CERTOSA: la donna precipita in un burrone domenica 25 settembre era in servizio ? e i Carabinieri cosa hanno accertato ?

Aldo Bianchini

PADULA – Quando da una semplice notizia può nascere un caso, questo è il bello del giornalismo. La notizia del 26.09.16 l’ho letta su alcuni giornali online del Vallo di Diano. A campione ho scelto uno dei tanti tioli con relativo articolo: “Una 63enne di Padula è stata tratta in salvo domenica dai volontari dell’Associazione Protezione Civile Vallo di Diano, dopo essere caduta in un burrone durante un’escursione sulle montagne padulesi. La vittima dello spiacevole incidente è stata soccorsa in località Eremo di San Michele alle Grottelle dai volontari della protezione civile padulese, presieduti da Giuseppe Pisano, e dal personale  118, giunti immediatamente sul posto subito dopo l’allarme. La donna è stata trasportata all’ospedale “Curto” di Polla. Fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione”. Potrei chiudere questo mio interessamento alla vicenda facendo i complimenti alla protezione civile di Padula, al suo presidente Giuseppe Pisano ed al personale del 118 intervenuto sul posto. Potrei chiudere, ripeto, se non fosse per alcune carenze (volontarie o casuali !!) che tracimano evidenti dagli articoli che ho avuto modo di leggere; anche perché le regole delle cinque W del giornalismo sembrano essere state dimenticate, e non capisco perché: Who? («Chi?»), What? («Cosa?»), When? («Quando?»), Where? («Dove?»), Why? («Perché?»). Nel caso specifico è sufficiente seguire proprio le predette regole per arrivare a capire alcune cose che pur essendo palesi vengono tenute nascoste in maniera maldestra, e non riesco a capire perché. Dunque, innanzitutto bisognerebbe chiedersi come e perché la signora 63enne si trovava in loc. Grottelle, e se la stessa era da sola e/o in compagnia di chi e perchè; oltretutto manca anche l’orario del brutto accadimento che poteva costare molto caro alla sfortunata padulese. Naturalmente mancano le indicazioni anagrafiche della donna che viene così ammantata dal velo del mistero. Tutti questi fatti messi insieme hanno sollecitato la mia curiosità che è e rimane assolutamente giornalistica e niente più. Cominciamo dalla fine, la sig.ra si chiama Mt. D’A. ed è dipendente del Ministero dei Beni Culturali in servizio presso la Certosa di Padula. Da qui l’inserimento del prestigioso monumento nel titolo di questo articolo. Ma, ovviamente, c’è di più; una volta scoperto che la malcapitata è dipendente del Ministero e che è in servizio alla Certosa viene subito da chiedersi se la stessa si trovava nei pressi del burrone da sola o era in compagnia di altre persone e, in entrambi i casi, perché si era portata in quella zona particolare del territorio padulese (loc. Grottelle). E infine a quale titolo si trovava lì, a titolo personale o per l’esecuzione di un servizio comandato. Per capirlo è necessario andare su Facebook e più precisamente sulla pagina del Comune di Padula dove si legge: “”Ogni anno il MIBACT aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana. All’iniziativa aderiscono il Comune di Padula e il Polo Museale della Campania, in collaborazione con la Parrocchia San Michele Arcangelo, il Get Trekking Vallo di Diano e la Pro Loco Padula, per costruire un’offerta culturale ricca ed integrata. L’edizione 2016 a Padula vedrà, sabato 24 settembre, l’apertura notturna del monastero certosino e l’esibizione dei cori del Vallo di Diano a partire dalle ore 19.00, con biglietto d’ingresso simbolico di 1 euro. Domenica 25 settembre il tema portante sarà “Pellegrini sulle orme della storia – Dalla Certosa di San Lorenzo all’eremo di San Michele alle Grottelle”. Alle ore 9.00 è previsto l’incontro nella corte esterna della Certosa, a cui seguirà la visita ai luoghi e alle opere della Certosa dedicati a San Michele. Alle ore 10.30 avrà inizio l’escursione dalla Certosa all’eremo di San Michele alle Grottelle, piccolo gioiello del patrimonio artistico di Padula. Alle 13.00 sarà presentato il primo volume di approfondimento culturale dell’Amministrazione comunale sull’eremo, a cura del giovane architetto Alessandro Cancellaro. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’ufficio turistico di Padula (0975-778549), il Get Trekking Vallo di Diano (338-3095044), l’ufficio storico-artistico della Certosa (0975-77745)””. Dunque siamo in presenza di una escursione organizzata dal Comune di Padula, dall’ufficio turistico di Padula, dal Get Trekking Vallo di Diano e dall’ufficio storico-artistico della Certosa; da qui la possibilità (ancora tutta da accertare) che la malcapitata Mt. D’A. sia stata incaricata della missione di accompagnamento dei turisti verso la loc. Grottelle. A questo punto la vicenda si complica perché potrebbero essere evidenziate responsabilità penali a carico degli organizzatori dell’evento, sempre che questi non abbiano organizzato la gita fuori porta con tutti gli strumenti di sicurezza necessari e con le relative autorizzazioni di carattere amministrativo. In pratica se la signora caduta nel burrone si trovava in quel posto per eseguire un comando viene da se che l’incidente è riconducibile tra quelli previsti e tutelati dalla legislazione infortunistica in quanto “verificatosi per causa violenta in occasione di lavoro dipendente”. Non è dato sapere cosa la sig.ra abbia dichiarato al pronto soccorso dell’ospedale di Polla ma sarebbe oltremodo giusto che l’Arma dei Carabinieri, all’uopo delegata, provvedesse a svolgere (se non lo sta già facendo) i necessari accertamenti. Nel contempo qualcuno provveda a spiegare alla malcapitata che l’assistenza sanitaria ed economica derivante dal possibile riconoscimento dell’infortunio le darebbe molti benefici che vanno al di là dello stipendio mensile come lavoratrice dipendente; perché bisognerebbe valutare anche l’eventuale invalidità residuante dalle lesioni al fine del calcolo percentuale di una rendita vitalizia. Sembra scontato, comunque, che la sig.ra Mt. D’A. si trovasse in loc. Grottelle quale partecipante attiva all’evento e non in forma privata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *