Comunali 2016: Enzo Napoli … e la stanza dei misteri !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – In un articolo del 17 giugno 2016, parlando del neo sindaco finalmente eletto Enzo Napoli avevo nuovamente evidenziato il problema legato alla “stanza del sindaco” che Napoli non aveva mai, o quasi, frequentato nel corso della sua esperienza di sindaco f.f. dopo che il tribunale aveva sancito la sospensione di Vincenzo De Luca per gli effetti della “legge Severino”. Ecco cosa scrivevo: “Oggi è bello parlare dei giorni felici iniziati un secondo dopo la chiusura dei seggi elettorali che hanno decretato la sua straordinaria vittoria. Sicuramente non ripeterà i pesanti errori del suo predecessore (alludo a De Biase, ndr !!) che riuscì in pochi mesi a fare innervosire il grande capo con le conseguenze drammatiche che tutti conosciamo e che è inutile ripetere. Bisogna dire che da sindaco f.f. è partito benissimo ed ha proseguito sulla stessa linea con un “profilo basso” che più basso non si può; stando soprattutto attento a non urtare la suscettibilità di nessuno, fino al punto di non entrare quasi mai nella stanza che la cittadinanza ha voluto per il suo sindaco e che per un certo periodo è stata addirittura presidiata dai figli del capo supremo. Ora ci dovrà entrare in quella stanza e ci entrerà a pieno titolo e già immagino la scena: da solo, seduto alla scrivania che fu dei Menna, dei Giordano e dei De Luca (e che fu utilizzata dall’ 11 febbraio 1944, anche dal presidente del consiglio Pietro Badoglio), sguardo attento ad osservare ogni minimo particolare (finanche il trumò stile veneziano depositato lì dall’ex sindaco Aniello Salzano dopo il gemellaggio con Tohno – una splendida città giapponese), sicuro del fatto suo, della sua onestà e della sua trasparenza; e respirerà fino in fondo l’aria di quella stanza che già poteva essere sua negli anni ’90 se solo il gran capo dell’epoca avesse capito in anticipo quali stravolgimenti stavano per sommergere la città”. Il mobile veneziano nella stanza del sindaco non c’è più, è stato espiantato da tempo e quindi non soffrirà molto per la sua assenza dalla “stanza dei segreti” (ce ne sono moltissimi anche nei suoi cassetti) anche perché fino a questo momento in quella stanza non è cambiato niente e, a quanto si dice, non è ancora entrato neppure il nuovo sindaco eletto. Sembra un’assurdità ma le indiscrezioni che nelle ultime ore fuoriescono dalla fitta maglia di omertà del Palazzo di Città danno per certo che il nuovo sindaco di Salerno Enzo Napoli, legittimamente eletto, non abbia preso ancora e definitivamente possesso della “sua stanza”. Le bocche sono cucite ma, tra i denti, qualcuno sussurra che Napoli non è mai entrato in quella stanza perché è perennemente occupata. E da chi ? ho chiesto al mio interlocutore; vaga la risposta, molta la paura di parlare. Sta di fatto, ha detto, che il nuovo sindaco ancora non ha preso possesso della sua legittima stanza. Con tutte le cautele del caso la versione dei fatti mi è apparsa abbastanza reale, anche se parlare al condizionale e d’obbligo. Non credo assolutamente che Enzo Napoli possa accettare una situazione sconvolgente come quella descritta, non ci credo e non ci crederò mai; spero di vedere presto una fotografia o qualche immagine di Napoli seduto sulla sua poltrona, da solo; seduto al posto dei Menna, dei Giordano e dei De Luca; una immagine da pubblicizzare subito, prima che nell’immaginario collettivo prenda il sopravvento la disistima e la poca considerazione per un sindaco che la gente ha voluto e votato.

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