SP/12: Canfora e l’inerzia della Provincia

Di Alberico Gambino

NAPOLI – Il Presidente Canfora ritorna sull’argomento “ della SP 12 interrotta da oltre un anno” per affermare che “ l’inerzia della Provincia di Salerno” è stata dovuta alla necessità di “sviluppare un intervento complessivo di riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera strada per la qual cosa la Regione Campania troverà facilmente il milione e mezzo di euro necessari”.

Contestualmente attacca il Presidente della Comunità Montana degli Alburni perché lo stesso “ si sarebbe rifiutato di firmare un accordo di programma finalizzato ad impiegare i forestali, dipendenti della comunità montana, in lavori di diserbamento e pulizie cunette sulle strade provinciali di assoluta ed esclusiva competenza dell’Ente di area vasta verticalizzato dal Canfora”.

E’ sconcertante dover constatare come, ancora una volta, il Presidente Canfora dimostri tutta la Sua inadeguatezza a svolgere il ruolo delicato e difficile di Presidente della Provincia e continui, invece e con nonchalance, a propalare promesse mediatiche.

Dimentica, infatti, che già sette mesi fa ha avuto modo di affermare “ che la Provincia stava lavorando per un intervento di messa in sicurezza dell’intero tratto di strada interessato dalla frana” per cui anziché ripromettere dovrebbe spiegare, ora, cosa ha fatto in questi sette mesi trascorsi visto che ancora deve essere avviato lo studio geodinamico propedeutico alla progettazione.

Ma d’altra parte il Presidente Canfora è lo stesso che in due anni non è stato capace di eseguire gli interventi, per 40,7 Milioni di euro, finanziati dalla Regione Campania dal 2014 e che interessano numerose strade provinciali fortemente disastrate ed è lo stesso che non ha realizzato nemmeno uno degli interventi previsti dal Progetto “Corpi Idrici Superficiali” finanziato per 90 MLN di euro da due anni , così come non ha nemmeno avviato i lavori di bonifica e riqualificazione dell’ex discarica Parapoti in Comune di Montecorvino Pugliano.

Nessuna credibilità istituzionale può avere chi, non essendo stato in grado di eseguire lavori finanziati, adesso promette un nuovo progetto di riqualificazione, per un milione e mezzo di euro, di là da venire.

E bene ha fatto, il presidente della Comunità Montana degli Alburni, a non sottoscrivere alcun accordo di programma per sobbarcarsi oneri e lavori di diserbamento e pulizia cunette, di esclusiva competenza provinciale, senza prima ottenere tutte le garanzie necessarie in ordine a chi e quando paga i forestali e le forniture.

Compito del Presidente Canfora infatti, invece di accusare il Presidente della Comunità Montana degli Alburni che mantiene la schiena alta e pretende assunzione di responsabilità e garanzie anche da chi continua a governare solo mediaticamente la Provincia e la Regione, è quello di spiegare in base a quali autorizzazioni normative nazionali e regionali la Comunità Montana degli Alburni si dovrebbe sobbarcare oneri e responsabilità di competenza dell’Ente di area vasta e, soprattutto, con quali fondi detti Enti pagherebbero gli stipendi dei forestali: quelli promessi in  campagna elettorale 2015, quelli annunciati mesi fa da un pomposo Piano agricolo/forestale oppure quelli autonomamente reperiti, attraverso anticipazioni di tesoreria (con interessi), dalle stesse Comunità Montana come suggerito da novelli Richelieu che circondano il governatore De Luca.

Tanto perché, ad oggi, gli annunci sono tanti ma i fatti stanno a ZERO, come ben sa anche il Presidente Canfora che, da Sindaco di Sarno, ha annunciato pomposamente cinque mesi un finanziamento regionale per 5 MLN di euro destinato al completamento dell’Area PIP di Sarno.

Ad oggi nulla è stato concesso, ma Canfora è tranquillo perché il Governatore De Luca il finanziamento lo ha annunciato con una lettera firmata di proprio pugno.

Peccato che poi gli impegni vanno tradotti in atti amministrativi e le somme promesse vanno concretamente stanziate ed impegnate.

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