SANITA’: le assunzioni e le bugie di De Luca

 

Di Alberico Gambino

NAPOLI – L’avvenuta pubblicazione sul BURC del Decreto Commissario ad Acta per la Sanità n. 67/2016, con il quale si determina il fabbisogno di personale delle Aziende sanitarie della Regione Campania, rende evidente – ancora una volta e semmai ce ne fosse ancora bisogno – che il Governatore De Luca continua a gestire solo virtualmente la Regione Campania ed a propalare mediaticamente realtà molto diverse da quelle effettive.

Non più tardi di un mese fa, infatti ed in Consiglio Regionale, il Governatore De Luca dichiarava la prossima assunzione nelle sole aziende sanitarie salernitane di circa 2.000 unità oltre alla regolarizzazione dei contratti precari e di quelli atipici.

Il DCA 67, invece, codifica un fabbisogno complessivo regionale – e quindi il tetto massimo delle integrazioni di personale possibile ed autorizzato – pari a 4.951 unità di cui poco più di 800 (forse e comprendenti tutte le figure operative mediche – paramediche – amministrative e sanitarie) nelle Aziende Salernitane e comprendendo, ovviamente e come giusto, anche i contratti precari ed atipici che già costituiscono personale in servizio presso le ASL e le Aziende Ospedaliere e quindi non incremento.

A parte il fatto che tale numero complessivo regionale è destinato a scendere, allorchè anche la struttura commissariale si renderà conto dell’evidente errore commesso nell’indicare il quantum dei contributi previdenziali ed assistenziali nella percentuale del 27% anziché del 32,7% come invece è attualmente con conseguente necessità di rideterminare in aumento la spesa complessiva per circa 130 MLN di euro superando il tetto massimo di spesa consentito, ma quello che è ancora più grave è il fatto che i parametri quantificativi del DCA 67/2016 vanno applicati ai posti letto individuati dal nuovo piano ospedaliero per cui la quasi totalità dei Presidi Ospedalieri salernitani si vedrà privata della possibilità di integrare le dotazioni organiche sussistenti con peggioramento della già grave situazione attuale.

Il Gruppo Consiliare regionale di FDI, ed il partito tutto, rivolgono un accorato appello al Presidente De Luca affinchè dismetta, definitivamente, i panni di governatore virtuale e mediatico – tranne che per le nomine e le prebende concesse agli uomini del PD e di qualche satellite dove è più che concreto – e indossi finalmente quelli di governatore di una Regione difficile ed in cui i problemi atavici ereditati si stanno aggravando vanificando il grande lavoro di risanamento effettuato da Caldoro.

Approfondisca i contenuti del DCA 67/2016, magari utilizzando le centinaia di collaboratori che ha nominato in Regione, e si renda conto che i manager aziendali – di Sua esclusiva nomina – non potranno operare né per erogare servizi minimi efficienti ed efficaci né per incrementare i L.E.A. entro il 31 Dicembre 2016, obiettivo dichiarato dal Governatore De Luca come elemento di valutazione della permanenza o meno nel ruolo dei Direttori Generali.

Sappia anche che FDI, a tutti i livelli, non consentirà – come pure accadrà conoscendo i pastori che formano il presepe – che al 31 Dicembre 2016 il mancato raggiungimento degli obiettivi, e quindi il permanere della fase di commissariamento della sanità anche per il 2017, potrà essere addebitato ai manager, ma sarà solo ed esclusiva responsabilità politica e gestionale del Governatore De Luca.

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