Comunali 2016: Amatruda e la stanza dei misteri … 185 giorni dopo !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Ieri mattina ho letto con molto piacere che Gaetano Amatruda (già portavoce del governatore Stefano Caldoro e aspirante candidato sindaco di Salerno prima dell’avvento di Roberto Celano) ha posto all’attenzione della pubblica opinione l’increscioso fatto che il sindaco in carica, Enzo Napoli, non utilizzerebbe ancora quella che fu la “stanza del sindaco De Luca” per una sorta di “rispetto dei perimetri ben definiti” e per “non inquinare la memoria”. Con altrettanto piacere ho, quindi, preso atto che anche la grande stampa scritta (parlo dei maggiori quotidiani della città) nell’eclatare la denuncia pubblica di Amatruda hanno, comunque, dato fiato alle trombe (che sono rimaste mute per mesi e mesi !!) riportando testualmente una dichiarazione dello stesso Amatruda: “”La sudditanza psicologica rende gli uomini prigionieri e piccoli. Vincenzo Napoli è il primo cittadino nella storia di Salerno che non ha preso possesso della stanza del sindaco a Palazzo di Città. Continua a lavorare in un ufficio che è, da sempre, utilizzati per alcuni dirigenti di gabinetto. Non capita in alcuna altra parte del Paese””. Il problema che può apparire agli occhi dei superficiali come un problema irrisorio rispetto ai veri problemi della città, è invece un problema gravissimo che attiene l’immagine complessiva di un sindaco, di una giunta, di un consiglio e di un intero palazzo di città che sembrano non esistere al cospetto del volere e degli ordini del kaimano. Brutta storia, non c’è che dire. Detto questo, però, mi corre l’obbligo di esternare alcune considerazioni.  Pur comprendendo che le testate giornalistiche più note (Il Mattino, la Città, Cronache del Salernitano, Metropolis) sono il giusto momento per la pubblicizzazione delle notizie, non posso non mancare di sottolineare il mio vivo dispiacere nel constatare che un giovane giornalista-politico, come Gaetano Amatruda, ci abbia messo ben 185 giorni per decidere di fare sua una notizia così importante e per eclatarla nel mondo circostante. Difatti su questa modesta, ma libera, testata giornalistica ho posto per la prima volta il problema del mancato utilizzo della stanza del sindaco da parte di Enzo Napoli in data 16 aprile 2016 in piena campagna elettorale; poi né ho riparlato il 6 giungo, il 17 giugno e il 27 giugno del 2016. Insomma ho posto questo problema per ben quattro volte prima che qualcuno si svegliasse da un,lunghissimo torpore per porlo come se fosse una novità; capisco, ripeto, che www.ilquotidianodisalerno.it è una piccola testata giornalistica rispetto ai colossi della carta stampata, ma mi sembra assurdo che un giovane intenzionato a fare “la buona politica” non si renda conto che proprio da una testata come questa che ho l’onore di dirigere possono venire fuori notizie ed approfondimenti che valgono bene la pena di conoscere, senza aspettare 185 giorni. Nel caso di Gaetano Amatruda la dimenticanza è ancora più grave in quanto mi conosce benissimo per aver lavorato nella mia redazione di Quarta Rete Tv per diversi anni. Ma la vita è anche questo, anche se devo ammettere che sebbene con 185 giorni di ritardo, seppure indirettamente, Amatruda ha avuto il coraggio di riportare a galla una notizia che dovrebbe far vergognare i protagonisti attivi della stessa. Ma se si fa politica in questo modo non si va da nessuna parte; mi spiace dirlo ma un politico dovrebbe almeno leggere, vedere o ascoltare se non proprio tutte le testate giornalistiche locali (di carta stampata, televisive, online e radiofoniche) almeno quelle che riescono a stare sulle notizie e quelle che, per una concezione della libertà come totale indipendenza, riescono a commentare anche come “altro canto” rispetto ai discorsi della politica e del sociale. Con tutta sincerità credo, però, che i politici nostrani non riescono ad andare oltre le loro-proprie dichiarazioni che amano rileggere il giorno dopo sui giornali; e il loro mondo finisce lì, purtroppo. Continuo a non capire, però, come è possibile che una testata giornalistica di rilievo possa riportare la notizia e le dichiarazione di Amatruda senza neppure lo straccio di una firma in calce all’articolo (vedasi La Città del 19 ottobre scorso); ma si sa, i politici si accontentano soltanto di apparire, quali che siano le condizioni. Mi è piaciuta, infine, l’affermazione di Gaetano Amatruda che riporto testualmente: “Mi auguro che Napoli capisca che i De Luca lavorano, ogni giorno, per delegittimarlo”, e la faccio mia con l’aggiunta (come considerazione finale) che un socialista, un vero socialista non dovrebbe mai sottomettersi ad imposizioni che probabilmente i De Luca non hanno mai verbalmente pronunciato ma che le fanno passare come se fossero inevitabili. Probabilmente Enzo Napoli non è un socialista-socialista.

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