spettacolo comico, al « principe della risata », a uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani.

La mostra presenta Toto’ in tante sfaccettature che evocano film, personaggi e battute simpatiche e divertenti.

Più di cento artisti,  da Antonella Affronti a Daniel Zanza, senza contare la sezione speciale dei ceramisti composta da Yilli Placa, Giuseppe Liberati, Guido Mariani, Laura Morigi, Cerri Marlyn, Vittorio Amodio, Antonio D’Acunto, Giuseppe Facchinello, e Bluer alias Lorenzo Viscidi, hanno raffigurato Toto’ in un momento specifico, ispirandosi a un momento della sua vita, al suo ambiente, alle sue maschere e ai suoi indimenticabili atteggiamenti giocosi.

La Mostra, inaugurata a Ogliara lo scorso 5 marzo 2016, sarà visitabile fino al 5 aprile, dopodiché si sposterà a Chieti.

L’immagine di Totò, la sua mimica, il suo carattere, la sua voce appartengono al nostro patrimonio di sapere personale e si presentano ancora oggi come elementi cardine della nostra identità culturale collettiva” ha affermato Generoso Valla, uno degli artisti Arteuropea che ha collaborato alla Mostra.

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