AMBIENTE: chi controlla i controllori ?

 

 

Aldo Bianchini

 

CAVA de’ TIRRENI – Prima di chiarire il senso della domanda contenuta nel titolo (“chi controlla i controllori”) è doveroso sottolineare l’azione costante portata avanti dal sindaco Vincenzo Servalli per la tutela del territorio comunale della sua città ai fini di ottimizzare l’ambiente per restituire ai cittadini quella qualità della vita che da alcuni anni sembra essere stata smarrita. Eppure fino a un paio di decenni fa la città di Cava deì Tirreni era da tutti definita e identificata come “la piccola Svizzera”, insomma una perla incastonata in un contesto territoriale alquanto degradato sotto tutti i punti di vista. Quello che mi accingo a raccontare prende spunto dal comunicato del sindaco del 16 settembre in merito alla nuova delega conferita degli Ispettori Ambientali Volontari in materia di osservanza delle norme sul corretto conferimento dei rifiuti. Per correttezza riprendiamo e pubblichiamo ampi stralci del comunicato: “”… L’Amministrazione Servalli, in particolare l’Assessorato all’Ambiente e Igiene Urbana, ha provveduto all’assegnazione di una sede presso il Campo Sportivo Simonetta Lamberti e il Comando della Polizia Municipale, Sezione Ambiente, al comando del Ten. Col. Saverio Valio, ne dirige l’attività.  Al gruppo degli Ispettori Ambientali, che al momento conta 15 volontari, coordinato da Nicola De Cesare, coordinatore tecnico, Antonio Sirica, è stato affidato il compito di presidiare le aree del territorio più esposte all’inciviltà di quelle persone che, in barba ad ogni norma, depositano sacchetti di immondizia senza differenziala, fuori orario e senza rispettare l’apposito calendario. Oltre che con la propria presenza, identificata dal tesserino e dalla pettorina con la scritta “Ispettori Ambientali”, il controllo sarà effettuato anche con l’utilizzo di strumentazioni elettroniche come fotocamere, anche ad infrarossi, che saranno posizionate nei luoghi più critici. Agli Ispettori, in qualità di incaricati di pubblico servizio, è stata data la possibilità anche di verbalizzare quanti saranno colti ad infrangere le norme, applicando ai malcapitati la sanzione prevista di 500,00 euro, ma è stato demandato il compito di essere le sentinelle del territorio e sensibilizzare i cittadini ad essere più attenti e disciplinati, nella considerazione che ogni sacchetto di immondizia incivilmente abbandonato equivale a un costosissimo aggravio di spese che ricadranno inevitabilmente sulle tasche di tutti i cavesi quando dovranno pagare la bolletta dei rifiuti…””. Siamo perfettamente in sintonia con l’azione riavviata dal sindaco Servalli che tiene in modo particolare alla salute dei suoi concittadini; un’azione il cui controllo è demandato, come allargamento, ai 15 Ispettori  Ambientali Volontari ma anche al corpo della Polizia Municipale e, perché no, anche all’intera amministrazione comunale per finire a tutta la cittadinanza che deve essere vigile sul bene comune che è l’ambiente. E adesso passo al racconto di quanto visto di persona, venerdì mattina -ieri- sul piazzale antistante la stazione ferroviaria di Cava de’ Tirreni nell’attesa di un pullman per Napoli; è un fatto, diciamolo subito, di poca rilevanza negativa per l’ambiente ma di grande diseducazione della cittadinanza comune.

Erano all’incirca le ore 10.00 quando un “graduato della P.M.” appena finito di fumare la sua sigaretta in piena libertà ha lanciato la cicca per terra senza neppure schiacciarla. La mia sorpresa è stata notevole in quanto a circa mezzo metro dall’ufficiale c’era in bella evidenza un grosso posacenere pubblico, segno che in quel posto tutti i cittadini dovrebbero essere così educati da non lasciar cadere per terra i mozziconi ancora fumanti. Il mio gruppo di amici l’ha fatto, l’ufficiale no. Non so se l’ufficiale era, in quel momento, in servizio; se si il suo gesto è ancora più grave in quanto mi sembra che in servizio non si fuma, o almeno non si fuma in maniera così plateale e in pubblico. Tempo fa mi trovavo nella Bahnhof Plaza (piazza della stazione) di Zurigo, una piazza grandissima, pulitissima e molto bella. Incominciai ad attraversarla a piedi quando un signore a pochi metri da lanciò per terra il mozzicone della sigaretta appena fumata. Tra me e me pensai che anche in Svizzera accadono questa cose schifose; mentre pensavo fui attratto da un fischio secco ed assordante; era un poliziotto municipale che si avvicinò repentinamente al maleducato, gli impose di raccogliere la cicca per terra e lo multò. Guarda caso quel signore era un italiano. Ho raccontato i due fatti per spiegare meglio il mio pensiero, che cioè soltanto in Italia c’è sempre bisogno di chi controlla i controllori e, forse, anche di chi controlla i controllori dei controllori; fino all’infinito. E così non si va da nessuna parte.

 

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