PARCO: arrivano i forestali … Pellegrino batte tutti sul tempo !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Come sempre, per avere le notizie dal Cilento e dal Vallo di Diano, leggo il quotidiano online “Ondanews”; una lettura che mi consente agevolmente di commentare i fatti più importanti. L’ultima che ho letto, in ordine di tempo, riguarda l’arrivo di 15 nuovi ispettori del Corpo Forestale dello Stato che presteranno servizio su tutto il territorio regionale ed in particolare su quello di pertinenza del “Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni” (che per comodità di lettura indicherò in seguito come “P.N.C.V.D.A.”); non a caso, difatti, appena qualche settimana fa nella sede del Comune di Sassano il sindaco

Tommaso Pellegrino, che è anche presidente del Parco, aveva convocato la stampa per presentare il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, gen. Sergio Costa (un uomo tutto d’un pezzo che ha combattuto le ecomafie anche nella “terra dei fuochi”) ed anche per annunciare che nel giro di pochi giorni sarebbero arrivati sul territorio diversi nuovi ispettori. E Tommaso Pellegrino ha mantenuto la promessa, puntuale come un orologio svizzero, una promessa che rappresenta il primo tassello di un lungo viale irto di difficoltà per far ritornare il Parco, e il territorio limitrofo, ai livelli di interesse europeo che merita e che da tanto tempo è stato dimenticato. Un po’ come tutti hanno dimenticato, stampa locale compresa, che la conferenza stampa di presentazione del generale (e l’annuncio dell’arrivo dei 15 ispettori) è stata tenuta nel Comune di Sassano e non a Napoli o nella sede ufficiale del Parco a Vallo della Lucania. Sembra poco ma, a conti fatti, Pellegrino con questa prima azione ha riportato anche l’intero Vallo di Diano (e non solo Sassano) al centro di un interesse  che la Regione aveva dimenticato nei cassetti della politica dopo gli sforzi e le conquiste di Quaranta, Ritorto, Pica, Tacelli e pochi altri. Oltretutto gli ispettori non avranno il compito pedissequo della repressione dei fenomeni illegali ma avranno una specifica delega (come ho scritto nel precedente articolo) per la tutela dell’ambiente non più vista sotto il profilo repressivo ma sotto la prospettiva, assolutamente  innovativa, dell’educazione all’ambiente come messaggio culturale, un’educazione che deve iniziare dalla società civile a cominciare dalle scuole elementari che sono la parte fondante della società futura. Il concetto della repressione è ormai antistorico e quindi superato; difatti la repressione è fine a se stessa ed è improduttiva se non c’è la cultura dell’ambiente, e questa si matura soltanto con la comunicazione alla pari tra i tre elementi che compongono il nostro habitat: l’ambiente, il controllore e il controllato. Se non c’è questa parità, o meglio ancora questa pari dignità, non c’è controllo che tenga e nessuno di noi potrà vivere l’ambiente in cui è nato e cresciuto in una sorta di rapporto simbiotico. Avevo già scritto che questa era la prima grossa novità introdotta decisamente da Tommaso Pellegrino e in queste ore c’è stata la conferma con l’annuncio ufficiale dell’arrivo dei 15 nuovi ispettori.

Quello che sembrava solo un annuncio pubblicitario si è trasformato in palpabile realtà; questa è la dimostrazione plastica di come si deve governare un Ente locale se si vuole renderlo efficace ed efficiente a tutela degli interessi primari dei cittadini. Insomma realmente Tommaso Pellegrino ha, in poche battute, trasformato un vecchio ed ansimante convoglio locale in uno splendido eurostar che viaggia su binari ultra veloci; una necessità per tutto il Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni che potrebbe trasformarsi in una specie di diritto di quelle popolazioni ad avere un Ente come il Parco che funzioni davvero per portare rinascita, crescita e sviluppo. E’ questa la sfida più importante che attende Pellegrino, il quale sa benissimo che in questo, probabilmente, avrà pochi alleati in quanto non disponibili ad assistere, se non proprio a irrobustire, attraverso le varie tappe dei successi, una crescita prorompente sul piano politico dello stesso Pellegrino. L’assessore regionale Corrado Matera e il consigliere del presidente regionale Franco Alfieri, entrambi esponenti del territorio cilentano e valdianese, sono comunque avvertiti e dovranno correre molto per tenere testa al neo presidente del Parco, non possono rischiare di rimanere indietro, i danni sarebbero ingenti e tutti ricadenti sul territorio in questione. Le leggi che regolano la velocità decisionale ci sono tutte, ci vogliono gli uomini giusti per applicarle, ebbene Tommaso Pellegrino appare come la persona giusta al posto giusto.

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