UNISA: le incertezze di un appalto

di Fausto Morrone

Prof. Aurelio Tommasetti Magnifico Rettore Università di Salerno Dott. Attilio Bianchi Direttore generale Università di Salerno Salerno, 05.09.2016 Oggetto: appalto per le pulizie affidato alla Gioma Facility Management Con la presente provo a riprendere la discussione su una questione che ha determinato un clima di sofferenza sociale insostenibile all’interno del plesso universitario. Mi riferisco, come si può facilmente intuire, all’appalto per le pulizie dell’ateneo, su cui in molti, compreso il sottoscritto, hanno espresso il loro punto di vista critico, specificando, con chiarezza di particolari e di motivazioni, le ragioni per cui si contesta l’atteggiamento mantenuto dalle rappresentanze apicali universitarie, e sull’aggiudicazione alla Gioma Facility Management (di seguito GFM), e sull’assunzione ed il trattamento economico e normativo dei dipendenti della medesima azienda. Peraltro, la prima scadenza salariale ha dato ampiamente ragione alle critiche avanzate: i lavoratori, infatti, percepiscono circa la metà delle competenze che ricevevano prima dell’affidamento alla GFM, a causa della combinazione dell’applicazione di un contratto “pirata” e dell’abbattimento significativo delle ore lavorative. Ed è proprio ascoltando molti dei dipendenti che ho potuto percepire un loro stato d’animo di agitazione ed ansia, di rabbia e di disperazione. Questo senso di frustrazione è, ovviamente, foriero di una volontà di riscatto nell’intento di assicurarsi il mantenimento di uno stile di vita capace di garantire, come per il passato recente, il sostentamento delle loro famiglie. Tale condizione sociale ed umana, che descrive evidentemente un’acredine latente, capace di sfociare in azioni imprevedibili, mi ha persuaso a ritornare sull’argomento, rivolgendomi direttamente alle massime espressioni della istituzione universitaria salernitana. Fra qualche giorno, peraltro, con il ritorno in piena attività di tutte le funzioni universitarie, il campus si troverà a fronteggiare una inevitabile situazione di inadeguatezza del servizio di pulizia, tenendo in considerazione il ridotto regime lavorativo imposto dai nuovi orari, che nessuna pressione sulle maestranze potrà compensare fino a portare le loro prestazioni ai livelli assicurati dal precedente fulltime. E poi, ovviamente, anche la demotivazione agirà negativamente sulla loro efficienza produttiva. Della strumentazione promessa dalla GFM, com’è noto, non c’è traccia, fatto salvo qualche attrezzo pervenuto, che è più consono alla pulizia del proprio giardino piuttosto che a quella di un’area tanto vasta e massicciamente frequentata, qual è quella a cui mi riferisco. Perciò, rimane incomprensibile la protervia dei vertici universitari a non voler ritornare sulle decisioni assunte in merito all’appalto. Eppure, anche se rivedere le decisioni intraprese in proposito significasse smentire la struttura organizzativa deputata alla gestione del percorso di aggiudicazione, si rivelerebbe sempre come un atto di saggezza e di lungimiranza apprezzabile. Queste strutture, infatti, devono essere intese, a maggior ragione all’interno di una decisiva espressione culturale del sud, come strumenti per assicurare qualità della spesa e dei servizi e sburocratizzazione delle procedure, nonché devono distinguersi per spiccata sensibilità in ordine alla trasparenza e alla legalità. Se si riducono unicamente a rappresentare un costo ulteriore ed una ennesima ed esorbitante articolazione organizzativa, si deve ammettere il fallimento, per il bene della collettività. L’invito, dunque, che intendo rivolgere con questa mia, è quello che i vertici universitari, ai quali essa è diretta, si riapproprino rapidamente di questa problematica e sanino questa ferita pericolosa inferta ai dipendenti della GFM ed ai tanti fruitori del campus, siano essi docenti, impiegati o studenti. FAUSTO MORRONE Via Alcide De Gasperi, 119 84080 Pellezzano (Salerno) Tel./fax: 089.273474 Cellulare +393357488480 2 Fra qualche settimana saranno anche questi ultimi a rimproverare le scelte effettuate ed a chiedere il conto di una condizione in cui si paga una pessima azienda, con un pessimo passato, per farle svolgere un pessimo servizio, nel mentre i lavoratori vengono vessati nel silenzio omertoso di una consapevolezza diffusa. Io caldeggio, perciò, prima che arrivino, come al solito, per irresponsabilità ed incuria dei principali protagonisti, la magistratura e le istituzioni di sorveglianza sulla regolarità del lavoro, a sanzionare adeguatamente i mallevadori di questa situazione incredibile, grottesca ed intollerabile, una presa di coscienza forte dei soggetti istituzionali in indirizzo, al fine di assicurare serenità, legalità ed efficienza del servizio. Auspicando che il mio stimolo accorato non cada nel vuoto, come già è, purtroppo, accaduto per altre sollecitazioni, similari ed inevase, da più parti provenienti, saluto distintamente. Fausto M

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