SANITA’: declassato ospedale Polla, la querelle continua … interviene Gallo

 La redazione

SALA C. – Contrariamente al PD il “Movimento Cinque Stelle” (al pari di Forza Italia) non ignora l’esistenza di questo giornale che oltre alle notizie di Salerno cura anche quelle del Vallo di Diano. Riceviamo e volentieri pubblichiamo un lungo comunicato firmato da Antonio Gallo che è il responsabile di zona del movimento penta stellato, anche perché l’argomento trattato è di primaria importanza per l’intero territorio valdianese. Su questo argomento siamo già intervenuti e ci ripromettiamo di ritornarci nei prossimi giorni; per il momento ecco il testo integrale del comunicato del dott. Gallo: “”Il Coordinatore del Partito Democratico del Vallo di Diano Mimmo Cartolano ritiene responsabile della “retrocessione” dell’ ospedale Luigi Curto di Polla a Pronto Soccorso il precedente governo regionale. Il vice coordinatore Provinciale per Forza Italia nel Vallo di Diano Di Brizzi replica alle accuse del coordinatore del Pd, sostenendo  che il presidente Caldoro ha dovuto affrontare la  grave situazione della sanità  lasciata in eredità dal disastroso decennio  Bassolino. Ma in questo ormai continuo “gioco a rimpiattino” in cui il giocatore perdente in un turno “rimpiazza” il cercatore nel turno successivo, i politici, che si considerano abili nel loro gioco, prendono in giro i cittadini, rendendosi parimenti responsabili di una situazione sanitaria ormai allo sfacelo.  Nel 2010 parte il piano di risanamento del servizio sanitario regionale campano, che prevede la dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza ed efficacia.  Quali sono gli interventi  realizzati per assicurare un’ adeguata efficienza ed efficacia dell’ospedale di Polla? Nell’ottobre 2013, il consigliere provinciale e sindaco di Polla Rocco Giuliano rivendica il merito dell’acquisto di attrezzature che riporterebbero “agli antichi splendori” l’ospedale.  Nel dicembre del 2013 interviene il consigliere regionale  PD  Donato Pica, che si dichiara preoccupato per aver appreso da “notizie di stampa” la chiusura di alcuni reparti presso l’ospedale di Polla. E’ davvero sconcertante che un consigliere regionale, che ha ricoperto tale carica dal 2010 al 2015 e dal 2008 al 2010, abbia appreso  da “notizie di stampa” la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale presente nel territorio di cui è rappresentante  e delle cui problematiche ed esigenze avrebbe dovuto preoccuparsi a tempo debito, ricercando adeguate soluzioni.  Nell’aprile del 2015 il direttore generale dell’Asl Salerno, dott. Antonio Squillante,  dichiara che si è provveduto all’autorizzazione per avviare le procedure di acquisto delle attrezzature e allo stanziamento delle somme necessarie e che a questo  si aggiungerà l’acquisto di altre apparecchiature,  in modo da potenziare i vari reparti. Inoltre  comunica  l’imminente sblocco del turn over ed il conseguente bando dei concorsi per l’assunzione di medici ed infermieri, al fine di garantire un servizio assistenziale più efficiente e di mettere fine al fenomeno migratorio verso altri ospedali. E che l’ospedale Luigi Curto di Polla stia per diventare uno dei migliori ospedali è pienamente convinto, insieme a Giuliano e Squillante, anche Sergio Annunziata, presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl, nonostante non sia  sindaco, il quale, nell’aprile 2015, rivendica il merito ed il ruolo determinante nell’acquisto delle nuove apparecchiature, lottando contro la “concorrenza” di altre strutture ospedaliere.  I cittadini del Vallo di Diano sono ormai certi che l’ospedale di Polla diventerà uno dei migliori del sud. Tale certezza  è rafforzata dalle dichiarazioni rese, nell’aprile del 2015, dal direttore sanitario  dott. Aristide Tortora, alla presenza del candidato alle elezioni regionali di Forza Italia Di Brizzi e del presidente della conferenza dei sindaci  dell’ASL di Salerno Sergio Annunziata. Il dott. Tortora sostiene che il paventato pericolo di chiusura di reparti dell’ospedale è frutto di “attacchi strumentali” e di “inutili allarmismi”. MA, nel febbraio 2016, giunge notizia del declassamento dell’Ospedale di Polla a Pronto Soccorso, come risulta dall’elenco pubblicato dal Ministero della Salute, nel quale si riportano informazioni relative  ai presidi ospedalieri attivi al 30 settembre 2015, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni. Nello stesso elenco l’ospedale di Vallo della Lucania è catalogato come Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di secondo livello. In conclusione, nella ricerca del colpevole di questa drammatica ed annosa situazione sanitaria nel Vallo di Diano, con il triste epilogo del declassamento, il meetUp Movimento 5 Stelle Vallo di Diano ritiene che le responsabilità debbano ricadere sulle logiche partitiche, ben lontane dai bisogni del territorio, attente piuttosto ad accordi sottobanco sempre presenti indipendentemente dagli attori, di destra o di sinistra che siano ed accordi trasversali a cui convengono manutengoli del potere in cambio di poltrone; sulle logiche partitiche che portano a nomine politiche, indipendentemente dalla valutazione del merito attraverso pubblici concorsi , a danno della salute dei cittadini e a discapito dell’efficienza del servizio assistenziale con conseguente migrazione verso altri ospedali anche per interventi minimali; sulle logiche partitiche che consentono di declassare una struttura ospedaliera togliendo servizi essenziali a cittadini per favorirne un’altra. Il quadro desolante , frutto di una politica scellerata, è emerso anche da una recente indagine della Corte dei Conti ,condotta dalla Guardia di Finanza, che ha portato alla luce sprechi nella sanità campana per quasi 16 milioni di euro con la notifica di numerosi provvedimenti giudiziari.  Tra gli indagati, per conferimenti anomali di incarichi,  Antonio Squillante ex Dg Asl Salerno  e  Antonio Postiglione nominato, nell’agosto 2015, dal Presidente della Regione De Luca commissario Asl Salerno al posto di Squillante. Ai  cittadini del Vallo di Diano,  privati dell’ ospedale  dopo  il  tribunale e  il carcere  e  chissà  cos’altro  ancora,  rimane il danno e la beffa di  non  potersi  neanche  curare  nel  proprio territorio se si ammalano a causa degli sversamenti illeciti che lo hanno inquinato e lo inquinano””.

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