Bcc Monte Pruno: Michele Albanese, un personaggio “oltre” !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Lo si può discutere quanto si vuole ma il personaggio Michele Albanese non finisce più di stupire. Dall’accorata e sentita lettera ai “suoi ragazzi” che operano nelle varie strutture della Bcc Monte Pruno fino ad avviare la battaglia per la creazione di un secondo gruppo bancario. Sappiamo tutti che non è facile parlare ai giovani, li vediamo e li sentiamo tutti i giorni e in tutti i settori della vita pubblica, e non solo. I giovani spesso arrivano nella società con idee ben precise e all’apparenza sempre e comunque rivoluzionarie, salvo poi arrendersi alle prime difficoltà e mettersi in fila per la conquista anche di un piccolissimo orticello di potere, soprattutto in politica. Il direttore generale della Bcc Monte Pruno Michele Albanese ha superato anche queste difficoltà oggettive ed ha scavalcato, in un sol colpo, quel solco esistente tra le vecchie e le nuove generazioni adottando il “sistema delle buone pratiche” da esempio per tutti, non solo per i giovani. L’ho già scritto in passato, ma vale la pena di ripeterlo; Michele Albanese è riuscito a creare un feeling straordinario tra se e i suoi ragazzi, tra se – i suoi ragazzi e la banca, e infine tra se – i suoi ragazzi – la banca e l’utenza. Ecco perché la Bcc Monte Pruno funziona e rimane saldamente ai vertici delle Bcc come una banca molto virtuosa. E per parlare ai suoi giovani ragazzi Albanese ha miscelato, saggiamente, lo sport con l’attività lavorativa perché prima degli altri ha capito che chi pratica lo sport è un elemento positivo, basta scoprire come entrare nel suo immaginario e il gioco è fatto; il giovane accoglie i consigli ed a sua volta, miscelando il vecchio al nuovo, si avvia sulla strada del dovere e del successo. Non a caso nell’antica Grecia tutti gli atleti olimpici avevano, poi, una via preferenziale nel posizionamento nell’ambito della società civile; e la Grecia conquistò il mondo. Questa specie di abilità nel prevedere scenari futuri, Michele Albanese, l’ha messa anche al servizio della sua battaglia per il salvataggio dell’autonomia delle singole Bcc pur essendo necessario la creazione di gruppi con una certa solidità. Albanese ha capito che la concentrazione del potere economico è stata sempre nefasta per l’economia di un Paese e cerca con tutte le sue forze di opporsi al disegno governativo favorendo la creazione di un secondo gruppo bancario che possa far fronte alla concentrazione di potere che oggi è solo nelle mani dell’ ICCREA. Il direttore generale della Bcc Monte Pruno non difende soltanto l’autonomia della sua banca ma vede più lontano degli altri e afferma che l’esistenza di almeno due gruppi bancari, sempre sotto il controllo della CCB (Cassa Centrale Banca), potrebbe sicuramente garantire al meglio il decentramento della concentrazione del potere economico al fine di evitare brutte sorprese in futuro. Spesso si dice che noi viaggiamo da sempre con molti anni di ritardo rispetto alle altre grandi economie del mondo alle quali il crollo della “Lehman Brothers”, che nel 2008 fece tremare tutto l’economia mondiale, ffrì una chiave di lettura diversa della globalizzazione; e nella fattispecie parliamo di una banca che era nata addirittura nel 1850. Ma qualcosa non aveva funzionato nella LB ed a denunciarlo è stato lo stesso presidente Obama quando ha parlato di “un eccesso di concentrazione economica nelle mani di quella banca che riusciva a condizionare anche le scelte della Casa Bianca”. Questo non deve mai più accadere e per questo gli USA hanno avviato una politica di decentramento con l’istituzione di diversi “gruppi bancari” con un controllo centrale; invece nel nostro Paese si va in direzione opposta e il nostro governo centrale, in maniera scellerata, sta cercando di praticare la massima concentrazione possibile. Questo Michele Albanese l’ha capito da molto tempo, chi non l’ha capito (stando ai report della cronaca) è invece Lucio Alfieri (presidente della Federazione Campana delle Bcc) che si è schierato decisamente in favore della creazione di un solo gruppo bancario, appunto la ICCREA di cui sopra. Parlo ovviamente di una posizione, quella di Alfieri, decisamente ideale e non strumentale perchè a ben vedere più viene portata avanti la concentrazione e più il suo potere si ridimensiona. Ma il fatto, però, di non capire o di non voler leggere tutto quello che il mondo globale dell’economia ci dice e ci scrive, non è da poco conto, anche perché Alfieri è un tecnico delle piccole e medie banche di credito cooperativo. Non a caso Michele Albanese, senza polemizzare, ha risposto con decisione alla presa di posizione di Alfieri: “La nostra azione non si arresta ed è ancorata ai principi che promuoviamo da un anno e mezzo. Un’unica capogruppo nella quale confluiscano tutte le BCC porterebbe ad una situazione di assoluto monopolio nel credito cooperativo italiano, senza salvaguardare, in primis, i benefici derivanti dalla concorrenza. In questa situazione le scelte e decisioni imposte dalla capogruppo saranno obbligatorie per tutte le banche aderenti con le dovute conseguenze economiche e sociali sui nostri territori”. Ha perfettamente ragione il direttore generale della Bcc Monte Pruno, le concentrazioni portano sempre a situazioni di monopolio che noi, come Paese, non possiamo permetterci.

 

 

 

One thought on “Bcc Monte Pruno: Michele Albanese, un personaggio “oltre” !!

  1. Meno male che c’e’ Michele ALBANESE a salvaguardare gli interessi dei cittadini, delle BCC, dei ragazzi, DEI dipendenti, delle imprese, delle associazione e tanto ALTRO ANCORA…l’unico ALBANESE BUONO….

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